« Mentre parliamo sarà già fuggito l'invidioso tempo:cogli l'attimo,credi al domani quanto meno ti è possibile. »
giovedì 27 novembre 2008
mercoledì 26 novembre 2008
Addio Coppa Campioni... E meno male c'era il nostro Immenso et Eccellentissimo Campione Riccardo Montolivo...
FREY 6-; una bella parata nel secondo tempo; sul primo goal viene infilato sul suo palo, anche se il tiro è potente, ravvicinato e in controtempo; sul secondo goal viene beffato dalla ripartenza lionese;
ZAURI 5; niente di eccezionale; alla fin fine non sfigura, ma manca di qualità;
GAMBERINI 6+; in difesa fa il diavolo a quattro; Benzema è pericoloso, ma lui lo controlla; miracoloso su una ripartenza dello stesso Benzema, che salta agilmente Zauri e Montolivo e solo in Gamberini trova un avversario degno di tale nome; bravo;
DAINELLI 6-; corre e ricorre; non male nelle chiusure e attento quando sale in attacco; qualche sbavatura, però sui fuorigioco, assieme al compagno di reparto, è eccezionale;
VARGAS 5,5; una prova decente, anche se in difesa è sempre un brivido; normale... Prova normale... Niente di più;
KUZMANOVIC 5+; trova un bel tiro in apertura di gara, per il resto non è quello delle ultime partite; un po' inconsistente.
FELIPE 7-; è l'anima di questa squadra; chiude con grinta, sbaglia un pallone in tutta la partita... Bravo. Ed ha carattere (l'unico nel centrocampo di ieri);
MONTOLIVO 2; il Campione più forte d'Italia, l'Antognoni dei tempi moderni, il "io sono forte e basta", quello che domenica scorsa ha migliorato la sua percentuale realizzativa (un goal ogni 1005 minuti, adesso: wow), riesce a lasciare il segno indelebile su questa Champions: dopo aver ciccato grossolanamente il pallone per regalare il pareggio al Bayern, oggi si fa recuperare in modo assurdo (ASSURDO) un pallone per far così segnare il Lione; dopodiché sparisce, salvo un tiro sporco in porta; ma bravo. Grazie. Se ne parlava ieri con Cosimo: se sei arrogante devi dimostrare di essere il migliore, altrimenti sei il peggiore in assoluto. Meglio Gobbi.
SANTANA 5,5; si danna l'anima, ma perde troppi palloni; 7 per la proposizione, ma 5 per la precisione e per l'incisività;
GILARDINO 7; ogni palla che tocca diventa oro; è il Re Mida di questa Fiorentina altalenante; segna ancora, naturalmente; regala assist ancora, naturalmente; corre fino all'ultimo secondo ancora, naturalmente; e quando segna nemmeno esulta: segno di carattere; Qualcun altro sarebbe andato con le mani agli orecchi sotto la curva. Lui invece segna e tace. Anche perché non è possibile fare goal solo per riparare agli errori di compagni arroganti.
MUTU 6; a tratti è irriconoscibile, a tratti tira fuori il carattere; l'errore sulla meravigliosa sponda di Gilardino è però difficilmente perdonabile: avrebbe cambiato la partita;
KROLDRUP 6; fa il suo ed è preciso e pulito nei recuperi e nei fuorigioco;
JOVETIC 2; se lo merita proprio tutto; entra senza umiltà e senza servizio per la squadra in una partita in cui ci voleva anche solo questi due elementi; sbaglia tutte (a parte una) le palle giocate; io credo profondamente a questo ragazzo; forse non era la sua partita e forse la panchina è troppo corta;
OSVALDO 4; dimostra di essere immaturo e impreciso.
PRANDELLI 6,5: la Fiorentina esce dalla Champions con pochissimi punti ma con prove di altissimo livello, inficiate tutte da errori personali (consideriamo che tre punti sono tutti nelle gambe di Montolivo). Col Lione all'andata meritavamo di vincere. Stecchiamo con lo Steaua, ma a Monaco facciamo una prova dignitosa e coraggiosa (nonostante il 3-0, merito in buona parte di Vargas). Al ritorno col Monaco avremmo vinto con Montolivo in tribuna (la palla del goal gli è passata a venti centimetri). Col Lione meritavamo almeno il pareggio, anche se sono convinto che avremmo vinto se la partita non si fosse messa in quel modo. Prandelli merita di più.
ZAURI 5; niente di eccezionale; alla fin fine non sfigura, ma manca di qualità;
GAMBERINI 6+; in difesa fa il diavolo a quattro; Benzema è pericoloso, ma lui lo controlla; miracoloso su una ripartenza dello stesso Benzema, che salta agilmente Zauri e Montolivo e solo in Gamberini trova un avversario degno di tale nome; bravo;
DAINELLI 6-; corre e ricorre; non male nelle chiusure e attento quando sale in attacco; qualche sbavatura, però sui fuorigioco, assieme al compagno di reparto, è eccezionale;
VARGAS 5,5; una prova decente, anche se in difesa è sempre un brivido; normale... Prova normale... Niente di più;
KUZMANOVIC 5+; trova un bel tiro in apertura di gara, per il resto non è quello delle ultime partite; un po' inconsistente.
FELIPE 7-; è l'anima di questa squadra; chiude con grinta, sbaglia un pallone in tutta la partita... Bravo. Ed ha carattere (l'unico nel centrocampo di ieri);
MONTOLIVO 2; il Campione più forte d'Italia, l'Antognoni dei tempi moderni, il "io sono forte e basta", quello che domenica scorsa ha migliorato la sua percentuale realizzativa (un goal ogni 1005 minuti, adesso: wow), riesce a lasciare il segno indelebile su questa Champions: dopo aver ciccato grossolanamente il pallone per regalare il pareggio al Bayern, oggi si fa recuperare in modo assurdo (ASSURDO) un pallone per far così segnare il Lione; dopodiché sparisce, salvo un tiro sporco in porta; ma bravo. Grazie. Se ne parlava ieri con Cosimo: se sei arrogante devi dimostrare di essere il migliore, altrimenti sei il peggiore in assoluto. Meglio Gobbi.
SANTANA 5,5; si danna l'anima, ma perde troppi palloni; 7 per la proposizione, ma 5 per la precisione e per l'incisività;
GILARDINO 7; ogni palla che tocca diventa oro; è il Re Mida di questa Fiorentina altalenante; segna ancora, naturalmente; regala assist ancora, naturalmente; corre fino all'ultimo secondo ancora, naturalmente; e quando segna nemmeno esulta: segno di carattere; Qualcun altro sarebbe andato con le mani agli orecchi sotto la curva. Lui invece segna e tace. Anche perché non è possibile fare goal solo per riparare agli errori di compagni arroganti.
MUTU 6; a tratti è irriconoscibile, a tratti tira fuori il carattere; l'errore sulla meravigliosa sponda di Gilardino è però difficilmente perdonabile: avrebbe cambiato la partita;
KROLDRUP 6; fa il suo ed è preciso e pulito nei recuperi e nei fuorigioco;
JOVETIC 2; se lo merita proprio tutto; entra senza umiltà e senza servizio per la squadra in una partita in cui ci voleva anche solo questi due elementi; sbaglia tutte (a parte una) le palle giocate; io credo profondamente a questo ragazzo; forse non era la sua partita e forse la panchina è troppo corta;
OSVALDO 4; dimostra di essere immaturo e impreciso.
PRANDELLI 6,5: la Fiorentina esce dalla Champions con pochissimi punti ma con prove di altissimo livello, inficiate tutte da errori personali (consideriamo che tre punti sono tutti nelle gambe di Montolivo). Col Lione all'andata meritavamo di vincere. Stecchiamo con lo Steaua, ma a Monaco facciamo una prova dignitosa e coraggiosa (nonostante il 3-0, merito in buona parte di Vargas). Al ritorno col Monaco avremmo vinto con Montolivo in tribuna (la palla del goal gli è passata a venti centimetri). Col Lione meritavamo almeno il pareggio, anche se sono convinto che avremmo vinto se la partita non si fosse messa in quel modo. Prandelli merita di più.
domenica 23 novembre 2008
Finite le primarie... Una lettera a tutti quelli che hanno sostenuto questo appuntamento
San Gimignano, 23 Novembre 2008
Venerdì 21 Novembre Generazione Democratica nella nostra Provincia ha ottenuto il sostegno di 844 ragazzi e ragazze. E' un dato eccezionale per la nostra realtà che testimonia quanto di buono abbiamo fatto negli ultimi mesi. Ti premetto subito che mi sono imposto di far stare questa lettera in due pagine, quindi per forza di cose tralascerò tante sfumature e tante analisi, che faremo con calma. I risultati sono consultabili su http://www.giovanidemocraticisiena.blogspot.com/ .
Abbiamo detto più volte che primarie organizzate in questo modo non sono ciò che vogliamo per la giovanile del PD. Abbiamo affermato con forza che una giovanile ha alti compiti, ben più importanti e concreti, di un'elezione di delegati.
I ragazzi e le ragazze che sono venuti a votare hanno dimostrato, però, che il faticoso lavoro quotidiano nei comuni, nelle frazioni, nelle scuole, nelle università, merita fiducia. Questo è un dato importantissimo che ci dovrà far sentire meno soli nei momenti di difficoltà e ci dovrà mettere addosso il senso di responsabilità verso quanti, di venerdì sera, hanno deciso di sostenere il nostro lavoro.
Il risultato del 21 Novembre, che ci colloca come seconda provincia in Toscana per votanti (mentre per abitanti siamo settimi), sarà un punto di partenza per un lavoro eccezionale nei prossimi mesi. Un lavoro eccezionale che ci deve portare a far capire cosa una giovanile può dare ad un territorio e alla gente.
Dobbiamo impegnarci a coinvolgere ragazzi e ragazze, a portare avanti i temi più cari a noi, a lavorare con le scuole e l'università, a portare avanti quel gruppo stupendo che già abbiamo dimostrato di essere. Un squadra eccezionale che, da Radicondoli a Castiglion d'Orcia, da Castellina in Chianti a Chiusi, ha un'idea comune di Politica.
Tutto questo verso l'avventura delle Amministrative del 2009 dove dovremo saper essere protagonisti non solo nel coinvolgere i ragazzi e le ragazze nel voto, ma anche nel dare una ventata di freschezza e novità. Dobbiamo saper rinnovare i nostri Comuni, avvicinare le istituzioni alle persone, portare avanti novità concrete nelle varie realtà.
Di tutto questo parleremo e su tutto questo ci confronteremo. Per adesso, in attesa dell'Assemblea del 6 Dicembre a Vivo d'Orcia, godiamoci il risultato, analizziamolo e organizziamoci per non disperdere questo potenziale enorme.
Dal 21 Novembre è venuto fuori chiaramente che il lavoro sul territorio e la capacità di essere una squadra unita e disinteressata paga. Il risultato è inequivocabile. Consideriamo, tra l'altro, che abbiamo organizzato tutto quanto senza finanziamenti per la campagna elettorale, ma solo con il libero contributo di ciascuno. Io spero di aver rappresentato al meglio le nostre idee e la nostra voglia di far Politica e il risultato che gli elettori hanno portato è merito di tutti quanti noi. E' il segnale che bisogna continuare nel lavoro faticoso, spesso poco appagante, che è fatto di serate, chilometri, impegno, illusioni e disillusioni, feste, corse contro il tempo, un minuto donato alla collettività...
Colgo l'occasione anche per ringraziarti di cuore perché per me è un onore aver rappresentato in queste primarie tutti noi. E so che i voti ottenuti sono per la squadra eccezionale che mi sono trovato a rappresentare.
Allora grazie a tutti...
Venerdì 21 Novembre Generazione Democratica nella nostra Provincia ha ottenuto il sostegno di 844 ragazzi e ragazze. E' un dato eccezionale per la nostra realtà che testimonia quanto di buono abbiamo fatto negli ultimi mesi. Ti premetto subito che mi sono imposto di far stare questa lettera in due pagine, quindi per forza di cose tralascerò tante sfumature e tante analisi, che faremo con calma. I risultati sono consultabili su http://www.giovanidemocraticisiena.blogspot.com/ .
Abbiamo detto più volte che primarie organizzate in questo modo non sono ciò che vogliamo per la giovanile del PD. Abbiamo affermato con forza che una giovanile ha alti compiti, ben più importanti e concreti, di un'elezione di delegati.
I ragazzi e le ragazze che sono venuti a votare hanno dimostrato, però, che il faticoso lavoro quotidiano nei comuni, nelle frazioni, nelle scuole, nelle università, merita fiducia. Questo è un dato importantissimo che ci dovrà far sentire meno soli nei momenti di difficoltà e ci dovrà mettere addosso il senso di responsabilità verso quanti, di venerdì sera, hanno deciso di sostenere il nostro lavoro.
Il risultato del 21 Novembre, che ci colloca come seconda provincia in Toscana per votanti (mentre per abitanti siamo settimi), sarà un punto di partenza per un lavoro eccezionale nei prossimi mesi. Un lavoro eccezionale che ci deve portare a far capire cosa una giovanile può dare ad un territorio e alla gente.
Dobbiamo impegnarci a coinvolgere ragazzi e ragazze, a portare avanti i temi più cari a noi, a lavorare con le scuole e l'università, a portare avanti quel gruppo stupendo che già abbiamo dimostrato di essere. Un squadra eccezionale che, da Radicondoli a Castiglion d'Orcia, da Castellina in Chianti a Chiusi, ha un'idea comune di Politica.
Tutto questo verso l'avventura delle Amministrative del 2009 dove dovremo saper essere protagonisti non solo nel coinvolgere i ragazzi e le ragazze nel voto, ma anche nel dare una ventata di freschezza e novità. Dobbiamo saper rinnovare i nostri Comuni, avvicinare le istituzioni alle persone, portare avanti novità concrete nelle varie realtà.
Di tutto questo parleremo e su tutto questo ci confronteremo. Per adesso, in attesa dell'Assemblea del 6 Dicembre a Vivo d'Orcia, godiamoci il risultato, analizziamolo e organizziamoci per non disperdere questo potenziale enorme.
Dal 21 Novembre è venuto fuori chiaramente che il lavoro sul territorio e la capacità di essere una squadra unita e disinteressata paga. Il risultato è inequivocabile. Consideriamo, tra l'altro, che abbiamo organizzato tutto quanto senza finanziamenti per la campagna elettorale, ma solo con il libero contributo di ciascuno. Io spero di aver rappresentato al meglio le nostre idee e la nostra voglia di far Politica e il risultato che gli elettori hanno portato è merito di tutti quanti noi. E' il segnale che bisogna continuare nel lavoro faticoso, spesso poco appagante, che è fatto di serate, chilometri, impegno, illusioni e disillusioni, feste, corse contro il tempo, un minuto donato alla collettività...
Colgo l'occasione anche per ringraziarti di cuore perché per me è un onore aver rappresentato in queste primarie tutti noi. E so che i voti ottenuti sono per la squadra eccezionale che mi sono trovato a rappresentare.
Allora grazie a tutti...
...a chi non ha sostenuto un esame per fare le Primarie,
a chi si è ritrovato alle 20.00 di sera da solo in Federazione a raccogliere i dati,
a chi il giorno dopo aveva un'interrogazione ma è stato lì,
a chi è venuto a Siena per prendere le schede,
a chi ha tenuti aperti i seggi,
a chi è convinto che le cose si possono cambiare,
a chi ama la Politica,
a chi la mattina dopo andava a lavorare e stava in Federazione fino all'1.00,
a chi stava male eppure è andato al seggio,
a chi ha fatto un sorriso nel momento giusto,
a chi ha creduto al valore di questa giornata per noi,
a chi ha tenuto aperto un seggio 13 ore,
a chi ha telefonato,
a chi mi ha detto che aveva sognato,
a chi non ci credeva ai risultati,
a chi ha detto una parola e a chi non l'ha detta,
a chi ha organizzato una festa in cinque giorni,
a chi è andato a votare di venerdì sera,
a chi ha tenuto aperto un seggio in un comune piccolissimo,
a chi si è candidato,
a chi queste primarie le odiava, eppure ha fatto il massimo,
a chi ha girato un quartiere per raccontare che queste primarie c'erano,
a chi ha mandato un sms,
a chi pensa che vale la pena impegnarsi anche quando tutto va storto,
a chi è stato fino alle 3.00 di notte in Federazione,
a chi ha preso all'ultimo momento le schede,
a chi ha ricordato che l'etica è al primo posto,
a chi è convinto che la Politica sia una cosa seria,
a chi ha avuto un pensiero,
a chi aspetta il regalo più grande della vita eppure ha lavorato per le primarie,
a chi è tornato dall'Università per lavorare,
a chi mi ha sfortunatamente sopportato direttamente,
a chi ha telefonato,
a chi ha convinto,
a chi ci ha messo la faccia,
a chi ci ha rimesso in salute,
a chi ha aperto un seggio per tre votanti,
a chi ha saputo che c'erano le primarie due giorni prima eppure ha dato il massimo,
a chi ora vuole lavorare,
a chi pensa in grande,
a chi ha compreso i momenti,
a chi sta dietro con passione alla vicenda della nostra Università, eppure il 21 era lì,
a chi ci ha dato fiducia,
a chi ha fatto un seggio itinerante,
a chi la sera delle primarie è stato alla fiaccolata per la scuola,
a chi ha raccontato cosa significa impegnarsi,
a chi crede in Generazione Democratica,
a chi ha fatto una riunione alle 12.30 di domenica,
a chi fino all'ultimo ha girato,
a chi ha donato un minuto del suo tempo,
a chi ha organizzato i seggi,
a chi sa che anche un attimo del proprio tempo donato è prezioso,
a chi ha scritto un regolamento in 24 ore,
a chi ha contribuito gratuitamente,
a chi sa il valore di fare le cose insieme,
a chi ha passato una giornata in una sede del PD,
a tutti quanti e a ciascuno.
Ora diamoci da fare.
Nei prossimi otto mesi dobbiamo rendere la nostra provincia un laboratorio di eccellenza.
Un saluto con affetto,
Niccolò
Niccolò
Si parla di:
Partito Democratico,
Personale,
Politica
domenica 16 novembre 2008
domenica 9 novembre 2008
Montolivo: modesto...
Non ho mai nascosto il mio giudizio su Montolivo. Lo considero un buon giocatore, con ampi margini di miglioramento. Però non lo considero un campione, o almeno credo fortemente che non lo abbia dimostrato. E' un giocatore discontinuo e irritante nella velocità di gioco, capace di buone giocate in media una/due volte a partita.
Quest'anno, finora, è stato determinante in una sola occasione (un assist a Gilardino in verticale). Per il resto, un giocatore nella norma con qualche partita disastrosa.
Spero che un giorno verrò smentito e che Montolivo sarà l'Antognoni di oggi. Però certo, a livello umano, ha dimostrato di essere ben lontano da tanti altri campioni...
"Mi sento bene, nelle ultime due partite ho giocato a buon livello"
A parte che non spetta a lui dirlo, comunque bisognerebbe fargli notare che nelle ultime due partite la squadra ha fatto una sconfitta e una vittoria. E che erano due partite da vincere ad ogni costo. Inoltre, guardate il goal del Bayern: chi è che è incapace di intercettare un pallone facile facile e lasciare così il giocatore solo davanti alla porta? Mah... Meno male che ha giocato "a buon livello" e che almeno dice "ho dormito poco perché la palla mi è passata a venti centimetri"...
"Cosa mi manca ancora? Forse la giocata perché tecnicamente vado bene così"
Modesto davvero. E' come dire: "sono il giocatore più forte del mondo tecnicamente, però sfortunatamente a volte mi manca la giocata". Mah... A volte provoca delle ripartenze degli avversari da brividi.
"Il gol? Voglio farlo, se non me lo chiedete più forse ci riesco…"
Questo è davvero troppo. Intanto, che c'entra il chiederglielo? Comunque meglio i dati: in 95 partite a inizio stagione in maglia viola ha segnato 5 goal. CINQUE!!! Bene... Bene... E' un campione... si si...
"La Nazionale? Non penso che il mio periodo un po’ così determini la mia convocazione"
Come? Io credo che nemmeno Antognoni dava per scontata così la propria convocazione in Nazionale... La convocazione ci si merita giornata dopo giornata... Invece di parlare, dovrebbe andare in campo e giocare meglio (un assist e zero goal non mi sembrano un bel ruolino). Soprattutto uno che in nazionale ha fatto due sole apparizioni...
"Non do molta importanza ai giudizi che arrivano nei miei confronti, perché spesso non sono equilibrati".
Poi c'è quel discorso del "datemi 4 tutte le domeniche tanto...". Io credo che una frase del genere pronunciata da lui sia il massimo dell'arroganza. Tutti avranno potuto notare l'ampia compiacenza della stampa verso di lui. Non fosse altro perché nel suo ruolo è tra i pochi che può avere un futuro... Anche se io potrei elencarne 100 migliori. Ma poi ci vorrebbe un po' di umiltà: i giornalisti fanno il loro lavoro. E la risposta va data in campo, non con una conferenza stampa arrogante e pretenziosa. Vi faccio un esempio della compiacenza della stampa: se fate un sondaggio su quanti goal all'incirca ha fatto Montolivo da quando è alla Fiorentina, credo nessuno dirà meno di 10. E considerate che ne ha fatti 5. Questo testimonia quanto la stampa lo valorizzi ad ogni pié sospinto.
"Un giudizio equilibrato? Sono forte”
Ha bisogno di commenti questa frase? Mah. Mi sembra Bojinov quando disse: "Sono forte, farò 20 goal"...
“Mi chiamano Dormolivo? Non commento, è meglio”
"Dormolivo" è un soprannome dato dai tifosi fiorentini a Montolovo... Dire che si preferisce non commentare, con tale astio e supponenza, un simpatico nomignolo coniato dalla propria tifoseria mi sembra davvero il massimo. Poteva farci una battuta su, come fanno tanti...
mercoledì 5 novembre 2008
martedì 4 novembre 2008
lunedì 3 novembre 2008
Processo di Bologna
Sono stato a Palermo ad un seminario organizzato dal "Processo di Bologna". Interessante e ben organizzato. Quindi mi sembrava doveroso diffondere tutto ciò. Potete trovare info al sito del Processo di Bologna. Qui sotto vi propongo l'introduzione.
Il Processo di Bologna
Vi partecipano al momento 45 paesi europei [1], con il sostegno di alcune organizzazioni internazionali. Si tratta di un grande sforzo di convergenza dei sistemi universitari dei paesi partecipanti che sta coinvolgendo direttamente tutte le istituzioni europee e le loro componenti. L'obiettivo perseguito è che nel 2010 i sistemi di istruzione superiore dei paesi europei e le singole istituzioni siano organizzati in maniera tale da garantire:
la trasparenza e leggibilità dei percorsi formativi e dei titoli di studio
la possibilità concreta per studenti e laureati di proseguire agevolmente gli studi o trovare un'occupazione in un altro paese europeo
una maggiore capacità di attrazione dell'istruzione superiore europea nei confronti di cittadini di paesi extra europei
l'offerta di un'ampia base di conoscenze di alta qualità per assicurare lo sviluppo economico e sociale dell'Europa
Si tratta indubbiamente di un obiettivo ambizioso e non esclusivamente riconducibile al Processo di Bologna. Il Processo si propone tuttavia di predisporre e rendere operativi gli strumenti necessari al suo raggiungimento.
Occorre chiarire subito due aspetti fondamentali del Processo di Bologna. In primo luogo, esso non si basa su un trattato internazionale a carattere vincolante per i governi dei vari paesi: anche se i ministri responsabili hanno sottoscritto documenti di vario tipo, ciascun paese - e la sua comunità accademica - aderisce liberamente e volontariamente ai principi concordati, sollecitato soltanto dal desiderio di realizzare un obiettivo comune. In secondo luogo, il processo non si propone l'armonizzazione dei sistemi di istruzione europei, ma persegue il mantenimento della loro diversità, sia pur all'interno di una cornice comune; e si impegna a costruire ponti tra paesi e sistemi di istruzione diversi, mantenendone al contempo la specificità.
Il processo si realizza a vari livelli: internazionale, nazionale ed istituzionale.
A livello internazionale vi sono varie modalità di collaborazione e varie strutture che contribuiscono all'avanzamento del processo. Innanzitutto, i Ministri dell'Istruzione dei paesi partecipanti si incontrano ogni due anni per valutare i risultati raggiunti, formulare ulteriori indicazioni e stabilire le priorità per il biennio successivo. Dopo il primo incontro a Bologna nel 1999, i Ministri si sono riuniti a Praga nel 2001, a Berlino nel 2003 e a Bergen nel 2005. Il prossimo incontro si terrà a Londra nel 2007. Nei periodi intercorrenti tra le conferenze ministeriali un ruolo fondamentale è svolto dal cosiddetto " Bologna Follow-up Group" (Gruppo dei Séguiti di Bologna), che si riunisce due volte all'anno ed è composto dai rappresentanti di tutti i paesi firmatari e dalla Commissione Europea. Il Consiglio d'Europa, l'EI (Education International Pan-European Structure), l'ENQA (l'associazione delle Agenzie per l'accertamento della qualità), l'ESIB (organismo di rappresentanza degli studenti), l'EUA (Associazione delle università europee), l'EURASHE (che rappresenta il settore non-universitario), l'UNESCO-CEPES e l'UNICE (la confederazione degli industriali europei) svolgono il ruolo di membri consultivi. Infine, numerosi seminari, detti "di Bologna", vengono organizzati ogni anno in varie sedi europee per discutere i temi connessi al processo, esaminare gli ostacoli ancora esistenti e proporre nuove forme di collaborazione.
Il livello nazionale vede in ciascun paese il coinvolgimento del governo e, in particolare, del Ministro titolare dell'Istruzione superiore, della Conferenza dei Rettori o altre Associazioni di istituzioni di istruzione superiore, delle Organizzazioni studentesche e, in alcuni casi, anche delle Agenzie per l'accertamento della qualità, delle Associazioni imprenditoriali o di altre organizzazioni di rilievo. Molti paesi europei hanno già attuato riforme strutturali dei loro sistemi di istruzione superiore per adeguarsi agli obiettivi di Bologna, mentre altri si preparano a farlo: in alcuni casi questo significa modificare la struttura dei titoli e l'organizzazione dei corsi di studio, in altri introdurre il sistema di crediti europeo o agevolare la mobilità di studenti e laureati.
A livello istituzionale sono stati coinvolti nel processo di riforma Facoltà, Dipartimenti, Corsi di studio e molti altri attori istituzionali, con priorità diverse da paese a paese, da istituzione a istituzione. Occorre sottolineare il ruolo fondamentale delle istituzioni nel Processo di Bologna e affermare con chiarezza che, senza il coinvolgimento diretto e la partecipazione convinta degli accademici, cui spetta la corretta applicazione dei principi europei a livello istituzionale, sarà molto difficile raggiungere alcuni degli obiettivi indicati dai Ministri sin dall'inizio del processo.
La Dichiarazione iniziale firmata a Bologna (1999) enunciava sei obiettivi specifici:
Adozione di un sistema di titoli facilmente comprensibili e comparabili, anche tramite l'uso del Diploma Supplement
Adozione di un sistema essenzialmente fondato su due cicli principali, rispettivamente di primo e secondo livello
Adozione di un sistema di crediti didattici - sul modello dell'ECTS
Promozione della mobilità attraverso la rimozione degli ostacoli al pieno esercizio della circolazione di studenti, ricercatori e personale amministrativo
Promozione della cooperazione europea nell'accertamento della qualità
Promozione della necessaria dimensione europea dell'istruzione superiore
Su tali principi si sono espresse nel Messaggio di Salamanca anche le istituzioni europee, rappresentate dalla EUA, le quali, riaffermando la loro autonomia, hanno dichiarato la loro piena disponibilità a perseguirli. A loro volta gli studenti dell'ESIB hanno presentato la Dichiarazione di Goteborg quale loro contributo al successivo incontro dei Ministri.Dato il carattere dinamico del processo, la Conferenza ministeriale di Praga (2001) lo arricchiva di nuovi obiettivi. In particolare
alle istituzioni ed agli studenti veniva riconosciuto il ruolo di partner a pieno titolo nel perseguimento degli obiettivi comuni
veniva riaffermata la dimensione sociale del processo di Bologna
veniva riaffermato il principio che l'istruzione superiore è un bene pubblico ed una responsabilità pubblica
L'incontro di 40 Ministri a Berlino ha aggiunto un altro importante obiettivo al Processo di Bologna:La ricerca ha un ruolo fondamentale nell'istruzione superiore in Europa: lo spazio Europeo dell'Istruzione superiore e lo Spazio Europeo della Ricerca costituiscono i due pilastri di una società basata sulla conoscenza. Occorre quindi andare al di là dei due cicli ed includere un terzo ciclo - il dottorato di ricerca - nel processo di convergenza europea.
Sempre a Berlino i Ministri hanno deciso di valutare nel successivo incontro di Bergen (2005) i progressi fatti sui tre obiettivi del processo di Bologna identificati come prioritari:
il sistema a due cicli
l'accertamento della qualità
il riconoscimento dei titoli e dei periodi di studio
A tal fine hanno incaricato il Gruppo dei Séguiti di Bologna di realizzare un'analisi comparativa dei risultati ottenuti nei tre settori dai singoli paesi partecipanti e di far effettuare un approfondimento su due temi particolari:
criteri e linee guida comuni per l'accertamento della qualità, con mandato all' ENQA (European Network of Quality Assurance Agencies)
uno schema europeo di riferimento per i titoli accademici - basato su carico di lavoro, livello, risultati di apprendimento, competenze e profilo professionale - con mandato ad un apposito gruppo di lavoro
Nel recente incontro di Bergen (19-20 maggio) i Ministri hanno recepito il rapporto del Gruppo dei Séguiti sullo stato di avanzamento dei processi di riforma nazionali nelle tre aree identificate come prioritarie, rilevando il progresso fatto ed i problemi ancora da risolvere. Hanno inoltre recepito il documento del gruppo di lavoro sullo Schema europeo di riferimento per i titoli accademici, che comprende tra l'altro i "Descrittori di Dublino", impegnandosi all'elaborazione entro il 2010 di schemi nazionali compatibili con tale schema europeo. Hanno infine adottato i criteri e le linee guida proposte dall'ENQA per l'accertamento della qualità e accolto il principio di un registro europeo delle Agenzie di valutazione sottoposto a verifica nazionale.
Le nuove priorità delineate dai Ministri per il periodo 2005-2007 riguardano:
la sinergia tra formazione e ricerca e l'organizzazione del dottorato
la dimensione sociale del Processo di Bologna
la mobilità di studenti e docenti nell'ambito dei paesi partecipanti
e le relazioni fra lo Spazio europeo dell'Istruzione Superiore ed il resto del mondo
Per la riunione di Londra del 2007 sarà dato mandato all'EUA di preparare un rapporto sui principi fondamentali relativi agli studi di dottorato, mentre il Gruppo dei Séguiti presenterà i dati relativi alla mobilità e alla dimensione sociale degli studi nei paesi partecipanti.
Al Gruppo dei Séguiti si richiede, inoltre, di continuare l'analisi dei progressi fatti nei vari paesi in relazione a cicli di studio, qualità e riconoscimento, con particolare attenzione a:
l'applicazione dei criteri e delle linee guida proposte dall'ENQA
la realizzazione degli schemi nazionali di riferimento per i titoli
il rilascio ed il riconoscimento dei titoli congiunti, anche a livello di dottorato
la creazione di percorsi di istruzione superiore flessibili, con procedure per il riconoscimento dell'apprendimento effettuato in altri contesti
[1] I 45 Paesi del Processo di Bologna Albania, Andorra, Armenia, Austria, Azerbaijan, Belgio, Bosnia e Herzegovina, Bulgaria, Città del Vaticano, Croazia, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Grecia, Islanda, Irlanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Moldavia, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Repubblica ex-Yugoslava di Macedonia,Repubblica Slovacca, Romania, Russia, Serbia e Montenegro, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Ucraina, Ungheria.
la trasparenza e leggibilità dei percorsi formativi e dei titoli di studio
la possibilità concreta per studenti e laureati di proseguire agevolmente gli studi o trovare un'occupazione in un altro paese europeo
una maggiore capacità di attrazione dell'istruzione superiore europea nei confronti di cittadini di paesi extra europei
l'offerta di un'ampia base di conoscenze di alta qualità per assicurare lo sviluppo economico e sociale dell'Europa
Si tratta indubbiamente di un obiettivo ambizioso e non esclusivamente riconducibile al Processo di Bologna. Il Processo si propone tuttavia di predisporre e rendere operativi gli strumenti necessari al suo raggiungimento.
Occorre chiarire subito due aspetti fondamentali del Processo di Bologna. In primo luogo, esso non si basa su un trattato internazionale a carattere vincolante per i governi dei vari paesi: anche se i ministri responsabili hanno sottoscritto documenti di vario tipo, ciascun paese - e la sua comunità accademica - aderisce liberamente e volontariamente ai principi concordati, sollecitato soltanto dal desiderio di realizzare un obiettivo comune. In secondo luogo, il processo non si propone l'armonizzazione dei sistemi di istruzione europei, ma persegue il mantenimento della loro diversità, sia pur all'interno di una cornice comune; e si impegna a costruire ponti tra paesi e sistemi di istruzione diversi, mantenendone al contempo la specificità.
Il processo si realizza a vari livelli: internazionale, nazionale ed istituzionale.
A livello internazionale vi sono varie modalità di collaborazione e varie strutture che contribuiscono all'avanzamento del processo. Innanzitutto, i Ministri dell'Istruzione dei paesi partecipanti si incontrano ogni due anni per valutare i risultati raggiunti, formulare ulteriori indicazioni e stabilire le priorità per il biennio successivo. Dopo il primo incontro a Bologna nel 1999, i Ministri si sono riuniti a Praga nel 2001, a Berlino nel 2003 e a Bergen nel 2005. Il prossimo incontro si terrà a Londra nel 2007. Nei periodi intercorrenti tra le conferenze ministeriali un ruolo fondamentale è svolto dal cosiddetto " Bologna Follow-up Group" (Gruppo dei Séguiti di Bologna), che si riunisce due volte all'anno ed è composto dai rappresentanti di tutti i paesi firmatari e dalla Commissione Europea. Il Consiglio d'Europa, l'EI (Education International Pan-European Structure), l'ENQA (l'associazione delle Agenzie per l'accertamento della qualità), l'ESIB (organismo di rappresentanza degli studenti), l'EUA (Associazione delle università europee), l'EURASHE (che rappresenta il settore non-universitario), l'UNESCO-CEPES e l'UNICE (la confederazione degli industriali europei) svolgono il ruolo di membri consultivi. Infine, numerosi seminari, detti "di Bologna", vengono organizzati ogni anno in varie sedi europee per discutere i temi connessi al processo, esaminare gli ostacoli ancora esistenti e proporre nuove forme di collaborazione.
Il livello nazionale vede in ciascun paese il coinvolgimento del governo e, in particolare, del Ministro titolare dell'Istruzione superiore, della Conferenza dei Rettori o altre Associazioni di istituzioni di istruzione superiore, delle Organizzazioni studentesche e, in alcuni casi, anche delle Agenzie per l'accertamento della qualità, delle Associazioni imprenditoriali o di altre organizzazioni di rilievo. Molti paesi europei hanno già attuato riforme strutturali dei loro sistemi di istruzione superiore per adeguarsi agli obiettivi di Bologna, mentre altri si preparano a farlo: in alcuni casi questo significa modificare la struttura dei titoli e l'organizzazione dei corsi di studio, in altri introdurre il sistema di crediti europeo o agevolare la mobilità di studenti e laureati.
A livello istituzionale sono stati coinvolti nel processo di riforma Facoltà, Dipartimenti, Corsi di studio e molti altri attori istituzionali, con priorità diverse da paese a paese, da istituzione a istituzione. Occorre sottolineare il ruolo fondamentale delle istituzioni nel Processo di Bologna e affermare con chiarezza che, senza il coinvolgimento diretto e la partecipazione convinta degli accademici, cui spetta la corretta applicazione dei principi europei a livello istituzionale, sarà molto difficile raggiungere alcuni degli obiettivi indicati dai Ministri sin dall'inizio del processo.
La Dichiarazione iniziale firmata a Bologna (1999) enunciava sei obiettivi specifici:
Adozione di un sistema di titoli facilmente comprensibili e comparabili, anche tramite l'uso del Diploma Supplement
Adozione di un sistema essenzialmente fondato su due cicli principali, rispettivamente di primo e secondo livello
Adozione di un sistema di crediti didattici - sul modello dell'ECTS
Promozione della mobilità attraverso la rimozione degli ostacoli al pieno esercizio della circolazione di studenti, ricercatori e personale amministrativo
Promozione della cooperazione europea nell'accertamento della qualità
Promozione della necessaria dimensione europea dell'istruzione superiore
Su tali principi si sono espresse nel Messaggio di Salamanca anche le istituzioni europee, rappresentate dalla EUA, le quali, riaffermando la loro autonomia, hanno dichiarato la loro piena disponibilità a perseguirli. A loro volta gli studenti dell'ESIB hanno presentato la Dichiarazione di Goteborg quale loro contributo al successivo incontro dei Ministri.Dato il carattere dinamico del processo, la Conferenza ministeriale di Praga (2001) lo arricchiva di nuovi obiettivi. In particolare
alle istituzioni ed agli studenti veniva riconosciuto il ruolo di partner a pieno titolo nel perseguimento degli obiettivi comuni
veniva riaffermata la dimensione sociale del processo di Bologna
veniva riaffermato il principio che l'istruzione superiore è un bene pubblico ed una responsabilità pubblica
L'incontro di 40 Ministri a Berlino ha aggiunto un altro importante obiettivo al Processo di Bologna:La ricerca ha un ruolo fondamentale nell'istruzione superiore in Europa: lo spazio Europeo dell'Istruzione superiore e lo Spazio Europeo della Ricerca costituiscono i due pilastri di una società basata sulla conoscenza. Occorre quindi andare al di là dei due cicli ed includere un terzo ciclo - il dottorato di ricerca - nel processo di convergenza europea.
Sempre a Berlino i Ministri hanno deciso di valutare nel successivo incontro di Bergen (2005) i progressi fatti sui tre obiettivi del processo di Bologna identificati come prioritari:
il sistema a due cicli
l'accertamento della qualità
il riconoscimento dei titoli e dei periodi di studio
A tal fine hanno incaricato il Gruppo dei Séguiti di Bologna di realizzare un'analisi comparativa dei risultati ottenuti nei tre settori dai singoli paesi partecipanti e di far effettuare un approfondimento su due temi particolari:
criteri e linee guida comuni per l'accertamento della qualità, con mandato all' ENQA (European Network of Quality Assurance Agencies)
uno schema europeo di riferimento per i titoli accademici - basato su carico di lavoro, livello, risultati di apprendimento, competenze e profilo professionale - con mandato ad un apposito gruppo di lavoro
Nel recente incontro di Bergen (19-20 maggio) i Ministri hanno recepito il rapporto del Gruppo dei Séguiti sullo stato di avanzamento dei processi di riforma nazionali nelle tre aree identificate come prioritarie, rilevando il progresso fatto ed i problemi ancora da risolvere. Hanno inoltre recepito il documento del gruppo di lavoro sullo Schema europeo di riferimento per i titoli accademici, che comprende tra l'altro i "Descrittori di Dublino", impegnandosi all'elaborazione entro il 2010 di schemi nazionali compatibili con tale schema europeo. Hanno infine adottato i criteri e le linee guida proposte dall'ENQA per l'accertamento della qualità e accolto il principio di un registro europeo delle Agenzie di valutazione sottoposto a verifica nazionale.
Le nuove priorità delineate dai Ministri per il periodo 2005-2007 riguardano:
la sinergia tra formazione e ricerca e l'organizzazione del dottorato
la dimensione sociale del Processo di Bologna
la mobilità di studenti e docenti nell'ambito dei paesi partecipanti
e le relazioni fra lo Spazio europeo dell'Istruzione Superiore ed il resto del mondo
Per la riunione di Londra del 2007 sarà dato mandato all'EUA di preparare un rapporto sui principi fondamentali relativi agli studi di dottorato, mentre il Gruppo dei Séguiti presenterà i dati relativi alla mobilità e alla dimensione sociale degli studi nei paesi partecipanti.
Al Gruppo dei Séguiti si richiede, inoltre, di continuare l'analisi dei progressi fatti nei vari paesi in relazione a cicli di studio, qualità e riconoscimento, con particolare attenzione a:
l'applicazione dei criteri e delle linee guida proposte dall'ENQA
la realizzazione degli schemi nazionali di riferimento per i titoli
il rilascio ed il riconoscimento dei titoli congiunti, anche a livello di dottorato
la creazione di percorsi di istruzione superiore flessibili, con procedure per il riconoscimento dell'apprendimento effettuato in altri contesti
[1] I 45 Paesi del Processo di Bologna Albania, Andorra, Armenia, Austria, Azerbaijan, Belgio, Bosnia e Herzegovina, Bulgaria, Città del Vaticano, Croazia, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Grecia, Islanda, Irlanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Moldavia, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Repubblica ex-Yugoslava di Macedonia,Repubblica Slovacca, Romania, Russia, Serbia e Montenegro, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Ucraina, Ungheria.
domenica 2 novembre 2008
Fiorentina sconfitta vergognosa e meritata col Siena
Una sconfitta senza possibilità di commento. Meritata. Piena. Totale. Nessun carattere, nessuna qualità, nessun marchio. Niente. Una squadra incerta e incapace di incidere lascia sul campo altri punti importanti, e soprattutto contro una squadra modestissima come il Siena.
FREY 6,5:
COMOTTO s.v.:
COMOTTO s.v.:
Dal 15' ZAURI 3,5:
GAMBERINI 5,5:
KROLDRUP 5:
PASQUAL 5,5:
DONADEL 5:
DONADEL 5:
MELO 6:
ALMIRON 5,5:
Dal 29' KUZMANOVIC 5,5:
SANTANA 5:
PAZZINI 3,5:
MUTU 5
Dal 22' st JOVETIC 5.5:
PRANDELLI 5,5:
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