
Ci sarebbe molto da dire su un film, ma prima di tutto vi dico: andate a vederlo!
Solo alcune considerazioni su vari spunti importanti che dà il film (ma sono veramente moltissimi; uno di quei film "da rivedere"):

- La considerazione di una cuoca donna sulla condizione femminile nelle cucine dell'alta cucina;
- Il padre di Remy che parla dell'ineluttabilità della natura e dell'impossibilità di un rapporto tra uomo e topo (davanti ad un negozio che vende trappole e veleni per topi) a cui Remy risponde con una frase convinta sul fatto che siamo noi a modificare la natura ed essa non è mai ineluttabile;
- L'autocritica del critico gastronomico (che poi si può applicare a tutti i critici) che chiude il film è a dir poco eccezionale;
- L'assenza di gag viste e riviste (stile Shreck) con rutti o sputi;
- La differenza tra l'essere e l'apparire...
Potrei continuare molto, e scusate se non ho reso giustizia con questo commento sconnesso al nostro Remy... Vi ripeto, andate a vederlo che così è più semplice...!
Nessun commento:
Posta un commento