domenica 9 dicembre 2007

Assurde cause legali... E una riflessione sui navigatori satellitari...

Il Tom Tom ha sempre ragione...

Quante volte vedete il cartello della città dove dovete andare sulla destra, ma voi girate a sinistra perché ve lo dice il navigatore satellitare? E magari, mentre girate, imprecate come se foste guidati da una forza necessaria e superiore? Leggete qui di seguito...

"In Gran Bretagna il piccolo paesino di Wedmore, non lontano da Bristol, ha ufficialmente chiesto di essere cancellato dalle mappe GPS dei navigatori satellitari. La stretta strada che attraversa il paese e' infatti indicata come "scorciatoia consigliata" e il risultato sono decine di macchine e camion che si incastrano, che devono tornare indietro, che inquinano e disturbano. Se la richiesta non verra' accolta, tireranno giu' il satellite".
Morale: La delega dell'intelligenza all'informatica crea mostri...

Il Times ha inaugurato una nuova rubrica dal titolo "Weird Cases" che raccoglie, per l'appunto,
le cause legali piu' strane
"Ho capito tutto!"
Timothy Dumouchel nel 2004 ha citato una rete televisiva perche' responsabile, secondo lui, del suo alcolismo, dell'obesita' della moglie e del fatto che i figli siano pigri schiavi del telecomando. Ha perso.
Morale: Il male voluto non è mai troppo...

Come vincere mille euro ad una causa e pagarne diecimila a chi magari ha provato a farvela perdere...
Sempre nel 2004 un'anziana signora ha invece citato l'erario perche' le aveva chiesto 287 milioni di euro in tasse, nonostante le sue entrate non superassero i 17.000 euro all'anno. Ha vinto la causa, ma l'avvocato, che aveva una parcella calcolata in percentuale dei soldi risparmiati dalla cliente, le ha chiesto piu' di 440mila euro.
Morale: Gli avvocati negli Stati Uniti copiano i Simpson, oppure sono veramente così sanguisughe?

Disattenzioni coniugali
Nel 2005 una brasiliana ha invece portato in tribunale il compagno perche' questi era "poco attento", soprattutto quando si addormentava subito dopo aver fatto sesso. Dopo un inizio che aveva intenerito il giudice la donna ha perso.
Morale: Fossi stato il giudice, avrei concesso in via eccezionale la bigamia alla ragazza... Mi sembra un caso evidente di necessità di turn-over...

Astrologia e teologia...
Come dimenticare l'astrologa russa Marina Bai che ha citato in giudizio la Nasa, per aver "scombussolato l'ordine dell'universo" o Pavel M., detenuto rumeno, che ha fatto causa nientepopodimeno che a Dio? Secondo lui il Battesimo e' un contratto con cui l'Onnipotente si impegna a tenerti fuori dai guai. Nel suo caso alcune clausole non sono state rispettate. Ecco la notizia: "Mircea Pavel, 40enne romeno, condannato a 20 anni di prigione, ha citato in giudizio nientepopodimenoche Dio, per "frode, tradimento della fiducia, corruzione e scarsa influenza". A suo dire, dopo l'accordo stabilito con il Battesimo, l'Onnipotente non lo ha protetto dal male e quindi non ha mantenuto fede al contratto.Il giudice del tribunale di Timisoara ha dovuto pero' archiviare il caso per un cavillo burocratico: manca un indirizzo di residenza del querelato".
Morale: La prima rientra negli strascichi della guerra fredda, mentre la seconda ha una genialità che nemmeno immaginate... Anche perché, in effetti, nelle religioni (in particolare monoteiste) si tende a ringraziare per morti e nascite, malattie e guarigioni, guerre e paci... Insomma, i termini non sono mai chiari...

"Ciao @ come va?", "Bene http, ma ci esci sempre con www?", "No, ormai lei esce con paint!"
Ultimo esempio citato e' quello di un papa' di Zhengzhou, in Cina. Il tribunale gli ha vietato di chiamare il neonato figlio "@" (chiocciola) in onore del fatto di aver conosciuto la madre in rete. Oggi il bimbo sta bene e si chiama http.
Morale: Ci sei o ci fai? E non appellatevi al fatto che in Cina "c'è il comunismo"!
-Questo post è ispirato a un divertente blog-sito, che ho casualmente scoperto oggi: http://www.teneraerbetta.it/; la riproduzione di questi passaggi del sito non rappresentano violazione di alcun diritto d'autore, in quanto inferiori al 10% del sito, riportanti fonti e anzi contribuenti alla pubblicità del sito stesso-

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