giovedì 22 marzo 2007

"Piove piove, governo ladro"?

Il tempo (metereologico) è da sempre l'argomento principe quando due esseri umani si incontrano. Particolarmente, quando i due esseri umani in questione sono imbarazzati o hanno ben poco da dirsi. Una situazione classica è l'ascensore, dove l'osservazione sul tempo è d'obbligo. E' un argomento, inoltre, trasversale: affonda le sue radici nella tradizione rurale, ma è ben presente nella cultura "alta" e anche nei pettegolezzi aristocratici. Ad oggi, le previsioni del tempo sono ovunque. Vi sono persino canali che 24 ore su 24 parlano del "tempo che farà". Poi, il tempo è argomento da bar, perché interessa tutti, ma proprio tutti. Ci sono quelli che si lamentano per le coltivazioni, quelli "che aspettano l'inverno per desiderare una nuova estate", quelli che se piove sono tristi (metereopatici, se non sbaglio), quelli che si suicidano a primavera, quelli che s'innamorano a primavera, gli anticonformisti che si suicidano per amore d'inverno... Ci sono poi quelli che guardano la sera il cielo con immancabili proverbi "cielo a pecorelle, acqua a catinelle", etc. Insomma, da sempre il tempo è stato il non-argomento per eccellenza, quello su cui chiunque si sente autorizzato a dire la sua senza troppe paure (un po' come il calcio), magari con la citazione di una nonna/o o di un male articolare che infallibilmente prevede il tempo che cambia. Poi ci sono i malanni di stagione, della serie: "non riesco a fare nulla, sono sempre stanco", "sarà il tempo" (indipendentemente che sia estate, inverno, primavera o autunno)... Infine, il notissimo proverbio: "Piove, piove, governo ladro". Bene, qui sta la mutazione post moderna dell'argomento tempo. Da oggi, parlare di tempo è parlare di politica seriamente. E se "piove, piove, governo ladro" è un non-sense, dire "caldo, caldo, governi incompetenti" è una seria analisi politica. E' infatti evidente il collegamento tra gestione umana delle risorse naturali e variazioni climatiche. Quindi, da oggi, possiamo con fierezza sperare di condurre sulla strada del ragionamento serio e politico gente che fino a poco tempo fa era inavvicinabile... Basta poco per attaccare discorso ("che caldo oggi, era molto che non era così") e passare dal sonno turbato dal caldo ai problemi climatici globali e alla necessità di governi progressisti in tutto il mondo, che si presentano più affidabili nella gestione delle risorse naturali e che più attenzione dedicano alla solidarietà inter-generazionale. Beh, forse arriveremo a vedere previsioni del tempo del tipo: "in seguito al voto contrario di due dissidenti di Rifondazione Comunista, si prevede un innalzamento delle temperature sulla penisola per i prossimi quindici anni", oppure: "l'avanzamento dei repubblicani nei sondaggi ci fanno ragionevolmente credere che il mondo finirà con cinquant'anni d'anticipo...". Intanto, noi proviamo a far ragionare la gente ragionando del tempo... Poi, staremo a vedere...

1 commento:

Anonimo ha detto...

Grande Guiccino, intuizione geniale quella di dissertare sul tempo e poi il fatto che...ma scusa adesso non ho TEMPO per stare a parlarne! Ciao Ciao