domenica 2 settembre 2007

Se la destra è divertente... Introduzione ad una rubrica futuristica sulla destra che fa ridere: Libero!

A volte la destra è divertente. Davvero. Un consiglio spassionato a tutti quanti è comprare "Libero", quotidiano dell'intramontabile ed irrinunciabile Feltri. Ogni tanto, passando dall'edicola, un acquisto di questo genere può risolvere una giornata troppo impegnativa o noiosa. Intanto già può far sorridere leggere i nomi di chi scrive su questo meraviglioso giornale. Ad esempio, l'altro giorno in prima pagina c'era Luciano Moggi. Diciamo che, dopo la pubblicazione del libro di Corona (non ridete, probabilmente sarà studiato nelle scuole al terzo mandato di Berlusconi), Libero si fa apologeta di tutti quegli eroi italiani, quegli splendidi evasori delle regole che tanto piacciono alla pancia degli italiani. Oppure potete imbattervi in spassionate difese del fu Vale, oggi Valentino Rossi indagato per evasione fiscale. Ad una persona che ha di fatto estratto dalle tasche di ogni onesto cittadino italiano (dagli zero ai cento anni) due euro tondi tondi mi sembra giusto dedicare ampi spazi. Perché d'altronde pagare le tasse è uno sport noioso, e poco significa se senza quello per cui si pagano le tasse nessuno sarebbe quel che è. Forse sarebbe meglio, direbbe il liberalchicanninovanta, ma lasciamo aperta la querelle e intanto proviamo a pagare. Libero è una curiosa espressione della destra più frustrata, inquieta, addolorata da tutto, aspramente invidiosa della sinistra, folcloristica, vana, evanescente, contraddittoria, "culturale"... Qualche esempio. Il giorno dopo la decisione del Comune di Firenze riguardo i lava-vetri, su Libero campeggiava un "destra svegliati!". Come se non si sapesse che la destra disfa, la sinistra radicale parla e raramente fa e la sinistra riformista fa. A volte sbaglia, ma almeno fa. (Mi scusino i compagni per questo giudizio fin troppo generico). E' poi divertente vedere le foto in prima pagina di leader della sinistra italiana: c'era un Veltroni con gli occhi rimpiccioliti dagli occhiali, o un Prodi in strana espressione (web-cam al bagno?). Ma aspettate: vi ho trovato anche un rigurgito di femminismo anni settanta (del duecento tipo). Diana Spencer attaccata in quanto fedifraga, donna di facili costumi, etc. Ora, io non sono di certo un suo supporters... Però è divertente leggere come la sua scelleraggine genetica si rintracci da una foto delle elementari dove la nostra colei guarda fisso l'obiettivo...... Divertente. Infine, e solo perché diventa troppo lungo il post, Libero si tiene in equilibrio tra un conservatorismo tronfio da periodo fascista ed un modernismo vuoto e sterile da futurismo dei primi bum-bum-za-za. E così osserviamo che la chiesa (poverina) è sotto attacco e scacco, ma anche che gli stradari d'Italia van tutti rifatti (a cominciare da via Unione Sovietica, o piazza Stalingrado, ma questa è un'altra storia).
Quindi vorrei inaugurare questo piccolo spazio di osservazione nelle immense risorse di Libero, che, a differenza del Giornale (troppo serioso e malinconicamente triste, oltreché inutile) e del Foglio (mi scusino gli acquirenti da sinistra, ma un giornale così piccolo -per un direttore così grosso- si legge prima ancora d'averlo comprato), rivela tratti immensamente divertenti dell'Italia di pancia, quella mediatica, semplicistica, che tanto sa tutto e quindi si può pure divertire a dire che il mortadella ha cicognato lo scoiattolo... (P.S.: l'ultimo divertissement, e questo vi farà stare in ansia per le prossime puntate su Libero, è che su Libero scrive anche Veneziani! Si, "l'intellettuale della destra"! L'unico e per questo il più famoso! E lui di perle di saggezza ce ne dispensa a sfare...!)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non penso che Libero riveli i tratti dell'Italia superficiale ma piuttosto dell'Italia POPOLARE a voi distante anni luce e della quale non ve ne frega niente preferendo sofisticati sofismi per pochi "eletti". Non capisco come si faccia criticare Veneziani che insieme a Massimo Fini è il più grande pensatore contemporaneo.Ma si sa voi avete un'altra idea di intellettuale. Concludo citando Jhon Fante (autore del capolavoro "Chiedi alla polvere"): "mi farò mettere contro il muro e sparare prima di sottoscrivere il marxismo da salotto di uno stupido gruppo di laureati di Harvard che, non avendo nulla dentro i loro cuori,devono inghiottire e difendere dei principi di cui non sanno nulla"

Niccolò ha detto...

Due osservazioni: 1) Credi che il sottoscritto sia marxista, o lo deduci da questi articoli?; 2) Veneziani è tra i più grandi pensatori contemporanei... Quali sono le basi su cui si fonda tale convinzione? Mah... In ultimo, Libero è dell'Italia popolare, ma di quella Italia popolare che preferisce ragionare con lo stomaco, di quella Italia appunto superficiale che guarda all'orto di casa sua, che considera come diritti intangibili le conquiste popolari del novecento e non capisce, da una parte e dall'altra, come vadano difesi ed aggiornati giorno dopo giorno... E poi non puoi negare che Libero ha una carica di frustrazione a partire dal suo direttore che non può non far sorridere anche il più acerrimo sostenitore di tale testata! E' come se io ti stessi a raccontare che l'Unità è il miglior giornale sulla piazza...!