Scelgo di scegliere perchè credo sia una scelta di coraggio.
Senza dubbio è più facile rimanere nell’indeterminatezza di dare contro a tutto, di criticare ciò che ancora non è perfetto. E’ comodo e dalla posizione del non fare si può essere il condottiero di ogni battaglia, il censore buono per tutte le ore.
La mia è una scelta diversa. Io scelgo di scegliere. Scelgo la responsabilità di fidarmi di un progetto, mantenendo la mia identità e la mia possibilità di critica. Però scelgo.
E questa scelta è stata in realtà piuttosto semplice. Perché non è la scelta di una fazione perfetta, di un operato impeccabile. Io scelgo il progetto migliore nelle condizioni date, che sono le condizioni di una società afflitta da spaventose anomalie nella disuguaglianza di reddito e di sicurezza nel lavoro, tra categorie e tra generazioni.
Non è stato difficile scegliere, perché in campo l’unico progetto disposto a farsi carico di giustizia e libertà è solo uno. E’ solo all’interno del campo riformista che si può continuare a giocare la battaglia di tenere insieme l’innovazione di un paese appiattito dal rifiuto del merito, con la necessità umana e civile che nessuno resti escluso da questo cammino. Innovazione e inclusione. Uguaglianza e libertà.Per questo non ho problemi a dire…
Scelgo
(dal blog http://postcrazia.ilcannocchiale.it/ di Mauro)
2 commenti:
grazie!
Grazie a te per la gentile concessione!:-)
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