venerdì 1 agosto 2008

Postilla su Fiorentina-Barcellona e sullo stadio...

Piccolissima divagazione. Ieri l'altro sera, quando è uscito Messi, lo stadio ha applaudito. Tutto. E' stata una bellissima immagine. Ricordo anche della bruciante (e assolutamente immeritata) eliminazione con i Rangers e l'atteggiamento del pubblico... Senza considerare la passione, la forza, la voglia... Uno spettacolo bellissimo. E gli innumerevoli episodi di fair-play della tifoseria viola.
Io ho smesso di entrare nello stadio Viola (cui il mio cuore è forzatamente legato, fin dalle primissime partite quando pensavo che i replay si vedessero anche sul campo...) qualche anno fa. Precisamente l'anno che eravamo in B. Dopo aver visto varie partite di quel fantastico anno di C2 (come dimenticare Fiorentina-CasteldiSangro 5-1? O ancora di più il goal-promozione di Andreotti col Savona su punizione all'incrocio proprio sotto la Fiesole???), l'anno successivo son tornato alcune volte allo stadio. Ad esempio alla bella partita col Napoli. Smisi in un pomeriggio quando giocammo con l'Avellino. Purtroppo (dico purtroppo perché a me la curva non piace molto...) ero in Ferrovia, ma ero arrivato all'ultimo momento con un amico e quindi ci sistemammo lì. Vincevamo. Ecco che dalla curva si leva un coro "Terroni, terroni" e altre offese sul piano antopologico e sociale verso i tifosi dell'Avellino. Ecco che lì mi scattò qualcosa. Mi dissi "come posso io stare in un posto dove si cantano queste cose? Dove si lanciano le bottigliette al di là della rete? Dove ci si sfoga?". Credo, infatti, che lo stadio assuma troppo spesso questa funzione sociale, al di là dello spettacolo del calcio. E siccome non sono un teorico della "responsabilità collettiva", ma mi sento io in primis in difetto se sono in gruppo che fa qualcosa di disdicevole, decisi di non andarci più allo stadio. Né in trasferta, né in casa.
Dopo questi ultimi segnali, potrei cambiare idea. Forse forse un volo per Praga...
Scusate la digressione personale, che non vuole peraltro sminuire la passione dei tantissimi che tutte le domeniche stanno in curva a sostenere la squadra e non c'entrano niente con razzismo e violenza (anzi non i tantissimi: forse statisticamente quasi tutti a Firenze), ma mi sentivo di raccontare questo aneddoto che ho abbastanza nascosto finora.
(foto in prestito da www.fiorentina.it)

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