Domani è il I Maggio, festa dei lavoratori.
Domani è il I Maggio, ma non è solo un giorno di festa.
Domani è il I Maggio, e si ricorda anche chi passa da un lavoro in nero a una morte in bianco.
Il lavoro è la nobilitazione dell'uomo come essere sociale e non può rappresentare il suo annullamento intellettivo a vantaggio della produttività redditizia.
Il lavoro è un mezzo di crescita personale e sociale e non può essere un male necessario e pericoloso per tirare a campare.
Il lavoro è un diritto imprescindibile dell'essere umano e non può essere una carità data per qualche euro l'ora.
Ognuno secondo le proprie capacità e a ognuno secondo i propri bisogni.
Lavorare è strumento sociale e non solo individuale.
Se ciascuno potesse davvero applicarsi (nelle pari opportunità sublimate) a ciò cui più è portato, non ne trarrebbe vantaggio solo la persona in questione, ma tutti quanti. Impegnarsi per dare a tutti le medesime possibilità di studio, indirizzo, scelta, professionalizzazione, significa impegnarsi per un mondo migliore. Da domani.
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