martedì 15 aprile 2008

Rivoluzione culturale

Elezioni andate.
Vittoria del PDL.
Ci sono mille cose da pensare e dire.
Ne dico pochissime, così... per cominciare:
1) La Lega dilaga: è un dramma. Fassino a Porta a Porta dice che è un "voto di protesta". Non ci ha capito nulla. E' un voto di opinione e culturale. Oltreché politico.
2) Il PDL prende tantissimi voti: è nato da una telefonata, rappresenta lo stravecchio... Eppure è andato benissimo.
3) La Sinistra l'Arcobaleno fuori dal Parlamento: un fatto storico e assolutamente drammatico. E' necessaria una sinistra alternativa, accanto ad un grande partito di sinistra riformista. Spero questo risultato non vanifichi il percorso di costruzione di un soggetto alla sinistra del PD. Mi dispiace per chi pensa che sia tutta colpa del PD... Non è così.
4) Piccoli partiti, con più o meno nobili origini, scomparsi, tra cui socialisti e comunisti, oltreché la Destra; dispiace molto dal punto di vista storico, ma era un suicidio annunciato. I socialisti in particolare, dopo tre tornate senza il proprio simbolo da soli, hanno deciso di presentarsi autonomamente con una campagna elettorale improntata all'attacco del PD. Non ha pagato.
5) Gran parte dell'elettorato ha scelto la destra; non il centro-destra: la destra; e non l'ha scelto per passività o per "errore", l'ha fatto con coscienza e convinzione culturale; questo è il problema; basta dare degli idioti agli elettori, dicendo cose del tipo "poverini guardano la televisione" o "vedrai hanno promesso l'eliminazione del bollo"; gli elettori scelgono. E dobbiamo partire da qui.
6) Veltroni ha fatto tutto il possibile, dal mio punto di vista; ha dato una nuova idea di politica dall'inizio alla fine (la telefonata all'avversario, l'annuncio della sconfitta) con coerenza; ha fatto una campagna elettorale strepitosa; non è stato ai giochetti ed ha messo davanti l'onestà e l'etica al cinismo elettorale (esclusione di De Mita e co.; candidature innovative; il no chiaro ai voti mafiosi...); lo so, fino a ieri erano tutti "veltroniani", oggi sarò molto più solo... Però è quella la politica che mi piace: quella dei sogni e del possibile, dell'onestà e della volontà, della gente e contro i giochetti interni: del mettersi in discussione; caro Walter, grazie;
7) Il Partito Democratico non ha "sfondato al centro" e nemmeno ha intercettato voti del centrodestra, però ha motivato i propri elettori, arginando l'astensionismo o l'emorragia verso destra, ed ha intercettato un buon numero di elettori alla sua sinistra (soprattutto nelle cosiddette "regioni rosse"); questo significa prima di tutto che in Parlamento il PD deve rappresentare questo elettorato;;
8) Il Partito Democratico è andato a coprire quello spazio elettorale (e si può fare molto di più) che in Europa occupano i varii partiti socialisti, socialdemocratici e laburisti; da oggi, il Partito Democratico è IL Partito della Sinistra riformista italiana, è Il Partito che propone l'alternativa reale di governo alla destra;
9) Il Partito Democratico ha vinto di più dove ha radicamento di uomini e donne in carne ed ossa, che gratuitamente e disinteressatamente hanno lavorato e si sono impegnati con la forza della passione; il Partito Democratico non può fare a meno della nuova militanza;
10) Il Partito Democratico, partendo dagli ottimi strumenti (Manifesto, Statuto, Codice), deve darsi una identità più definita;
11) Il Partito Democratico deve sciogliere il nodo (tramite consultazione degli iscritti) della collocazione internazionale (tra poco le europee...) andando -a mio parere- nell'alveo naturale del PSE (che non è un covo di extra-parlamentari, ma il gruppo europeo dei partiti che offrono un'alternativa alla destra nei propri paesi; e che ha offerto ampio sostegno e apertura alla propria evoluzione);
12) Il Partito Democratico è riuscito a livello politico e umano (almeno qui); tutte le spaventose paure della "contaminazione" si sono rivelate infondate; per me, politicamente e umanamente, le persone nuove si sono rivelate una grande crescita;
13) L'Italia dei Valori ha fatto un ottimo risultato e non è da scartare l'ipotesi di eventuali uscite amministrative con il simbolo "IDV", però bisogna portare a termine la fusione con l'Italia dei Valori perché rappresenta una grande risorsa e una grandissima crescita;
14) In provincia di Siena il grande lavoro in campagna elettorale è stato premiato: un risultato, a maggior ragione nel contesto nazionale, di altissimo livello; grande soddisfazione anche per San Gimignano, che è tra i primissimi per percentuale di voti al PD; non adagiamoci sugli allori e lavoriamo.
15) Il nuovo Governo rischia di essere un disastro per l'Italia: ci vuole una opposizione coerente e precisa, oltreché coraggiosa;
16) Non bisogna più eludere il dibattito su alcuni temi, tra cui: conflitto di interessi, immigrazione, diritti civili.
17) Le Sirene dell'anti-politica dovranno raccontare qualche storia nuova... Con il "tanto sono tutti uguali" non si risolvono le cose. L'anti-politica è un sintomo importante, la Politica e solo la Politica-quella vera-risolve le cose. Se ieri non sei andato a votare perché "nessuno ti rappresentava" o "tanto sono tutti uguali", oggi non immergerti di nuovo nel tuo orticello privato per poi tra cinque anni dire le stesse cose. Datti da fare. Ognuno può cambiare le cose.
i prossimi punti li racconterò prossimamente...
In definitiva: serve una RIVOLUZIONE CULTURALE che, mano a mano, ci porti in una società migliore. Una Rivoluzione Culturale che deve partire da ognuno di noi. Una Rivoluzione Culturale che crei un nuovo progetto alternativo per il Paese e l'Europa. Una Rivoluzione Culturale fatta di competenze, di cultura, di equità, di crescita, di merito, di opportunità, di etica pubblica... Una Rivoluzione Culturale che dobbiamo costruire insieme. Da oggi. Solo così possiamo costruire un progetto di Paese DIVERSO.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi sembra una analisi ludica e che centra il punto.
No, non sentirti più solo di ieri...chi denigra Veltroni oggi fa un enorme sbaglio.
Anzi, diciamo pure che il comportamento di Veltroni durante la campagna elettorale e adesso smentisce in pieno tutti quelli che dicono "sono tutti uguali".
Eh no, non sono tutti uguali e Walter lo ha dimostrato.
Purtroppo ancora non basta.
E sono daccordo anche sul fatto che non è un problema di "quanto guardano la tv". No. E il successo della Lega lo dimostra.
Ed è veramente preoccupante.
Diamoci da fare. il Partito Democratico è tutto da costruire.
E di tempo (purtroppo) ne abbiamo un bel pò...

Anonimo ha detto...

OOPS! Volevo scrivere analisi LUCIDA
E' uscita come analisi LUDICA...
chiedo venia...

Anonimo ha detto...

Il punto 5 mi pare un'ottima base di partenza. Se supererete la vostra "spocchia" smettendola di fare la solita equazione sinistra=la votano gli intellettuali, destra=la votano i dementi rincoglioniti dalla tv potreste davvero fare un buon lavoro, visto che in fin dei conti è davvero un progetto nato da poco. Però davvero basta con questa superficialità sull'elettore di centrodestra ! La lega dilaga, non so se è un dramma, ma vai a stare quattro mesi al nord con l'immigrazione attuale. Non si campa davvero, sono frustrati e incazzati, chi dovevano votare ?? Al Nord non ci prendete mai perchè i problemi sono profondi e avanzate proposte troppo "politicamente corrette", non basta Calearo. In bocca al lupo per 5 anni di opposizione e speriamo in bene per questo governo (so già che non condividerai :))

Anonimo ha detto...

Anche io reputo la tua analisi molto lucida ma mi picerebbe approfondire alcuni aspetti.Mi riferisco ad esempio ai voti conquistati dalla lega,il voto di protesta può valere in toscana o emilia ma bisogna accettare che il cuore produttivo dell'italia si riconosce(mi riferisco anche ad artigiani e operai)nella lega. Parallelamente alla crescita della lega si è verificata la crescita dell'idv nello schiramento opposto,questo ci permette di individuare nel tema della sicurezza uno dei nodi cruciali, molto sentito dai cittadini e sul quale il pd deve basare le politiche sociali più di quanto è apparso dalla campagna elettorale.
Escludendo i risultati che erano scontati(certamente non in tale misura), il fatto politico più rilevante è la scomparsa della sinistra dal parlamento italiano. Se da un lato non esito a definirlo come un evento drammatico, dall'altro mi chiedo se questo può rappresentare un nuovo punto di partenza.é chiaro che serve un quadro dirigente completamente nuovo ma secondo me serve staccarsi da alcune convinzioni che non rappresentano più quella parte dei cittadini e che costringerebbero la sinistra a restare una forza extraparlamentare.
il nostro caro pd,dal mio punto di vista, non ha raggiunto i risultati sperati al contrario di come sento dire da molti.siamo d'accordo sul fatto che partivamo da uno svantaggio evidente ma i 2 punti alla camera gudagnati rispetto al 2006 mi sembrano pochi se consideriamo la confluenza dei voti dei radicali. Il fatto di non aver conquistato l'elettorato di centro ma piuttosto di aver tolto i voti alla sinistra arcobaleno indica la via da percorrere in modo tanto chiaro quanto naturale, l'entrata nel partito socialista europeo(scelta che doveva essere fatta già prima delle elezioni)e la creazione di una forza riformista che comunque guarda a sinistra e come esiste in gran parte dell'europa(spagna docet).
Veltroni ha avuto la sfortuna di trovarsi al posto giusto nel momento sbagliato, cioè queste elezioni sono avvenute nel peggior momento possibile (ma anche lui ha contribuito a volerle) ma è stato in grado di condurre una buona campagna elettorale e soprattutto è stato in grado di innovare il sistema politico nel suo complesso, ha dato l'immagine del nuovo.Bisogna però chiedersi se il nuovo lo è in modo sostanziale, serve un "nuovo concreto"!
Mi sembra quindi opportuno che Veltroni nonostante le difficoltà createsi dalla situazione elettorale e da errori che anche lui ha commesso, rappresenta la persona giusta per guidare il cammino delle anime socialiste riformiste del pd tenendo ben presente le indicazioni avute dalle elezioni.
Mai come in questo momento serve combattere l'antipolitica, in una situazione dove Berlusconi torna al governo,e purtroppo immaginiamo per fare cosa,la sinistra e la destra etrema non sono rappresentate, il pd incarna la battaglia a quei valori trapassati,a quelle convinzioni e aspetti che hanno creato l'antipolitica...quindi sosteniamo la rivoluzione culturale sostenuta da niccolò!

Anonimo ha detto...

Sarà impossibile per Berlusconi ripetere tutte le malefatte del governo Prodi! La rivoluzione culturale la sta già portando avanti il Popolo della Libertà e non certo colui che si propone come nuovo e poi sta in politica da 40 e passa anni. Il passaggio alla Terza Repubblica sarà lento ma inequivocabole e si snoderà in alcune tappe fondamentali quali la realizzazione del federalismo fiscale, l'abolizione dei consigli e delle giunte provinciali, la riforma della seconda parte della costituzione ecc. ecc. ecc.
Un grazie a tutti gli italiani per la scelta espressa e un grazie anche a Veltroni per aver prosciugato i Comunisti (finalmente fuori dal parlamento italiano per la prima volta dal 1946). Adesso ci attendono 5 anni di buon governo e la Terza Rebubblica.

Andrea Panerini ha detto...

è tardi quindi difficilmente potrei lasciarti un commento lucido... alle prossime volte diciamo... innanzitutto un abbraccio affettuoso.
però poi ti devo contestare... il pd non è il partito della sinistra riformista in italia ma è un partito di centro (non a casa Follini ha chiosato che è rinata la DC) con anche correnti con forti venature progressiste ma non ha nulla a che vedere con le centinaia di partiti socialisti, laburisti e socialdemocratici sparsi per il mondo, nè con la sinistra storica di questo paese. tanto che nel pse non sono sicuro che ce lo vogliano. la sinistra a livello parlamentare è morta, è un fatto drammatico non un suicidio annunciato... credo che il pd lo pagherà a caro prezzo a cominciare dalle elezioni amministrative.
ad ogni modo rimando una piu approfondita discussione a un altro post
buona notte e un abbraccio
andrea panerini
www.andreapanerini.it

Anonimo ha detto...

Grazie a tutti di cuore dei commenti... E' stato un duro colpo, ma penso siamo in grado di ripartire. Meglio di prima. Per Andrea (ricambio l'abbraccio): sono fermamente contrario alla tesi del PD come "killer" degli altri... Credo che prima di tutto uno debba farsi auto-critica, perché, come ha detto Agnoletto al meeting della Sinistra a Firenze, Veltroni ha fatto il suo lavoro. E non aveva certo come primo obiettivo quello di sfondare a Sinistra. Non condivido nemmeno l'idea del PD come "nuova DC". Mi sembra quantomeno anti-storico.