martedì 12 febbraio 2008

Una politica nuova per la moralità e l'etica

Il Partito Democratico nasce all'insegna della novità per rinnovare un quadro politico vecchio e spesso incancrenito, per ridare speranza e prospettiva ad un paese diviso e che trova, soprattutto negli ultimi tempi, nell'anti-politica uno sfogo diffuso. I movimenti di anti-politica rappresentano il sintomo di un malessere che attraversa trasversalmente la società italiana in ogni sua sfumatura. Il Partito Democratico deve riuscire a farsi risposta a questo malessere, deve saper interpretare e dare senso alle legittime richieste di tanta parte della popolazione. Una politica nuova parte anche e soprattutto da tutti noi, impegnati nella costruzione e nel radicamento del partito nuovo.
Fare politica nel 2008 significa mettersi in gioco, ripensare al ruolo nella società di un partito, assumersi una responsabilità alta come singoli attori sociali e come grande gruppo organizzato per la modernizzazione del Paese e per la garanzia della rappresentanza e dei diritti.
Fare politica nel Partito Democratico significa anche sapere che un incarico politico o amministrativo non è un “posto” da occupare, ma un’alta responsabilità; significa anche saper rappresentare gli altri e non il proprio “io” o i propri interessi particolari. Questo significa impegnarsi ad avere comportamenti sobrii, coerenti, democratici e plurali. Le Democratiche e i Democratici che in questi giorni stanno costruendo il Partito sanno questo e comprendono il senso di una vera e propria missione che assume un valore alto fin dalla più piccola frazione, dal più piccolo quartiere. Un Partito nuovo si riconosce anche dall'attività che sa promuovere nelle piccole realtà sociali, nella sua capacità di coinvolgimento dei cittadini e degli aderenti. Il Partito Democratico avrà successo se tutti i suoi membri sapranno essere, a tutti i livelli, dal segretario di circolo a quello nazionale, esempi di rinnovamento nel fare politica. Senza paura di innovazioni radicali.
La moralità della politica è anche dentro alle azioni quotidiane di ognuno di noi
, nelle scelte che prendiamo su qualunque questione, nei contributi dati alle amministrazioni locali, nella capacità di dibattere apertamente e onestamente, nel comprendere che oggi non c'è più spazio per la vecchia politica autoreferenziale e che si autoriproduce. Il compito di ciascuna democratica e di ciascun democratico è quello di dare valore alle azioni di partecipazione dal basso, ai contributi che aderenti e cittadini possono e vogliono dare sui diversi temi e nei diversi momenti.
Il Democratico e la Democratica si dovranno riconoscere subito nei diversi contesti per l'onestà, la trasparenza e la moralità nel condurre i varii compiti. Nel Partito Democratico non c'è spazio per logiche di potere o lobby, convenienza personale e conflitti di interesse, cooptazioni anti-democratiche e rendite di posizione, somma di incarichi e caste chiuse. Il codice etico è un primo e fondamentale passo verso un partito veramente nuovo sotto questo punto di vista.
La selezione della classe dirigente del Partito Democratico dovrà essere ispirata sempre al merito, alla scelta democratica e al rinnovamento. Un rinnovamento che passi dal coinvolgimento dei giovani a quello delle donne, dei pensionati e dei precari, dei nuovi cittadini e degli operai. Che guardi, insomma, a tutte le fasce più deboli della società che oggi come non mai hanno bisogno di rappresentanza. Rinnovamento non significa sostituzione di chi ha dato un contributo in questi anni alla vita politica del territorio, anzi il vero rinnovamento è quello che sa allo stesso tempo valorizzare l'esperienza, fondamentale in democrazia, e scommettere senza esitazione sul nuovo.
Il Partito Democratico ha dunque il compito di rinnovare la Politica, restituendo a questa parola la dignità che deve avere, ma ad ogni democratico spetta anche un altro compito ancora più arduo e difficile: rifondare il senso di cittadinanza italiano. Quindi, l'importanza dei servizi pubblici e l'etica di chi vi lavora, il senso di appartenenza ad una comunità, il rispetto per le istituzioni, la valorizzazione della scuola pubblica... E mille altri aspetti che fanno parte del patrimionio comune di una società coesa e solidale.
E' un impegno che dobbiamo prenderci tutti. Oggi. Con un nuovo senso di responsabilità personale e collettiva. Un impegno che passa dalle azioni quotidiane e dalla forza di andare avanti anche nei momenti difficili. Senza esitazione e con coerenza, perché il progresso di ciascuno è niente senza i diritti e le opportunità per tutti.
(mio contributo alla fase constituente del PD a San Gimignano)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Mozione Politica.

Basta con questo Blog che si apre tutte le volte che si accede al Boswer di Internet. Proponiamo la sostituzione della pagina iniziale.

Niccolò ha detto...

Non svelate i segreti del successo... ;-) eppoi meglio del solito sito del pd!

Anonimo ha detto...

Come??? La stessa storia anche in federazione??? Ma Niccolò...

Anonimo ha detto...

ehmehm...