"La Partecipazione politica è il nostro obiettivo. La lotta dichiarata all'individualismo, all'egoismo, al chiudersi in se stessi... La lotta per affermare il primato del collettivo. La lotta per arginare tutte le tendenze disgreganti della società contemporanea, o meglio per indirizzarle. La lotta per dare spazi in cui si possa discutere, crescere e costruire. La lotta per il dare senza dover ricevere. La lotta per una sinistra aperta e che le cose le fa realmente. La lotta per far capire quanto sia importante mettersi in discussione, confrontarsi. La lotta per far capire che riformare e fare sono cose molto più difficili di dire e criticare, ma che noi vogliamo stare alla scommessa. La lotta per un mondo più giusto, lasciatemelo dire. La lotta per un mondo più giusto ed equo, che parte da un territorio più giusto e più equo; che parte dalle piccole cose. La lotta per non far morire ed anzi rivitalizzare la grandissima tradizione di partecipazione delle nostre bellissime terre. La lotta per restituire ad una parola come politica quel senso alto che deve avere. La lotta per partecipare e far partecipare.
Perché vedete, cari compagni, la partecipazione è faticosa. È fatta di discussioni e riunioni, di tempo donato alla comunità e tolto a se stessi, di persone che poi rimangono stupite se sanno che a stare alla festa de l'unità tutte le sere non ti pagano...
La partecipazione è come una rosa bellissima, però delicata, fragile, effimera. Una rosa effimera e capricciosa, che presto fiorisce e presto sfiorisce. Che oggi ti chiede un paravento per le correnti e domani una campana di vetro per stare al sicuro. Una rosa che a vederla in un giorno come questo sembra rigogliosa e eterna, ma che già domani può sfiorire nei problemi quotidiani. Una rosa che tocca a noi, ad ognuno di noi difendere nel proprio cuore e con gli altri, perché non ha che quattro spine per difendersi dal mondo e in certi giorni pretende di cambiarlo, il mondo. Una rosa che tossisce per essere considerata, che vuole l'acqua alle sue ore, che perde un petalo per una folata di vento, che non vuol finire dal fioraio, che è esigente... Però alla fine, se anche col corpo tutti i giorni non possiamo esserle vicini, col cuore e la ragione dobbiamo essere sempre lì".
Perché vedete, cari compagni, la partecipazione è faticosa. È fatta di discussioni e riunioni, di tempo donato alla comunità e tolto a se stessi, di persone che poi rimangono stupite se sanno che a stare alla festa de l'unità tutte le sere non ti pagano...
La partecipazione è come una rosa bellissima, però delicata, fragile, effimera. Una rosa effimera e capricciosa, che presto fiorisce e presto sfiorisce. Che oggi ti chiede un paravento per le correnti e domani una campana di vetro per stare al sicuro. Una rosa che a vederla in un giorno come questo sembra rigogliosa e eterna, ma che già domani può sfiorire nei problemi quotidiani. Una rosa che tocca a noi, ad ognuno di noi difendere nel proprio cuore e con gli altri, perché non ha che quattro spine per difendersi dal mondo e in certi giorni pretende di cambiarlo, il mondo. Una rosa che tossisce per essere considerata, che vuole l'acqua alle sue ore, che perde un petalo per una folata di vento, che non vuol finire dal fioraio, che è esigente... Però alla fine, se anche col corpo tutti i giorni non possiamo esserle vicini, col cuore e la ragione dobbiamo essere sempre lì".
Così ho concluso la dichiarazione di intenti...
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