"Io, da padre - ha risposto Berlusconi sorridendo - le consiglio di cercare di sposare il figlio di Berlusconi o qualcun altro del genere; e credo che, con il suo sorriso, se lo può certamente permettere".
2 commenti:
Anonimo
ha detto...
Una battuta vergognosa...Come si può commentarla ? Il messaggio che veicola è aberrante e rafforza la mia convinzione che l'unico voto utile il 13 e 14 Aprile sia un voto radicale. Per capirci a destra del pdl o a sinistra del pd perchè diciamocelo chiaramente: Veltroni ha avuto il buon gusto di non dire una cosa del genere ma anche lui con le persone che ha imbarcato (i falchi di Confindustria) penso sul precariato non possa fare e dire molto. Semplicemente il suo stucchevole buonismo gli impedisce di fare queste uscite deleterie (per fortuna). Secondo me gli schieramenti che sono in grado di portare avanti Battaglie di popolo sono ai lati di questi orribili "partitoni" che si apprestano a fare l'inciucio. La Destra Sociale e la Sinistra Sociale invece sono in grado di portare avanti istanze realmente popolari. E' chiaro che io personalmente non voterei mai un partito comunista ma, pur essendo ciò che più è lontano dalla mia visione del mondo, riconosco che per esempio Bertinotti è un politico molto valido e una persona onesta e qualche battaglia che porta avanti a difesa dei lavoratori è più che giusta (Almirante diceva "noi sappiamo riconoscere le persone di valore al di là del nostro steccato. L'odio non ci appartiene perchè spesso ci ha ucciso"). Comprendo molto più chi vota per lui piuttosto che per "sì ma anche" Veltroni.
P.s per Sinistra Sociale intendo la sinistra arcobaleno. Lasciamo perdere Turigliatto & Co che ieri per esempio ha rifiutato di stringere la mano a Fiore (Forza Nuova)e se ne è andato. Al di là della divergenza delle idee non è forse questo razzismo e discriminazione ? La discriminazione non è solo verso persone di altre etnie...E poi questi individui vorrebbero ergersi a paladini della tolleranza...
D'accordo sul fatto che un'affermazione del genere rappresenta un'aberrazione e che, purtroppo, rientra nella metodologia comunicativa dell'ex-centrodestra e dell'attuale "destra" (PDL). Per quanto riguarda Veltroni, non credo sia il suo "buonismo" ad impedirgli di dire qualcosa del genere, ma un'idea diversa di soluzione al precariato selvaggio. Dici che l'unico voto utile sia quello radicale. A parte che io sono un fermo sostenitore dell'ipocrisia del "voto utile". Il "voto utile" è quello che si può dare ad un ballottaggio (nel caso il proprio candidato sia uscito, si vota quello più vicino a noi o si sceglie per antitesi), negli altri casi non esiste il "voto utile", né che si invochi verso partiti più grandi (e con più chanches), né che si richieda per forza che credono di avere il monopolio del cambiamento. Potrei scrivere molte cose e con varii argomenti sul perché scegliere PD, ma voglio fare una sola osservazione che riguarda la genesi dei partiti che sono "ai nastri" di queste elezioni... "La Destra" nasce da una scissione verticistica da AN. Il "PDL" nasce da una fusione a freddo tra due grandi partiti che si sono fusi in un partito (o sono sono un cartello elettorale per prendere voti) senza chiedere niente ai propri iscritti, che credo dovrebbero sentirsi offesi (in particolare quelli di AN...). L'UDC ha scelto senza un congresso la propria strada, peraltro cambiando direzione significativamente. La "Sinistra Arcobaleno" rappresenta o un cartello elettorale senza unitarietà (ma dicono di no), o una fusione verticistica a freddo tra partiti che, peraltro, hanno radicate e nobili origini. Sinistra Democratica è nata da una scissione congressuale e democratica nel nome del socialismo europeo e si è "fusa" minoritariamente con partiti della sinistra europea e comunisti. I Comunisti Italiani, che fino a ieri vantavano la propria indipendenza rispetto alla cosiddetta "deriva movimentista" di Rifondazione Comunista, si sono confusi nelle liste della Sinistra Arcobaleno. I Verdi, che ormai da anni hanno abdicato al ruolo che medesimi partiti ricoprono in altri paesi europei (spesso con successo), hanno accettato di entrare in un partito nuovo senza consultazioni della base. Infine, Rifondazione Comunista, che ha dimostrato in questi ultimi anni una serietà di altissimo livello (al di là di uno o due fuoriusciti che purtroppo rappresentano un fenomeno non isolato), ha scelto, nonostante l'attuale dirigenza abbia una risicata maggioranza congressuale (ossia consenso degli iscritti), di procedere ad una fusione a freddo al di là della volontà dei propri iscritti. Oggi come oggi, in una politica mediatica, questi argomenti sembrano venire dalla luna, ma io credo ancora nel valore della militanza e nella capacità ovvero diritto/dovere dei militanti a determinare le scelte del proprio partito. Il Partito Democratico, seppur neonato, ha seguito una procedura democratica seria e coerente: congressi democratici di scioglimento dei partiti (DS e Margherita), in cui si è ampiamente dibattuto e in cui alcuni, legittimamente, se ne sono andati, per poi giungere a delle primarie cui hanno partecipato tante persone. Infine, la base del partito ha deciso i propri organismi territoriali... Tanta, tanta, tanta fatica. Ma la democrazia è fatica. Senza nulla togliere agli altri soggetti, politici, e in particolare alla Sinistra Arcobaleno che rispetto e seguo con interesse, volevo mettere in luce questa differenza abbastanza sostanziale tra i soggetti ai nastri. Naturalmente questo non è un argomento per non votare la Sinistra Arcobaleno, però è un argomento per guardare al Partito Democratico con serio interesse, non fermandosi alla superficie (i falchi di Confindustria), ma analizzandone le diverse sfaccettature e intenzioni programmatiche. Infine, l'ultima osservazione, Prodi nel 2005 e Veltroni oggi nel PD sono stati scelti come candidati premier da primarie democratiche e nazionali, mentre altrove si è deciso di candidare la personalità più di spicco del partito più grande del nuovo soggetto... Insomma, tanti elementi semplicemente parte della "carta di identità" dei partiti, che spesso si trascurano e che mi piaceva sottoporti, caro anonimo. Nel pieno rispetto di una scelta per la Sinistra Arcobaleno.
Ultime letture: "Un borghese piccolo piccolo" Vincenzo Cerami "Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire" Melissa P. "L'illusione del bene" - Cristina Comencini "La grammatica di Dio" - Stefano Benni "L'Italia Spensierata" - Lo Piccolo "Ho dodici anni, faccio la cubista, mi chiamano Principessa" "L'altro" - Kapuscinsky "La Democrazia che non c'è" - Paul Ginsborg
2 commenti:
Una battuta vergognosa...Come si può commentarla ? Il messaggio che veicola è aberrante e rafforza la mia convinzione che l'unico voto utile il 13 e 14 Aprile sia un voto radicale. Per capirci a destra del pdl o a sinistra del pd perchè diciamocelo chiaramente: Veltroni ha avuto il buon gusto di non dire una cosa del genere ma anche lui con le persone che ha imbarcato (i falchi di Confindustria) penso sul precariato non possa fare e dire molto. Semplicemente il suo stucchevole buonismo gli impedisce di fare queste uscite deleterie (per fortuna). Secondo me gli schieramenti che sono in grado di portare avanti Battaglie di popolo sono ai lati di questi orribili "partitoni" che si apprestano a fare l'inciucio. La Destra Sociale e la Sinistra Sociale invece sono in grado di portare avanti istanze realmente popolari. E' chiaro che io personalmente non voterei mai un partito comunista ma, pur essendo ciò che più è lontano dalla mia visione del mondo, riconosco che per esempio Bertinotti è un politico molto valido e una persona onesta e qualche battaglia che porta avanti a difesa dei lavoratori è più che giusta (Almirante diceva "noi sappiamo riconoscere le persone di valore al di là del nostro steccato. L'odio non ci appartiene perchè spesso ci ha ucciso"). Comprendo molto più chi vota per lui piuttosto che per "sì ma anche" Veltroni.
P.s per Sinistra Sociale intendo la sinistra arcobaleno. Lasciamo perdere Turigliatto & Co che ieri per esempio ha rifiutato di stringere la mano a Fiore (Forza Nuova)e se ne è andato. Al di là della divergenza delle idee non è forse questo razzismo e discriminazione ? La discriminazione non è solo verso persone di altre etnie...E poi questi individui vorrebbero ergersi a paladini della tolleranza...
Comunque bel blog complimenti !
D'accordo sul fatto che un'affermazione del genere rappresenta un'aberrazione e che, purtroppo, rientra nella metodologia comunicativa dell'ex-centrodestra e dell'attuale "destra" (PDL). Per quanto riguarda Veltroni, non credo sia il suo "buonismo" ad impedirgli di dire qualcosa del genere, ma un'idea diversa di soluzione al precariato selvaggio. Dici che l'unico voto utile sia quello radicale. A parte che io sono un fermo sostenitore dell'ipocrisia del "voto utile". Il "voto utile" è quello che si può dare ad un ballottaggio (nel caso il proprio candidato sia uscito, si vota quello più vicino a noi o si sceglie per antitesi), negli altri casi non esiste il "voto utile", né che si invochi verso partiti più grandi (e con più chanches), né che si richieda per forza che credono di avere il monopolio del cambiamento. Potrei scrivere molte cose e con varii argomenti sul perché scegliere PD, ma voglio fare una sola osservazione che riguarda la genesi dei partiti che sono "ai nastri" di queste elezioni... "La Destra" nasce da una scissione verticistica da AN. Il "PDL" nasce da una fusione a freddo tra due grandi partiti che si sono fusi in un partito (o sono sono un cartello elettorale per prendere voti) senza chiedere niente ai propri iscritti, che credo dovrebbero sentirsi offesi (in particolare quelli di AN...). L'UDC ha scelto senza un congresso la propria strada, peraltro cambiando direzione significativamente. La "Sinistra Arcobaleno" rappresenta o un cartello elettorale senza unitarietà (ma dicono di no), o una fusione verticistica a freddo tra partiti che, peraltro, hanno radicate e nobili origini. Sinistra Democratica è nata da una scissione congressuale e democratica nel nome del socialismo europeo e si è "fusa" minoritariamente con partiti della sinistra europea e comunisti. I Comunisti Italiani, che fino a ieri vantavano la propria indipendenza rispetto alla cosiddetta "deriva movimentista" di Rifondazione Comunista, si sono confusi nelle liste della Sinistra Arcobaleno. I Verdi, che ormai da anni hanno abdicato al ruolo che medesimi partiti ricoprono in altri paesi europei (spesso con successo), hanno accettato di entrare in un partito nuovo senza consultazioni della base. Infine, Rifondazione Comunista, che ha dimostrato in questi ultimi anni una serietà di altissimo livello (al di là di uno o due fuoriusciti che purtroppo rappresentano un fenomeno non isolato), ha scelto, nonostante l'attuale dirigenza abbia una risicata maggioranza congressuale (ossia consenso degli iscritti), di procedere ad una fusione a freddo al di là della volontà dei propri iscritti. Oggi come oggi, in una politica mediatica, questi argomenti sembrano venire dalla luna, ma io credo ancora nel valore della militanza e nella capacità ovvero diritto/dovere dei militanti a determinare le scelte del proprio partito. Il Partito Democratico, seppur neonato, ha seguito una procedura democratica seria e coerente: congressi democratici di scioglimento dei partiti (DS e Margherita), in cui si è ampiamente dibattuto e in cui alcuni, legittimamente, se ne sono andati, per poi giungere a delle primarie cui hanno partecipato tante persone. Infine, la base del partito ha deciso i propri organismi territoriali... Tanta, tanta, tanta fatica. Ma la democrazia è fatica. Senza nulla togliere agli altri soggetti, politici, e in particolare alla Sinistra Arcobaleno che rispetto e seguo con interesse, volevo mettere in luce questa differenza abbastanza sostanziale tra i soggetti ai nastri. Naturalmente questo non è un argomento per non votare la Sinistra Arcobaleno, però è un argomento per guardare al Partito Democratico con serio interesse, non fermandosi alla superficie (i falchi di Confindustria), ma analizzandone le diverse sfaccettature e intenzioni programmatiche. Infine, l'ultima osservazione, Prodi nel 2005 e Veltroni oggi nel PD sono stati scelti come candidati premier da primarie democratiche e nazionali, mentre altrove si è deciso di candidare la personalità più di spicco del partito più grande del nuovo soggetto... Insomma, tanti elementi semplicemente parte della "carta di identità" dei partiti, che spesso si trascurano e che mi piaceva sottoporti, caro anonimo. Nel pieno rispetto di una scelta per la Sinistra Arcobaleno.
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