"Dall'altra parte del cancello" è l'ultimo album di Simone Cristicchi, giovane cantautore italiano che, nonostante la vittoria di San Remo, promette molto bene. Si sa, la partecipazione a San Remo rappresenta sempre una "macchia" nella carriera artistica di cantanti che non siano i passeggeri "hits" dell'estate, ma credo che Cristicchi prometta veramente molto bene. Riesce, infatti, a coniugare sonorità orecchiabili a tematiche interessanti e contemporanee. Lontano dalla maturazione artistica, contiene già in nuce spunti di altissimo livello. Manca, naturalmente, la capacità di realizzare un album di medesimo livello durante tutto il suo svolgimento. Ma anche questo gli si può perdonare. L'impostazione dell'album come continuum, che già fu propria di De André, viene parzialmente rievocata in una raccolta di canzoni legate dal filo de "l'altra parte del cancello", con apertura e chiusura dedicate ai matti. Vediamo le canzoni.
01. L’Italiano: il cd si apre con un omaggio a Toto Cutugno; una visione dell'Italia disincantata e rabbiosa; di scarsa profondità nel complesso il testo, interessante il motivo, notevole l'apertura: un brano di Bella Ciao... Meno male a volte ci si ricorda!
02. Ti Regalerò Una Rosa: uno dei pezzi più belli; un ritornello d'amore per una canzone di dolore, attraversata dai motivi drammatici dell'internamento nei centri d'igiene mentale; un amore impossibile legato ad un filo; infine: "stupisciti ancora, Antonio sa volare"...
03. Laureata Precaria: il pezzo più interessante e "politico" del cd; la "studentessa universitaria" si è laureata, ma si scontra con la dura realtà: la precarizzazione della vita, del lavoro, degli affetti, del ritmo quotidiano... Tutti i problemi dei più giovani in una canzone; per dire: se vogliamo difendere la "famiglia", risolviamo questi problemi e non scagliamoci contro i d.i.c.o.!
04. Monet: canzone d'amore, orecchiabile ma non stucchevole;
05. Non Ti Preoccupare Giulio: una canzone davvero bella; una canzone sulla mediocrità moderna, sull'individualismo imperante e insoddisfacente, sull'incapacità di realizzazione e di comprensione del proprio progetto di vita; perché, appunto, "Finchè non senti, non vedi, non parli, va tutto bene";
06. Legato A Te: un'altra tra le canzoni più belle del cd: si parla dello strazio di Piergiorgio Welby con una delicatezza che fa commuovere, soprattutto a fronte delle polemiche vergognose che ne hanno accompagnato la morte; una canzone intensa; una canzone che fa riflettere; complimenti.
08. Il Nostro Tango: musicalmente davvero bella, d'amore ma con ironia;
09. Nostra Signora Dei Navigli: dal punto di vista della musica è molto sperimentale; lascia in sospeso la compattezza espressiva;
10. La Risposta: canzone-sunto dell'album; non eccelsa, ma interessante;
11. Lettera Da Volterra: sulle note dell'ottimo Allevi, una lettera struggente, che pubblicherò sul blog.
Chi avesse sentito l'album... Commenti pure!!!