"Il sole calava dietro i boschi di Forte Antenne portandosi via tutti i colori, ma grazie alla sapiente arte del direttore della fotografia Kim Doo Soo i boschi e le praterie del parco si erano trasformati in una foresta incantata. Proiettori da diecimila watt mimetizzati nella vegetazione allargavano di una luce innaturale i tronchi ricoperti di licheni argentati, i funghi e le rocce verdi di muschio. Una nebbia bassa e densa, creata dalle macchine fumogene, copriva il sottobosco e i prati dove branchi di gnu, stambecchi e alci brucavano. Migliaia di led luminosi sparpagliati sulla prateria si accendevano e si spegnevano come sciami di lucciole. (...)
Tutto lì era suo. Dai pini secolari alle edere infestanti, fino all'ultima formica.
Lo avevano insultato, deriso, gli avevano dato del pazzo megalomane, del cafone arricchito, del ladro, ma lui non aveva dato retta a nessuno. E alla fine aveva vinto. Erano tutti venuti a corte a rendergli onore. (...)
"Come ti senti?". Lui finì il bicchiere e se lo gettò alle spalle: "Come l'ottavo Re di Roma"."
L'italietta dell'impunità e delle veline, dei calciatori strapagati e dell'apparenza fine a se stessa. Del cattivo gusto e dei drammi sepolti, della ricerca di un senso. L'italietta dove evasione, speculazione e illegalità diventano valori. Una grande festa. Bello l'affresco di Niccolò Ammaniti. Vi consiglio:
"Che la festa cominci", di Niccolò Ammaniti, ed. Einaudi StileLibero.
Quasi finito di leggere... Ma già consigliabile: una grottesca e iperbolica storia in cui un po' torna il vecchio Ammaniti, un po' irrompe un Ammaniti straordinariamente moderno e irriverente. Peccato che l'analisi della società contemporanea non affondi nel profondo, ma si limiti a navigare sulla cresta delle onde... Si cerca un senso... A breve un post di resoconto...
lunedì 28 dicembre 2009
sabato 26 dicembre 2009
mercoledì 2 dicembre 2009
venerdì 13 novembre 2009
I ricercatori? Da Repubblica...
ROMA - Ottanta milioni destinati all'assunzione a tempo indeterminato di 4200 ricercatori universitari finiti nel nulla. La denuncia è dell'Osservatorio della Ricerca, un gruppo trasversale di scienziati e ricercatori italiani. Il rischio che la somma, stanziata dalla Finanziaria 2007 ma 'vincolata' a un successivo provvedimento, svanisse nel nulla si è concretizzato quando l'emendamento presentato nell'Aula del Senato (e a suo tempo bocciato in commissione Bilancio a Palazzo Madama), (che ha appena approvato il provvedimento in via definitiva), è diventato un semplice 'ordine del giorno'.
A quel punto i ricercatori hanno perso le ultime speranze: "Siamo di fronte alla ormai quasi certa perdita di fondi per le assunzioni dei ricercatori - denuncia il coordinatore dell'Osservatorio, Rino Falcone, del Cnr - fondi già stanziati che andranno in economia. Sappiamo quanto sia complicato recuperare risorse per questo settore (e come tutti i politici sensibili ai temi della consocenza si lamentino delle difficoltà di farle uscire dal bilancio dello Stato): qui le risorse ci sono già e si decide di non allocarle!".
lunedì 2 novembre 2009
"Non c’è bisogno di inventarsi una nuova generazione. Bisogna aprirle la strada"
(Pier Luigi Bersani)
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sabato 24 ottobre 2009
giovedì 22 ottobre 2009
lunedì 19 ottobre 2009
martedì 13 ottobre 2009
giovedì 8 ottobre 2009
mercoledì 7 ottobre 2009
domenica 4 ottobre 2009
venerdì 2 ottobre 2009
lunedì 21 settembre 2009
Storie ordinarie che non vanno in prima pagina...
Laureato in matematica e fisica ma da anni precario e con un'occupazione da muratore, si è tolto la vita perchè la ditta edile nella quale lavorava si è vista costretta a ridurre il personale. Si è sparato un colpo al petto un quarantanovenne residente a Sora.
A trovare l'uomo, questa mattina, è stata la moglie insospettita dal mancato rientro del marito a casa e dal fatto che dal balcone vedeva la sua auto parcheggiata in cortile, un'abitazione di Via Facchini. La donna è scesa ed ha notato il corpo dell'uomo sul sedile.
In un primo momento ha creduto stesse male e poi quando si è resa conto della tragedia ha immediatamente dato l'allarme. Inutile ogni soccorso.
L'uomo, che fino al 2000 ha lavorato come vigilantes in un istituto di sicurezza, da otto anni si arrangiava con lavori saltuari, contratti a tempo determinato presso il Comune e presso alcune ditte in attesa della chiamata per l'insegnamento. Ieri l'epilogo di una situazione economico-finanziaria e psicologica ormai devastante: la ditta, dove era impiegato come muratore da un paio d'anni, ha comunicato al quarantanovenne che da lunedì non avrebbe più lavorato.
Sull'episodio indagano gli agenti del Commissariato di Sora. La Procura della Repubblica di Cassino ha disposto il sequestro della salma che quasi certamente verrà sottoposta ad esame autptico. L'uomo ha lasciato due bambini di sei e tre anni.
fonte qui
venerdì 18 settembre 2009
La Lega stimola un clima sociale positivo e civile...
Non c'è mai una connessione perfettamente aderente di causa-effetto tra clima generale e azione individuale, ma è innegabile e palese che l'atteggiamento tenuto e le parole (con leggerezza e ignoranza sociale, culturale e storica) pronunciate quotidianamente da anni dagli esponenti della Lega stiano contribuendo significativamente.
TREVISO - Un ragazzino kosovaro di tredici anni costretto a cambiare scuola perché preso in giro dai compagni di classe. Non ne poteva più di subire insulti razzisti, di ascoltare offese che lo ferivano, così ha chiesto ai genitori di cambiare scuola.
Un altro episodio di baby-bullismo a sfondo razziale che scuote Treviso, città simbolo del potere leghista in Veneto. Il nuovo caso viene a galla pochi giorni dopo che una sedicenne, scoperta a rubare ai Magazzini Coin, ha insultato il vigilante di colore che l'aveva sorpresa con un paio di pantaloncini e un reggiseno in borsa, senza averli pagati.
Storie quotidiane di razzismo che si consumano nel cuore del Nordest. La triste vicenda del ragazzino kosovaro è emersa casualmente dopo un'ordinaria lite tra coetanei. E' successo che la titolare di un bar in centro città ha chiamato il 113 dicendo che all'interno del locale si era rifugiato un ragazzo di 13 anni italiano per sfuggire all'inseguimento di due coetanei kosovari.
All'arrivo delle volanti è emersa la vera storia, confermata dallo stesso ragazzino trevigiano. Il più piccolo dei kosovari ha infatti raccontato agli agenti che lo scorso anno è stato costretto a cambiare scuola a causa dei continui soprusi subiti dal giovane italiano, rifugiatosi all'interno del bar, spalleggiato dagli altri compagni di classe. Ha ricostruito per filo e per segno un anno scolastico da dimenticare, con i compagni di classe a sbeffeggiarlo dalla prima all'ultima ora.
E' finita invece in questura la sedicenne sorpresa a rubare da Coin al termine di una vicenda incredibile. Quando l'antitaccheggio posizionato all'uscita del grande magazzino ha iniziato a suonare, la guardia di colore incaricata di svolgere i controlli ha fermato la ragazza che, alla richiesta di controllare il contenuto della borsa ha perso la testa: "Negro di m...", si è messa ad urlare di fronte ai clienti del negozio allibiti. "Lasciami stare che tanto voi siete tutti spacciatori", ha poi aggiunto.
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Rivoluzione Culturale
Le iniziative di oggi a San Gimignano per la scuola di formazione
Venerdì 18 settembre
16.30 Iscrizioni e accredito partecipanti
17.00 Apertura della scuola e saluti
17.30-18.30 Relazione introduttiva Paolo Fontanelli, Resp. Enti locali PD
18.30-19.30 La città futura, Guido Martinotti, Sum
20.00 Cena
21.00-22.30 Tavola rotonda: La sfida del governo per le nuove generazioni
Cristian Pardossi, Giacomo D’Arrigo, Dario Nardella, Diego Ciulli
Coordina: Elisa Meloni, Segreteria PD
16.30 Iscrizioni e accredito partecipanti
17.00 Apertura della scuola e saluti
17.30-18.30 Relazione introduttiva Paolo Fontanelli, Resp. Enti locali PD
18.30-19.30 La città futura, Guido Martinotti, Sum
20.00 Cena
21.00-22.30 Tavola rotonda: La sfida del governo per le nuove generazioni
Cristian Pardossi, Giacomo D’Arrigo, Dario Nardella, Diego Ciulli
Coordina: Elisa Meloni, Segreteria PD
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mercoledì 16 settembre 2009
Per la libertà di informazione
L'attacco a "Repubblica", di cui la citazione in giudizio per diffamazione è solo l'ultimo episodio, è interpretabile soltanto come un tentativo di ridurre al silenzio la libera stampa, di anestetizzare l'opinione pubblica, di isolarci dalla circolazione internazionale delle informazioni, in definitiva di fare del nostro Paese un'eccezione della democrazia. Le domande poste al Presidente del Consiglio sono domande vere, che hanno suscitato interesse non solo in Italia ma nella stampa di tutto il mondo. Se le si considera "retoriche", perché suggerirebbero risposte non gradite a colui al quale sono rivolte, c'è un solo, facile, modo per smontarle: non tacitare chi le fa, ma rispondere.
Invece, si batte la strada dell'intimidazione di chi esercita il diritto-dovere di "cercare, ricevere e diffondere con qualsiasi mezzo di espressione, senza considerazioni di frontiere, le informazioni e le idee", come vuole la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948, approvata dal consesso delle Nazioni quando era vivo il ricordo della degenerazione dell'informazione in propaganda, sotto i regimi illiberali e antidemocratici del secolo scorso.
Stupisce e preoccupa che queste iniziative non siano non solo stigmatizzate concordemente, ma nemmeno riferite, dagli organi d'informazione e che vi siano giuristi disposti a dare loro forma giuridica, senza considerare il danno che ne viene alla stessa serietà e credibilità del diritto.
Franco Cordero
Stefano Rodotà
Gustavo Zagrebelsky
Invece, si batte la strada dell'intimidazione di chi esercita il diritto-dovere di "cercare, ricevere e diffondere con qualsiasi mezzo di espressione, senza considerazioni di frontiere, le informazioni e le idee", come vuole la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948, approvata dal consesso delle Nazioni quando era vivo il ricordo della degenerazione dell'informazione in propaganda, sotto i regimi illiberali e antidemocratici del secolo scorso.
Stupisce e preoccupa che queste iniziative non siano non solo stigmatizzate concordemente, ma nemmeno riferite, dagli organi d'informazione e che vi siano giuristi disposti a dare loro forma giuridica, senza considerare il danno che ne viene alla stessa serietà e credibilità del diritto.
Franco Cordero
Stefano Rodotà
Gustavo Zagrebelsky
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Firmate questo appello qui...
mercoledì 9 settembre 2009
Intervento di presentazione della Mozione sulla scuola stamani in Consiglio Provinciale
“Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in alloggiamento per i manipoli. Allora, che cosa fare? Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali. C'è una certa resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è stata. Allora, il partito dominante segue un'altra strada (è tutta un'ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico.” Questo è il punto.
Qualcuno potrà storcere il naso davanti a queste parole, che sembrano davvero scritte per la situazione odierna. Invece, a pronunciare queste parole è stato Piero Calamandrei, uno dei nostri padri costituenti nel lontano 11 febbraio 1950.
Qualcosa, però, ci ha insegnato la storia. Ci ha insegnato che una scuola pubblica di qualità significa mobilità sociale, accrescimento culturale e civile, costruzione di un’identità comune, investimento sulla risorsa più importante per un Paese: le giovani generazioni. L’istruzione non è un bene di consumo, è un diritto fondamentale che non può sottostare alle leggi di mercato. Vedete, la missione delle istituzioni pubbliche, il loro “affare di stato più importante”, come ebbe a dire Jean Jacques Rousseau, dovrebbe essere l’Istruzione Pubblica.
Quando Rousseau affermò la priorità dell’Istruzione Pubblica, nelle agende dei governanti di allora al primo posto c’erano guerre, intrighi e questioni di corte. E quindi dirlo era rivoluzionario. Non consola che anche oggi, a fronte della situazione nazionale, dare la priorità all’istruzione sia rivoluzionario.
Abbiamo quindi presentato la mozione sulle politiche nazionali sulla scuola, come maggioranza (Pd, Sinistra e Idv), per portare in questo consesso il tema della scuola. In dieci minuti è impossibile inquadrare tutte le problematiche e gli errori, perseguiti peraltro con leggerezza sconcertante, degli ultimi mesi. Cercherò quindi solamente di inquadrare il tema generale della nostra mozione per brevi punti.
Primo punto, il personale docente e non docente. I decreti del Governo prevedono una riduzione che inciderà pesantemente sull’offerta formativa delle nostre scuole. Ciò significa non comprendere l’evoluzione della nostra società. Sempre più, in particolare nella scuola di primaria ma non solo, c’è bisogno di quel lavoro attento e costante degli insegnanti mirato ai bambini e alle bambine che hanno più bisogno per diverse ragioni. Tagliare il personale significa fare una scelta chiara, di cui bisogna assumerne la responsabilità: lasciare chi è più indietro sempre più indietro. Differenziare, in una parola, l’accesso al sapere e all’accrescimento culturale. Questo è inaccettabile.
Secondo punto. La Corte Costituzionale ha bloccato l’intendimento dell’eliminazione di tante scuole piccole, tra cui alcune anche nel nostro territorio. Pensiamo a Radicondoli, o ad Ulignano, solo per citarne due, che peraltro ha vinto recentemente un premio nazionale per la qualità. Mi sconcerta che uno dei partiti al Governo, che proclama di avere cara la differenza culturale e l’identità territoriale, passi sotto silenzio una riforma del genere. Una scuola in una frazione rappresenta un’occasione irrinunciabile di pari opportunità nell’accesso al sapere, di agevolazione alle famiglie e di valorizzazione delle comunità locali.
Terzo punto. Sempre a proposito del non stare al passo con i cambiamenti della società, abbiamo visto come la domanda di moduli a 30 o 40 ore è preponderante tra le scelte delle famiglie. Il Governo, invece, ha marciato in direzione ostinata e opposta.
Quarto punto. Il Governo ha intrapreso una strada di destrutturazione sistematica dell’impianto di istruzione del nostro Paese. Una destrutturazione fatta a colpi di decreti, senza un disegno di fondo, senza la capacità di proporre un’idea di scuola pubblica alternativa. Noi siamo consapevoli dei limiti che esistono nel sistema e non pensiamo ad una tattica conservatrice. C’è bisogno di innovazione e di adeguamento ai tempi di un sistema che ha conosciuto riforme sempre meno organiche e sempre più confusionarie. Sappiamo però che quanto fatto finora non fa altro che peggiorare drammaticamente la situazione.
Mi sembra ci sia troppa approssimazione, troppa leggerezza nell’affrontare un argomento importante come la scuola. E tra poche settimane gli studenti dei nostri territori, che già l’anno scorso hanno dimostrato la loro serietà e la loro voglia di conoscere ed incidere, demolendo colpo dopo colpo lo stereotipo dello studente che protesta per perdere la scuola, ce lo diranno chiaramente. Per questo, per essere in sintonia con chi le scuole le sta vivendo, per chi ci lavora, per chi in questi giorni vede messo a rischio il proprio posto di lavoro e quindi il proprio progetto di vita, abbiamo deciso di portare in questo consesso questo tema.
Può sembrare la solita retorica, se volete, ma vi garantisco che c’è in giro molta consapevolezza e molta voglia di incidere rispetto a questi argomenti. E penso davvero che dal dibattito di oggi possa venire un segnale importante.
Proponiamo quindi di esprimere una forte preoccupazione per la situazione che si sta determinando nelle scuole e di riconfermare che le modifiche introdotte nel settore scolastico non siano fondate su approfondite riflessioni sul modello educativo e pedagogico, ma solo sulla necessità del contenimento dei costi, accompagnato ad un progetto culturale mirato alla destrutturazione dell’istruzione nel nostro Paese. Proponiamo quindi di esprimere il nostro impegno, come Consiglio Provinciale, di difendere presso le sedi competenti le scuole della nostra Provincia, accanto all’intendimento di continuare ad investire economicamente e politicamente, secondo le nostre competenze. Infine, invitiamo il Governo a riconsiderare le attuali politiche scolastiche che comportano inevitabilmente una riduzione di efficacia e qualità del sistema scolastico. E’ necessario avviare un percorso condiviso per una riforma vera e propria del sistema scolastico italiano, partendo dai contenuti e dai principi educativi, oltre che dall’ascolto di chi la scuola la vive e la fa, e non dai tagli. Chiediamo inoltre al Governo di garantire le risorse adeguate alle autonomie scolastiche per consentire il normale funzionamento degli istituti. Infine, chiediamo di individuare celermente soluzioni adeguate e certe per il personale ATA, la cui drammatica riduzione mette a rischio il normale funzionamento di tante scuole, e per la condizione di precarietà di una parte importante del personale della scuola.
Vi ringrazio.
Qualcuno potrà storcere il naso davanti a queste parole, che sembrano davvero scritte per la situazione odierna. Invece, a pronunciare queste parole è stato Piero Calamandrei, uno dei nostri padri costituenti nel lontano 11 febbraio 1950.
Qualcosa, però, ci ha insegnato la storia. Ci ha insegnato che una scuola pubblica di qualità significa mobilità sociale, accrescimento culturale e civile, costruzione di un’identità comune, investimento sulla risorsa più importante per un Paese: le giovani generazioni. L’istruzione non è un bene di consumo, è un diritto fondamentale che non può sottostare alle leggi di mercato. Vedete, la missione delle istituzioni pubbliche, il loro “affare di stato più importante”, come ebbe a dire Jean Jacques Rousseau, dovrebbe essere l’Istruzione Pubblica.
Quando Rousseau affermò la priorità dell’Istruzione Pubblica, nelle agende dei governanti di allora al primo posto c’erano guerre, intrighi e questioni di corte. E quindi dirlo era rivoluzionario. Non consola che anche oggi, a fronte della situazione nazionale, dare la priorità all’istruzione sia rivoluzionario.
Abbiamo quindi presentato la mozione sulle politiche nazionali sulla scuola, come maggioranza (Pd, Sinistra e Idv), per portare in questo consesso il tema della scuola. In dieci minuti è impossibile inquadrare tutte le problematiche e gli errori, perseguiti peraltro con leggerezza sconcertante, degli ultimi mesi. Cercherò quindi solamente di inquadrare il tema generale della nostra mozione per brevi punti.
Primo punto, il personale docente e non docente. I decreti del Governo prevedono una riduzione che inciderà pesantemente sull’offerta formativa delle nostre scuole. Ciò significa non comprendere l’evoluzione della nostra società. Sempre più, in particolare nella scuola di primaria ma non solo, c’è bisogno di quel lavoro attento e costante degli insegnanti mirato ai bambini e alle bambine che hanno più bisogno per diverse ragioni. Tagliare il personale significa fare una scelta chiara, di cui bisogna assumerne la responsabilità: lasciare chi è più indietro sempre più indietro. Differenziare, in una parola, l’accesso al sapere e all’accrescimento culturale. Questo è inaccettabile.
Secondo punto. La Corte Costituzionale ha bloccato l’intendimento dell’eliminazione di tante scuole piccole, tra cui alcune anche nel nostro territorio. Pensiamo a Radicondoli, o ad Ulignano, solo per citarne due, che peraltro ha vinto recentemente un premio nazionale per la qualità. Mi sconcerta che uno dei partiti al Governo, che proclama di avere cara la differenza culturale e l’identità territoriale, passi sotto silenzio una riforma del genere. Una scuola in una frazione rappresenta un’occasione irrinunciabile di pari opportunità nell’accesso al sapere, di agevolazione alle famiglie e di valorizzazione delle comunità locali.
Terzo punto. Sempre a proposito del non stare al passo con i cambiamenti della società, abbiamo visto come la domanda di moduli a 30 o 40 ore è preponderante tra le scelte delle famiglie. Il Governo, invece, ha marciato in direzione ostinata e opposta.
Quarto punto. Il Governo ha intrapreso una strada di destrutturazione sistematica dell’impianto di istruzione del nostro Paese. Una destrutturazione fatta a colpi di decreti, senza un disegno di fondo, senza la capacità di proporre un’idea di scuola pubblica alternativa. Noi siamo consapevoli dei limiti che esistono nel sistema e non pensiamo ad una tattica conservatrice. C’è bisogno di innovazione e di adeguamento ai tempi di un sistema che ha conosciuto riforme sempre meno organiche e sempre più confusionarie. Sappiamo però che quanto fatto finora non fa altro che peggiorare drammaticamente la situazione.
Mi sembra ci sia troppa approssimazione, troppa leggerezza nell’affrontare un argomento importante come la scuola. E tra poche settimane gli studenti dei nostri territori, che già l’anno scorso hanno dimostrato la loro serietà e la loro voglia di conoscere ed incidere, demolendo colpo dopo colpo lo stereotipo dello studente che protesta per perdere la scuola, ce lo diranno chiaramente. Per questo, per essere in sintonia con chi le scuole le sta vivendo, per chi ci lavora, per chi in questi giorni vede messo a rischio il proprio posto di lavoro e quindi il proprio progetto di vita, abbiamo deciso di portare in questo consesso questo tema.
Può sembrare la solita retorica, se volete, ma vi garantisco che c’è in giro molta consapevolezza e molta voglia di incidere rispetto a questi argomenti. E penso davvero che dal dibattito di oggi possa venire un segnale importante.
Proponiamo quindi di esprimere una forte preoccupazione per la situazione che si sta determinando nelle scuole e di riconfermare che le modifiche introdotte nel settore scolastico non siano fondate su approfondite riflessioni sul modello educativo e pedagogico, ma solo sulla necessità del contenimento dei costi, accompagnato ad un progetto culturale mirato alla destrutturazione dell’istruzione nel nostro Paese. Proponiamo quindi di esprimere il nostro impegno, come Consiglio Provinciale, di difendere presso le sedi competenti le scuole della nostra Provincia, accanto all’intendimento di continuare ad investire economicamente e politicamente, secondo le nostre competenze. Infine, invitiamo il Governo a riconsiderare le attuali politiche scolastiche che comportano inevitabilmente una riduzione di efficacia e qualità del sistema scolastico. E’ necessario avviare un percorso condiviso per una riforma vera e propria del sistema scolastico italiano, partendo dai contenuti e dai principi educativi, oltre che dall’ascolto di chi la scuola la vive e la fa, e non dai tagli. Chiediamo inoltre al Governo di garantire le risorse adeguate alle autonomie scolastiche per consentire il normale funzionamento degli istituti. Infine, chiediamo di individuare celermente soluzioni adeguate e certe per il personale ATA, la cui drammatica riduzione mette a rischio il normale funzionamento di tante scuole, e per la condizione di precarietà di una parte importante del personale della scuola.
Vi ringrazio.
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martedì 21 luglio 2009
No al razzismo
Ospito qui molto volentieri la forte campagna anti-razzista portata avanti dall'Arci.
Protagonisti due Parlamentari del Partito Democratico: Paola Concia e Jean-Léonard_Touadi.
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domenica 19 luglio 2009
19 Luglio 1992
La lotta alla mafia, il primo problema da risolvere nella nostra terra bellissima e disgraziata, non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità
Quel 19 Luglio 1992 me lo ricordo davvero bene. Vicino Palermo, sulla spiaggia. L'arrivo della notizia in un baleno. Le reazioni della gente. E io che non capivo bene. Poi l'atmosfera a Palermo la sera, il giorno dopo. Ricordi vividi.
mercoledì 8 luglio 2009
"Solo 200.000 euro in più"...
In giro c'è crisi. Gente che non arriva alla fine del mese. Mutui insoluti. Anziani che rubano la frutta al supermercato per tirare avanti. Studenti che non potranno iscriversi nuovamente all'Università il prossimo anno. Lavoratori in cassa integrazione e, nel prossimo futuro, chissà dove. Aziende che chiudono. Persone che rubano per pagarsi le medicine. E l'elenco, purtroppo, sarebbe troppo lungo...
Da tifoso, anzi tifosissimo (chi mi conosce, lo sa), della Fiorentina, leggo spesso il sito migliore per le notizie in tempo reale sulla "Viola" (www.fiorentina.it). E mi imbatto nella seguente dichiarazione:
"Queste alcune brevi dichiarazioni rilasciate da Bruno Carpeggiani, agente di Marchionni a gazzetta.it: "Purtroppo non se ne fa nulla. Abbiamo chiesto solo 200mila euro in più di quanto Marco prende alla Juve ma la Fiorentina non ne vuol sapere. Peccato"." fonte: www.fiorentina.it
Perlomeno un po' di tatto. Non è per fare la solita retorica sui calciatori strapagati, solo che si richiederebbe un po' di tatto. E chi fa dichiarazioni del genere può anche vergognarsi. Poi può anche smentire, dire che quel "solo" era riferito a quel determinato contesto... Ma, fondamentalmente, si deve vergognare.
lunedì 6 luglio 2009
Il girasole
Portami il girasole ch'io lo trapianti
nel mio terreno bruciato dal salino,
e mostri tutto il giorno agli azzurri specchianti
del cielo l'ansietà del suo volto giallino.
Tendono alla chiarità le cose oscure,
si esauriscono i corpi in un fluire
di tinte: queste in musiche. Svanire
è dunque la ventura delle venture.
Portami tu la pianta che conduce
dove sorgono bionde trasparenze
e vapora la vita quale essenza;
portami il girasole impazzito di luce.
(Eugenio Montale; Ossi di Seppia)
nel mio terreno bruciato dal salino,
e mostri tutto il giorno agli azzurri specchianti
del cielo l'ansietà del suo volto giallino.
Tendono alla chiarità le cose oscure,
si esauriscono i corpi in un fluire
di tinte: queste in musiche. Svanire
è dunque la ventura delle venture.
Portami tu la pianta che conduce
dove sorgono bionde trasparenze
e vapora la vita quale essenza;
portami il girasole impazzito di luce.
(Eugenio Montale; Ossi di Seppia)
mercoledì 1 luglio 2009
Tra cicogne, cavoli e Annunciazioni... A volte si può non venirne a capo!
Una coppia di coniugi tedeschi si è presentata in una clinica per la fertilità dato che, dopo otto anni di matrimonio, non avevano ancora avuto figli, e non riuscivano a venirne a capo.
Gli esami però non hanno evidenziato alcun problema fisico in nessuno dei due coniugi. Grande è stato lo stupore del medico quando alla domanda "Quanto spesso fate sesso?", la coppia (36 anni lui, 30 lei), dopo un'occhiata interrogativa, ha chiesto: "cosa intende esattamente?".È emerso che la coppia è cresciuta in un ambiente ultra-religioso, e nessuno aveva mai spiegato loro come nascono i bambini.
I medici sottolineano: "Non stiamo parlando di persone mentalmente ritardate, ma di persone che dopo anni di matrimonio non erano consapevoli dei requisiti fisici per procreare".
La coppia è stata messa in cura presso un terapista sessuale. Inoltre la clinica ha avviato una ricerca per scoprire se vi siano altre coppie nelle stesse condizioni.
fonte: Sole 24 OreGli esami però non hanno evidenziato alcun problema fisico in nessuno dei due coniugi. Grande è stato lo stupore del medico quando alla domanda "Quanto spesso fate sesso?", la coppia (36 anni lui, 30 lei), dopo un'occhiata interrogativa, ha chiesto: "cosa intende esattamente?".È emerso che la coppia è cresciuta in un ambiente ultra-religioso, e nessuno aveva mai spiegato loro come nascono i bambini.
I medici sottolineano: "Non stiamo parlando di persone mentalmente ritardate, ma di persone che dopo anni di matrimonio non erano consapevoli dei requisiti fisici per procreare".
La coppia è stata messa in cura presso un terapista sessuale. Inoltre la clinica ha avviato una ricerca per scoprire se vi siano altre coppie nelle stesse condizioni.
Sa molto di leggenda metropolitana, ma la fonte è autorevole...
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Leggende Metropolitane,
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giovedì 25 giugno 2009
Arsenio di Eugenio Montale
I turbini sollevano la polvere
sui tetti, a mulinelli, e sugli spiazzi
deserti, ove i cavalli incappucciati
annusano la terra, fermi innanzi
ai vetri luccicanti degli alberghi.
Sul corso, in faccia al mare, tu discendi
in questo giorno
or piovorno ora acceso, in cui par scatti
a sconvolgerne l'ore
uguali, strette in trama, un ritornello
di castagnette.
E' il segno d'un'altra orbita: tu seguilo.
Discendi all'orizzonte che sovrasta
una tromba di piombo, alta sui gorghi,
più d'essi vagabonda: salso nembo
vorticante, soffiato dal ribelle
elemento alle nubi; fa che il passo
su la ghiaia ti scricchioli e t'inciampi
il viluppo dell'alghe: quell'istante
è forse, molto atteso, che ti scampi
dal finire il tuo viaggio, anello d'una
catena, immoto andare, oh troppo noto
delirio, Arsenio, d'immobilità...
Ascolta tra i palmizi il getto tremulo
dei violini, spento quando rotola
il tuono con un fremer di lamiera
percossa; la tempesta è dolce quando
sgorga bianca la stella di Canicola
nel cielo azzurro e lunge par la sera
ch'è prossima: se il fulmine la incide
dirama come un albero prezioso
entro la luce che s'arrosa: e il timpano
degli tzigani è il rombo silenzioso
Discendi in mezzo al buio che precipita
e muta il mezzogiorno in una notte
di globi accesi, dondolanti a riva, -
e fuori, dove un'ombra sola tiene
mare e cielo, dai gozzi sparsi palpita
l'acetilene -
finché goccia trepido
il cielo, fuma il suolo che t'abbevera,
tutto d'accanto ti sciaborda, sbattono
le tende molli, un fruscio immenso rade
la terra, giù s'afflosciano stridendo
le lanterne di carta sulle strade.
Così sperso tra i vimini e le stuoie
grondanti, giunco tu che le radici
con sé trascina, viscide, non mai
svelte, tremi di vita e ti protendi
a un vuoto risonante di lamenti
soffocati, la tesa ti ringhiotte
dell'onda antica che ti volge; e ancora
tutto che ti riprende, strada portico
mura specchi ti figge in una sola
ghiacciata moltitudine di morti,
e se un gesto ti sfiora, una parola
ti cade accanto, quello è forse, Arsenio,
nell'ora che si scioglie, il cenno d'una
vita strozzata per te sorta, e il vento
la porta con la cenere degli astri.
sui tetti, a mulinelli, e sugli spiazzi
deserti, ove i cavalli incappucciati
annusano la terra, fermi innanzi
ai vetri luccicanti degli alberghi.
Sul corso, in faccia al mare, tu discendi
in questo giorno
or piovorno ora acceso, in cui par scatti
a sconvolgerne l'ore
uguali, strette in trama, un ritornello
di castagnette.
E' il segno d'un'altra orbita: tu seguilo.
Discendi all'orizzonte che sovrasta
una tromba di piombo, alta sui gorghi,
più d'essi vagabonda: salso nembo
vorticante, soffiato dal ribelle
elemento alle nubi; fa che il passo
su la ghiaia ti scricchioli e t'inciampi
il viluppo dell'alghe: quell'istante
è forse, molto atteso, che ti scampi
dal finire il tuo viaggio, anello d'una
catena, immoto andare, oh troppo noto
delirio, Arsenio, d'immobilità...
Ascolta tra i palmizi il getto tremulo
dei violini, spento quando rotola
il tuono con un fremer di lamiera
percossa; la tempesta è dolce quando
sgorga bianca la stella di Canicola
nel cielo azzurro e lunge par la sera
ch'è prossima: se il fulmine la incide
dirama come un albero prezioso
entro la luce che s'arrosa: e il timpano
degli tzigani è il rombo silenzioso
Discendi in mezzo al buio che precipita
e muta il mezzogiorno in una notte
di globi accesi, dondolanti a riva, -
e fuori, dove un'ombra sola tiene
mare e cielo, dai gozzi sparsi palpita
l'acetilene -
finché goccia trepido
il cielo, fuma il suolo che t'abbevera,
tutto d'accanto ti sciaborda, sbattono
le tende molli, un fruscio immenso rade
la terra, giù s'afflosciano stridendo
le lanterne di carta sulle strade.
Così sperso tra i vimini e le stuoie
grondanti, giunco tu che le radici
con sé trascina, viscide, non mai
svelte, tremi di vita e ti protendi
a un vuoto risonante di lamenti
soffocati, la tesa ti ringhiotte
dell'onda antica che ti volge; e ancora
tutto che ti riprende, strada portico
mura specchi ti figge in una sola
ghiacciata moltitudine di morti,
e se un gesto ti sfiora, una parola
ti cade accanto, quello è forse, Arsenio,
nell'ora che si scioglie, il cenno d'una
vita strozzata per te sorta, e il vento
la porta con la cenere degli astri.
martedì 16 giugno 2009
De André: volta la carta!
C'e' una donna che semina il grano
volta la carta si vede il villano
il villano che zappa la terra
volta la carta viene la guerra
per la guerra non c'e' piu' soldati
a piedi scalzi son tutti scappati
Angiolina cammina cammina
sulle sue scarpette blu
carabiniere l'ha innamorata
volta la carta e lui non c'e' piu'
carabiniere l'ha innamorata
volta la carta e lui non c'e' piu'
C'è un bambino che sale un cancello
ruba ciliege e piume d'uccello
tira sassate non ha dolori
volta la carta c'e' il fante di cuori
Il fante di cuori
che e' un fuoco di paglia
volta la carta il gallo ti sveglia
Angiolina alle sei di mattina
s'intreccia i capelli
con foglie d'ortica
ha una collana di ossi di pesca
la gira tre volte in mezzo alle dita
ha una collana di ossi di pesca
la conta tre volte intorno alle dita
Mia madre ha un mulino
e un figlio infedele
gli inzucchera il naso
di torta di mele
Mia madre e il mulino
son nati ridendo
volta la carta c'e' un pilota biondo
Pilota biondo camicie di seta
cappello di volpe sorriso d'atleta
Angiolina seduta in cucina che piange
che mangia insalata di more
Ragazzo straniero
ha un disco d'orchestra
che gira veloce che parla d'amore
Ragazzo straniero
ha un disco d'orchestra
che gira che gira che parla d'amore
Madamadore' ha perso sei figlie
tra i bar del porto
e le sue meraviglie
Madamadore' se puzza di gatto
volta la carta e paga il riscatto
paga il riscatto
con le borse degli occhi
piene di foto di sogni interrotti
Angiolina ritaglia giornali
si veste da sposa canta vittoria
chiama i ricordi col loro nome
volta la carta
e finisce in gloria
chiama i ricordi col loro nome
volta la carta
e finisce in gloria.
volta la carta si vede il villano
il villano che zappa la terra
volta la carta viene la guerra
per la guerra non c'e' piu' soldati
a piedi scalzi son tutti scappati
Angiolina cammina cammina
sulle sue scarpette blu
carabiniere l'ha innamorata
volta la carta e lui non c'e' piu'
carabiniere l'ha innamorata
volta la carta e lui non c'e' piu'
C'è un bambino che sale un cancello
ruba ciliege e piume d'uccello
tira sassate non ha dolori
volta la carta c'e' il fante di cuori
Il fante di cuori
che e' un fuoco di paglia
volta la carta il gallo ti sveglia
Angiolina alle sei di mattina
s'intreccia i capelli
con foglie d'ortica
ha una collana di ossi di pesca
la gira tre volte in mezzo alle dita
ha una collana di ossi di pesca
la conta tre volte intorno alle dita
Mia madre ha un mulino
e un figlio infedele
gli inzucchera il naso
di torta di mele
Mia madre e il mulino
son nati ridendo
volta la carta c'e' un pilota biondo
Pilota biondo camicie di seta
cappello di volpe sorriso d'atleta
Angiolina seduta in cucina che piange
che mangia insalata di more
Ragazzo straniero
ha un disco d'orchestra
che gira veloce che parla d'amore
Ragazzo straniero
ha un disco d'orchestra
che gira che gira che parla d'amore
Madamadore' ha perso sei figlie
tra i bar del porto
e le sue meraviglie
Madamadore' se puzza di gatto
volta la carta e paga il riscatto
paga il riscatto
con le borse degli occhi
piene di foto di sogni interrotti
Angiolina ritaglia giornali
si veste da sposa canta vittoria
chiama i ricordi col loro nome
volta la carta
e finisce in gloria
chiama i ricordi col loro nome
volta la carta
e finisce in gloria.
giovedì 11 giugno 2009
Risultati Collegio Poggibonsi3-San Gimignano
Candidati presidente e gruppi | Voti | % | |||
---|---|---|---|---|---|
BEZZINI SIMONE 4726/63,79% | 4.726 | 63,79 | |||
PARTITO DEMOCRATICO 3997/55,48% GUICCIARDINI NICCOLO' | 3.997 | 55,48 | |||
DI PIETRO ITALIA DEI VALORI 368/5,10% LULLI TESSA | 368 | 5,10 | |||
LA SINISTRA 214/2,97% CAPPELLINI DANIELE | 214 | 2,97 | |||
RIFORMISTI 45/0,62% RIGHI PAOLO | 45 | 0,62 | |||
Totale | 4.624 | 64,18 | |||
SANTINELLI DONATELLA | 1.921 | 25,93 | |||
IL POPOLO DELLA LIBERTA' 1434/19,90% BERTELLI BRUNELLO | 1.434 | 19,90 | |||
LEGA NORD 397/5,51% BENZO CLAUDIO | 397 | 5,51 | |||
Totale | 1.831 | 25,41 | |||
FALCONE ANTONIO 411/5,54% | 411 | 5,54 | |||
RIFOND.COM. - SIN.EUROPEA - COM.ITALIANI 408/5,66% NENCIONI FRANCO | 408 | 5,66 | |||
DEL DOTTORE ANGIOLO 209/2,82% | 209 | 2,82 | |||
UNIONE DI CENTRO 208/2,88% ANICHINI FABIO | 208 | 2,88 | |||
DEL ZANNA PIETRO 141/1,9% | 141 | 1,90 | |||
FED.DEI VERDI 133/1,84% PIAZZESI GIOVANNA |
Si parla di:
Partito Democratico,
Politica
mercoledì 10 giugno 2009
Ottimo risultato... Grazie di cuore a tutti... (clicca sulle parole evidenziate)
Grazie a tutti!
Alla fine è andata oltre ogni aspettativa.
Il collegio dove sono candidato è risultato primo in Provincia per percentuale. Abbiamo avuto il 55,48% delle preferenze e 3997 voti espressi.
Un ottimo risultato anche sul Comune di San Gimignano: 57,1%! Tra l'altro, tra il dato del PD alle Europee e quello alle Provinciali, c'è stato un importante avanzamento: dal 52,8% al 57,1%. Un attestato di fiducia davvero importante.
In questo modo, San Gimignano si è attestato come terzo Comune in Provincia per consensi al PD alle Europee e come PRIMO Comune in Provincia per consensi al PD alle provinciali.
Tutto questo è stato possibile solo grazie al vostro sostegno. E' stata una campagna elettorale dura, stancante, faticosa, di sacrificio. Allo stesso tempo, è stata una campagna elettorale meravigliosa, interessante, stimolante e che mi ha fatto crescere moltissimo. Il confronto con le decine e decine (forse centinaia...) di persone con cui ho parlato è un patrimonio di arricchimento umano che mi porterò per sempre dentro.
Adesso viene la parte più difficile. Come è giusto, il peso della fiducia degli elettori dovrà essere sempre presente nei prossimi cinque anni.
Spero di portare avanti un lavoro incisivo e utile. Per fare questo, ho pensato di trasformare questo gruppo in un gruppo di informazione, di domande, di critiche per cercare di dare trasparenza a quello che accadrà in Provincia. Periodicamente vi aggiornerò sulle questioni più importanti e sono disponibile per domande, critiche, informazioni...
Quindi grazie ...
...a chi ha mandato un messaggio o fatto una telefonata,
a chi ha fatto una critica o una domanda,
a chi ha parlato,
a chi mi ha detto che stavo esagerando e dovevo dormire dieci minuti,
a chi ha fatto qualunque cosa,
a chi non ha sostenuto un esame per questa campagna elettorale,
a chi è convinto che le cose si possono cambiare,
a chi mi ha svegliato mentre dormivo in macchina,
a chi ama la Politica,
a chi è venuto con me a fare un volantinaggio alle 3.00 di notte,
a chi ha organizzato un aperitivo,
a chi ha fatto un sorriso nel momento giusto,
a chi è stato nella sede del PD di San Gimignano,
a chi non ci credeva ai risultati,
a chi ha detto una parola e a chi non l'ha detta,
a chi ha organizzato una festa in cinque giorni,
a chi ha parlato in casa di queste elezioni,
a chi ha portato un volantino,
a chi è andato a votare,
a chi ha girato un quartiere per raccontare,
a chi ha mandato un sms,
a chi pensa che vale la pena impegnarsi anche quando tutto va storto,
a chi ha fatto campagna elettorale con gli amici e i colleghi,
a chi è convinto che la Politica sia una cosa seria,
a chi ha avuto un pensiero,
a chi magari la pensa diversamente ma ha sostenuto questa campagna,
a chi mi ha sfortunatamente sopportato direttamente,
a chi ha avuto un pensiero,
a chi si ricorda del Liceo,
a chi ha telefonato,
a chi ha convinto,
a chi ci ha messo la faccia,
a chi mi ha accompagnato,
a chi ci ha rimesso in salute,
a chi si è iscritto a questo gruppo,
a chi ora vuole lavorare,
a chi pensa in grande,
a chi mi ha attestato stima,
a chi ha compreso i momenti,
a chi mi ha dato fiducia,
a chi ha raccontato cosa significa impegnarsi,
a chi ha donato un minuto del suo tempo,
a chi sa che anche un attimo del proprio tempo donato è prezioso,
a chi ha contribuito gratuitamente,
a chi sa il valore di fare le cose insieme,
a chi ha passato una giornata in una sede del PD,
a tutti quanti e a ciascuno
un grazie di cuore,
Si parla di:
Partito Democratico,
Personale,
Politica
domenica 7 giugno 2009
Istant Poll
Partiti | Instant poll Ipr Ore 22.00 | |||||
---|---|---|---|---|---|---|
Pdl39/43% | ||||||
Lega Nord6,5/10,5% | ||||||
Pd27/31% | ||||||
Italia dei valori5-8% | ||||||
Udc3,7/5,7% | ||||||
Prc-Pdci2/4% | ||||||
Sinista e Libertà1/3% | ||||||
La Destra1/3%-Mpa-Pens-Adc | ||||||
Altri1/3% |
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