Semplicità, amicizia, solidarietà e amore, sono gli ingredienti che muovono questo piccolo, grande capolavoro e il cartone animato è un piacevole insegnamento sia per i grandi sia per i piccini... Credo che la bellezza si trovi sempre nelle cose più piccole e semplici come questo libro (e anche nel film). Concludo con le parole di uno, per me, tra i più grandi "L'essenziale è invisibile agli occhi..." Complimenti a Niccolò per la tua sensibilità e per la delicatezza con cui ci fai prendere parte alle sfaccettature del tuo mondo.
Viola è il tuo vero nome o sei della Fiorentina come Niccolò? Non siete un pò troppo grandi per leggere ancora il Piccolo Principe e per guardare La gabbianella e il gatto? Se non altro avete tante cose in comune... Siete fidanzati? ;)
Una domanda mi sorge: ma te l'hai letto il Piccolo Principe? (non conta se te lo hanno imposto in terza elementare)... Affermazioni di tal genere denotano quantomeno scarsa conoscenza del tema. Inoltre proprio ti sbagli: Viola si chiama Viola e non c'è alcun "fidanzamento"! Tre affermazioni, tre errori. Buona media.-)
"[...]Questo libro si può leggere in molti modi: chi scrive queste righe di commento lo lesse una prima volta da ragazzo, e allora non gli piacque affatto, forse perchè non sapeva che Saint-Exupery era un grande scrittore e che bisognava avvicinarlo con rispetto. Saint-Exupery previde chiaramente - ce ne accorgiamo fin dalle prime pagine del libro - che si sarebbe imbattuto in parecchi lettori ottusi, di tutte le età; e sperò anche che in seguito si sarebbero ravveduti, e che lo avrebbero compreso, ognuno secondo la propria natura. Il nostro consiglio ai lettori è che, a questo punto, smettano di leggere questa prefazione e passino senz'altro al racconto cercando di accantonare pregiudizi; e dopo, se ne avranno voglia, potranno scorrere queste poche righe. [...] Da l'introduzione di Romano Mastromattei a "Il piccolo principe", Antoine De Saint-Exupery (Ed. Bompiani, luglio 1980)
Ultime letture: "Un borghese piccolo piccolo" Vincenzo Cerami "Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire" Melissa P. "L'illusione del bene" - Cristina Comencini "La grammatica di Dio" - Stefano Benni "L'Italia Spensierata" - Lo Piccolo "Ho dodici anni, faccio la cubista, mi chiamano Principessa" "L'altro" - Kapuscinsky "La Democrazia che non c'è" - Paul Ginsborg
6 commenti:
Semplicità, amicizia, solidarietà e amore, sono gli ingredienti che muovono questo piccolo, grande capolavoro e il cartone animato è un piacevole insegnamento sia per i grandi sia per i piccini...
Credo che la bellezza si trovi sempre nelle cose più piccole e semplici come questo libro (e anche nel film).
Concludo con le parole di uno, per me, tra i più grandi "L'essenziale è invisibile agli occhi..."
Complimenti a Niccolò per la tua sensibilità e per la delicatezza con cui ci fai prendere parte alle sfaccettature del tuo mondo.
Vi segnalo qualcosa da vedere...
E' il pezzo dell'intervista "incriminata" di Fabio Fazio a Marco Travaglio di ieri a Che tempo che fa.
www.youtube.com/watch?v=n-u4dOGSgf4&NR=1
"L'essenziale è invisibile agli occhi..." Il Piccolo Principe per me è e resta uno dei romanzi più alti. E magici. Grazie Viola.
Viola è il tuo vero nome o sei della Fiorentina come Niccolò?
Non siete un pò troppo grandi per leggere ancora il Piccolo Principe e per guardare La gabbianella e il gatto?
Se non altro avete tante cose in comune...
Siete fidanzati? ;)
Una domanda mi sorge: ma te l'hai letto il Piccolo Principe? (non conta se te lo hanno imposto in terza elementare)... Affermazioni di tal genere denotano quantomeno scarsa conoscenza del tema. Inoltre proprio ti sbagli: Viola si chiama Viola e non c'è alcun "fidanzamento"! Tre affermazioni, tre errori. Buona media.-)
"[...]Questo libro si può leggere in molti modi: chi scrive queste righe di commento lo lesse una prima volta da ragazzo, e allora non gli piacque affatto, forse perchè non sapeva che Saint-Exupery era un grande scrittore e che bisognava avvicinarlo con rispetto. Saint-Exupery previde chiaramente - ce ne accorgiamo fin dalle prime pagine del libro - che si sarebbe imbattuto in parecchi lettori ottusi, di tutte le età; e sperò anche che in seguito si sarebbero ravveduti, e che lo avrebbero compreso, ognuno secondo la propria natura.
Il nostro consiglio ai lettori è che, a questo punto, smettano di leggere questa prefazione e passino senz'altro al racconto cercando di accantonare pregiudizi; e dopo, se ne avranno voglia, potranno scorrere queste poche righe. [...]
Da l'introduzione di Romano Mastromattei a "Il piccolo principe", Antoine De Saint-Exupery (Ed. Bompiani, luglio 1980)
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