Laureato in matematica e fisica ma da anni precario e con un'occupazione da muratore, si è tolto la vita perchè la ditta edile nella quale lavorava si è vista costretta a ridurre il personale. Si è sparato un colpo al petto un quarantanovenne residente a Sora.
A trovare l'uomo, questa mattina, è stata la moglie insospettita dal mancato rientro del marito a casa e dal fatto che dal balcone vedeva la sua auto parcheggiata in cortile, un'abitazione di Via Facchini. La donna è scesa ed ha notato il corpo dell'uomo sul sedile.
In un primo momento ha creduto stesse male e poi quando si è resa conto della tragedia ha immediatamente dato l'allarme. Inutile ogni soccorso.
L'uomo, che fino al 2000 ha lavorato come vigilantes in un istituto di sicurezza, da otto anni si arrangiava con lavori saltuari, contratti a tempo determinato presso il Comune e presso alcune ditte in attesa della chiamata per l'insegnamento. Ieri l'epilogo di una situazione economico-finanziaria e psicologica ormai devastante: la ditta, dove era impiegato come muratore da un paio d'anni, ha comunicato al quarantanovenne che da lunedì non avrebbe più lavorato.
Sull'episodio indagano gli agenti del Commissariato di Sora. La Procura della Repubblica di Cassino ha disposto il sequestro della salma che quasi certamente verrà sottoposta ad esame autptico. L'uomo ha lasciato due bambini di sei e tre anni.
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