domenica 15 aprile 2007

Partito Democratico, intermezzo scherzoso o capitolo 1,5

Intermezzo scherzoso
La liberalizzazione dei Craxi
Uno dei punti più importanti del nostro Governo fino ad oggi è stato quello riguardante le liberalizzazioni, ossia la rottura del corporativismo residuo in Italia. Un passo fondamentale (e direi di sinistra) che è iniziato e non terminato, ma che sicuramente porterà a risultati eccezionali contando che il lavoro è condotto da uno dei migliori uomini dei Democratici di Sinistra come Bersani. Una delle liberalizzazioni è stata quella dei Taxi, che proprio nella reazione incontrollata dei tassisti conferma la sua importanza. Insomma, qualcosa di concreto che questo Governo sta facendo e cui guardiamo con favore.
Bene, dopo la liberalizzazione dei Taxi, è arrivata quella dei Craxi, ossia l'affermazione che Craxi sarà nel "Pantheon" del Partito Democratico. Nella mozione del Segretario Fassino c'era la citazione del leader PSI anni '80, quindi la domanda potrebbe essere: come può un sostenitore del Partito Democratico, quindi contingentemente della Mozione Fassino, non accogliere con favore una dichiarazione simile? La risposta è semplice. Citare Craxi tra i tanti nomi cui la tradizione socialista italiana affonda mi sembra sia ovvio e scontato, in quanto Craxi ha guidato quel partito e in tal modo è stato anche primo ministro. Però bisogna stare attenti: citandolo sommariamente all'interno della tradizione socialista significa annotarne l'importanza, invece indicarlo come "Padre" di un partito è ben altra cosa. In questo secondo caso, si dà un giudizio complessivo sulla persona Craxi. Si può discutere ampiamente del suo ruolo come segretario di partito e come presidente del consiglio, ma se si valuta la persona nel complesso bisogna saper misurare le parole. Infatti, Craxi è stato condannato dalla Magistratura italiana (che noi difendiamo con convinzione, soprattutto dagli attacchi del centrodestra) e si è rifiutato di scontare la propria pena, ritirandosi fuori dal nostro paese (l'esilio è altra cosa, ossia una pena inflitta dallo stato). Su quest'ultimo punto, senza entrare nel merito di troppe cose, bisogna ponderare una valutazione complessiva del Craxi-uomo. E non credo possa essere che negativa. Vi ricordate Socrate? Bene, "l'esilio" di Craxi è stato uno sfuggire alla giustizia. Quanto si sarebbe più riabilitato affrontando con coraggio e dignità il giudizio? E quando si dice che "ha pagato solo lui", è un non-sense: semmai la questione potrebbe essere se la condanna fosse stata ingiusta o emessa da ente non indipendente o politicizzato. Infine, una valutazione politica: è utile mettere Craxi nel Pantheon? Non basta constatarne il peso nella tradizione socialista, mettendo in luce gli aspetti positivi, lasciando alla coscienza di ognuno la valutazione storica sulla persona? Non si rischia, mettendo unilateralmente un certo uomo (che non è direttamente nella tradizione del partito di cui il segretario parla) di rendere esclusivista il Partito Democratico sotto questo aspetto? Non si rischia di alterare chi nel PD non c'è o non ci sarà, ma che pretende la propria origine craxiana? Infine, non si rischia di mettere un paletto (politicamente inutile) per importanti aperture future (Italia dei Valori in testa)?
Carissimi, credo che il Partito Democratico non abbia bisogno di paletti ideologico-personalistici preventivi. Semmai si può discutere di Berlinguer, in quanto è nel "Pantheon" (che brutto nome poi) dei Democratici di Sinistra, i quali per forza potranno se vorranno proporlo per portarlo all'interno del "Pantheon" del Partito Democratico? Insomma, perlomeno ognuno porti avanti i propri "Pantheon" (senza troppi pregiudizi o rigidismi). Al di là del merito e della statura personale, che tra Craxi e Berlinguer non è certo eguale.
Dobbiamo costruire un grande partito. Noi più giovani abbiamo voglia di salpare. Ci sono grandi premesse e grandi dubbi. Ma sono le grandi sfide che portano in alto le grandi idee. Avanti con coraggio, ma non perdendo mai lo spirito critico.
E se proprio si vuole un po' di storia...
Fassino: "Craxi fa parte del Pantheon del Pd come Rosselli, Matteotti, Nenni, e Pertini".
Berlinguer: "La cosa che mi preoccupa in Bettino Craxi è che certe volte mi sembra che pensi soltanto al potere per il potere".
Craxi: "Se quei fischi sono un segnale politico contro quella politica, non mi posso unire a quei fischi -pausa- solo perché non so fischiare". (Riferendosi ai fischi rivolti a Berlinguer nel Congresso PSI di Verona del 1984)
Berlusconi: "La mia amicizia con Craxi non è mai venuta meno, in nessun momento"
Craxi: ""...non credo che ci sia nessuno in quest'aula, responsabile politico di organizzazioni importanti che possa alzarsi e pronunciare un giuramento in senso contrario a quanto affermo: presto o tardi i fatti si incaricherebbero di dichiararlo spergiuro".
In definitiva, credo che di Craxi si possa guardare con attenzione molti aspetti positivi (interpretazione del riformismo, capacità di governabilità, ecc.), ma che proprio non ce ne sia bisogno come "padre".
Ah, dulcis in fundo, Bersani, che liberalizzò i Taxi, a liberalizzare i Craxi non ci sta...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ehheeh spassoso... condivido appieno le riflessioni di niccolò, se proprio il Pd dovrà avere dei padri, beh preferisco un Altiero Spinelli (di cui ricorre il centenario della nascita quest'anno anche se nessuno lo sa) oppure Rosselli, Pertini, ecc cioè socialisti sulla cui onestà e statura morale non si può dire nulla che non craxi che è stato un ducetto decisionista, ha dilatato in maniera abnorme il nostro debito pubblico in modo che ora noi abbiamo un cumulo di debito su ognuno di noi. la sua è stata la peggiore generazione politica dopo quella fascista. non ne sentiamo davvero il bisogno... e lo dico io che non sono mai stato persuaso dal marxismo e che credo nel socialismo vero, liberale. l'errore forse maggiore nella costruzione del Pd è quello di non aver puntato su una vera identità socialista e di non aver aperto concretamente una costituente socialista coi compagni dello SDI e gli altri. ma il Craxi si, il Craxi no lasciamolo ai giornalisti, mi stupisco solo come una persona intelligente come Fassino abbia potuto inciampare su una cosa del genere...

Anonimo ha detto...

scusate non mi ero firmato prima, sarà l'ora... la stanchezza...
andrea panerini

Anonimo ha detto...

Craxi: ""...non credo che ci sia nessuno in quest'aula, responsabile politico di organizzazioni importanti che possa alzarsi e pronunciare un giuramento in senso contrario a quanto affermo: presto o tardi i fatti si incaricherebbero di dichiararlo spergiuro".

Uno dei momenti pù bassi della storia della repubblica