Il 15 febbraio 1564 nasceva a Pisa Galileo Galilei, che, tra le tante cose, ci ha lasciato un insegnamento validissimo anche oggi.
Scienza e fede non interferiscono, ma agiscono su due piani separati: l'una dal punto di vista fisico e con finalità pratiche e sensibili, l'altra sul piano metafisico e con finalità intime e religiose...
Il 22 giugno 1633 Galileo fu riconosciuto colpevole di "aver tenuto e creduto dottrina falsa e contraria alle Sacre e divine Scritture, ch'il Sole [...] non si muova da oriente ad occidente, e che la Terra si muova e non sia centro del mondo".
La pena inflitta a Galileo fu: "acciocché questo tuo grave e pernicioso errore e transgressione non resti del tutto impunito, e sii più cauto nell'avvenire e essempio all'altri che si astenghino da simili delitti.
Ordiniamo che per publico editto sia proibito il libro de' Dialoghi di Galileo Galilei.
Ti condaniamo al carcere formale in questo S.o Off.o ad arbitrio nostro;
Ti condaniamo al carcere formale in questo S.o Off.o ad arbitrio nostro;
e per penitenze salutari t'imponiamo che per tre anni a venire dichi una volta la settimana li sette Salmi penitenziali:
riservando a noi facoltà di moderare, mutare o levar in tutto o parte, le sodette pene e penitenze".
La sua opera rimase all'indice fino al 1823...
Comunque, nonostante l'immutabilità divina delle decisioni, Galileo è stato riabilitato nel 1992.
Due anni prima (1990), Joseph Ratzinger (poi eletto papa...) dichiarò: «La Chiesa dell'epoca di Galileo si attenne alla ragione più che lo stesso Galileo, e prese in considerazione anche le conseguenze etiche e sociali della dottrina galileiana. La sua sentenza contro Galileo fu razionale e giusta, e solo per motivi di opportunità politica se ne può legittimare la revisione.»
1 commento:
Certo era proprio belloccio Galileo Galilei....
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