mercoledì 27 febbraio 2008

Laicità...

Basta sentir parlare di "laici e cattolici"! Anche un cattolico può essere laico e, anzi, la laicità è un concetto nato in ambito cattolico-medievale. Questa pubblicità-progresso manifesta bene come oggi il termine "laico" (e l'assurdo "laicista") siano usati in maniera totalmente impropria. E la cosa più assurda è che oggi sei di sinistra più sei laico... Ma siamo matti? La laicità NON è un patrimonio della Sinistra, ma di larga parte della Politica moderna post-illuminista. Lasciamo stare che in Italia la destra spesso non è laica (ma è un caso particolare; si pensi a Francia, Germania, etc.). Quindi, combattiamo uniti per la laicità dello stato e la difesa delle istituzioni, senza strumentalizzazioni ulteriori.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Guicciardini ti benedico!

Anonimo ha detto...

Basta parlare di laici e cattolici!Iniziamo a parlare di laici e credenti!In questo PD tra poco uscirà un ebreo o un musulmano o un valdese o un...e diranno: ma qui non ci caga nessuno?!Se ha senso OGGI, qui in Italia, parlare di laici e cattolici deve anche aver senso OGGI, sempre qui in Italia, accostare la visione laica agli schieramenti di sinistra e centro-sinistra...parlano i fatti!Non mi piacciono atteggiamenti buonisti, o che richiamano alla continuità storica.Se ci fosse continuità con la storia non saremmo in queste condizioni..OGGI,QUI IN ITALIA!

Buona campagna elettorale a tutti..

Anonimo ha detto...

Per me nemmeno "laici e credenti", per quanto sia molto meglio! Il contrario di "laico" è "sacerdotale" (nell'accezione più vecchia) e "clericale" (nell'accezione più usata)... Sono d'accordo che oggi come oggi in Italia ci sono campi "laici" e campi ben poco "laici", e quindi per il PD deve essere una priorità la laicità di se stesso e dello stato. Il fatto da far passare senza se e senza ma è che "laico" e "cattolico" non sono affatto contrari, ma è una certa parte del mondo cattolico che, politicizzando se stesso, porta sul campo della politica spicciola, quotidiana e mediatica le proprie idee e i propri valori. Per me, laicità significa ammettere che religione e politica afferiscono a campi distinti dell'attività umana e che l'invasione dell'una sull'altra, o viceversa, rappresenta violazione di laicità. Insomma, dire "laici e cattolici" è partire da un sovrainsieme più grande, che comprende cattolici, musulmani, ebrei, non-credenti, agnostici etc. e contrapporlo ad un sottoinsieme, di cui una parte sta nel sovrainsieme descritto. P.S.: grazie a Simone per la segnalazione di questo video!!!

Anonimo ha detto...

Purtroppo sappiamo bene che questa discussione non nasce da un errore o una svista culturale,ma storica appunto.Politica e religione sono due aspetti della vita umana che non potrebbero essere raffrontabili proprio perchè aventi diversa natura;è come dire BANANE E TRIPPA,alimenti dello stesso pianeta con origini e pecuniarità del tutto differenti...Le due parti si toccano, si incrociano e PURTROPPO SI CONFONDONO AVVOLTE.La religione deve essere presa come ragione di vita,indica un cammino interiore comune tra credenti, la politica scandisce "brevi" momenti di vita sulla base di risvolti pratici,guidati da una specifica visione del mondo,ma tenendo conto di tutti...Se,come vediamo oggi,la religione continuerà a guidare da vicino le mosse dei politici che la osservano,ci potremo ritrovare per assurdo nella più totale intolleranza...(parlo in generale non solo per l'Italia.)
Il problema è pratico,DOVREBBE essere in un certo modo(vedi Costituzione)ma ancora siamo lontani dall'applicarlo pienamente!
BUON LAICO LAVORO.