lunedì 12 novembre 2007

300: un film d'azione pseudostorico per una pseudoesaltazione di uno pseudoeroismo


« Spartani! Preparate la colazione e mangiate tanto perché stasera ceneremo nell'Ade! »
(Re Leonida)

Un film controverso. Meraviglioso per qualcosa, pessimo per altro. Sapore sospeso per quasi due ore di trance sanguinaria ed eroica.

In
- L'immagine è maravigliosa ed esaltante, alcune scene tolgono il fiato; le scene di battaglia sono incredibilmente coinvolgenti;
- Leonida è un personaggio come si dice "da film", coerente e duro, ottima interpretazione; si fa notare anche Serse, anche se uno non se lo immagina così;
- Alcuni monologhi sono da antologia;
- I "mostri", o meglio le varianti di guerra, tipo rinoceronti, elefanti e giganti, sono molto divertenti;
- Lo spirito spartano, seppure esaltato fino all'inverosimile, traspare;
- Da notare la coerenza degli spartani, senza che il regista si abbandoni a strizzate d'occhio al pubblico;
- Un film da vedere;

Out
- Sarà che non sono un appassionato di cinema e che valuto i film non per quello che comunicano mentre sei seduto (la superfice), ma per quello che ti lasciano dentro dopo; trecento lascia solo qualche immagine;
- A volte, gli spartani, a voler fare i duri e puri, risultano grotteschi: "Massacrare tutti quegli uomini delle tue armate mi ha procurato un fastidioso crampo alla gamba e inginocchiarmi è piuttosto arduo per me". (re Leonida a Serse)
- Di fatto, il film è una serie di scontri armati;
- Non si deve considerare un film storico, in quanto le inesattezze sono molte e la contestualizzazione della campagna di Serse risulta imprecisa e insufficiente;
- Per le inesattezze storiche, mi avvalgo di wikipedia:
Il film narra del viaggio di Leonida che contro il volere dell'oracolo si muove in guerra. In realtà Leonida aveva il supporto degli Efori, che non erano affatto sacerdoti, ma portò pochi uomini dato che gli Efori preferirono concentrare il grosso dell'esercito nell'Istmo di Corinto (la lingua di terra che dava accesso al Peloponneso, la regione in cui si trovava Sparta) per meglio difenderlo.
Nel film Leonida parte da Sparta con solo 300 uomini. In realtà erano 2100 dato che ognuno dei 300 soldati spartani aveva al suo seguito 7 iloti.
Il film narra che dopo il tradimento di
Efialte rimasero solo gli spartani a difendere il passo, mentre sappiamo che rimasero anche 700 tespiesi e 400 tebani (secondo Erodoto soltanto i tespiesi restarono volontariamente, mentre i tebani furono costretti da Leonida). Inoltre Efialte non era uno spartano, bensì un pastore che risiedeva nei pressi del luogo di svolgimento della battaglia.
L'esercito persiano era realmente dotato di elefanti, ma non si hanno notizie del loro utilizzo in quella battaglia; nell'assalto del secondo giorno viene usato anche un
rinoceronte da battaglia, ma i rinoceronti non vennero mai usati come animali da guerra poiché la loro scarsa vista li rendeva facile confondere gli squadroni alleati con quelli nemici,e il loro carattere li rendeva impossibili da domare. Per giunta si trattava di un rinoceronte africano, come suggeriscono la pelle color avorio e i due corni, ed è impossibile che i persiani ne avessero uno.
Sono un'invenzione scenica anche i genieri dotati di esplosivi e le strane creature mezzo uomini e mezzo bestie al servizio di Serse.
Il film inoltre tace o travisa molte consuetudini e leggi spartane.
Gli
efori non erano dei lussuriosi e deformi vecchi rosi dalla lebbra, ma persone di rilievo nell'antica Sparta, regolarmente elette da un senato, sebbene comunque facessero affidamento su delle prostitute di notevole bellezza opportunamente scelte e fatte ubriacare per il ruolo di oracolo.
Nell'antica Sparta vi erano due re, e non uno solo.
I bambini deformi o troppo gracili per affrontare la vita spartana, secondo alcuni storici come
Erodoto, erano gettati dal Monte Taigeto, mentre altri dicono che fossero abbandonati sul monte in modo che se un membro della casta inferiore avesse voluto adottare il bambino avrebbe potuto farlo (tuttavia si ritiene che questo accadesse di rado).
Il personaggio che viene chiamato Dilios nel film, che teoricamente si salvò, in realtà si chiamava
Aristodemo, e tornato a Sparta fu odiato e deriso da tutta la città, poiché sospetto di diserzione e condannato all'esilio dal quale scampò, riabilitandosi nella battaglia successiva (la battaglia di Platea) nella quale morì. Egli però non fu il solo superstite dei 300: un altro, Pantite, si suicidò per vergogna e per questioni di onore: la civiltà spartana non accettava la ritirata, né tanto meno la diserzione, tanto che i familiari abbandonavano i guerrieri che riportavano ferite sulla schiena dato che quelle erano un chiaro segnale di un tentativo di fuga davanti al nemico.
Secondo Erodoto, Serse non inviò nessun messo a Sparta né ad Atene, memore dei precedenti messaggeri inviati da Dario malamente uccisi.
- L'eroismo, come accade in molti film del genere, è a senso unico: tutti eroi gli spartani, tutti cretini i persiani;

Citazione necessaria:
"E così il mio re è morto, e i miei fratelli sono morti, appena un anno fa. A lungo ho pensato alle parole del mio re, criptiche parole di vittoria. Il tempo gli ha dato ragione, perché da greco libero a greco libero, si è tramandata la notizia che il prode Leonida e i suoi 300 soldati, così lontani da casa, hanno dato la vita, non solo per Sparta, ma per tutta la Grecia e per la speranza difesa da questa nazione. Ora, qui su questo aspro frammento di terra chiamato Platea, le orde di Serse affrontano la loro disfatta! [Urlo dei soldati] Lì davanti i barbari si raccolgono, è nero il terrore che afferra saldo i loro cuori, con dita di ghiaccio; conoscono molto bene gli impietosi orrori che hanno sofferto per le lance e le spade dei 300 spartani. E ora fissano lo sguardo su questa pianura dove ci sono 10,000 Spartani alla testa di 30,000 liberi Greci! [Urlo dei soldati] Le forze del nemico ci superano di sole 3 volte! Un segno per tutti i Greci. Quest'oggi noi riscattiamo il mondo dal misticismo e dalla tirannia e lo accompagniamo in un futuro più radioso di quanto si possa immaginare. Dite grazie soldati, al re Leonida e ai prodi 300! Alla vittoria!" (Dilios)
(In questa pagina è rappresentato uno screenshot relativo a un film protetto da copyright. Si ritiene che esso possa essere riprodotto su questo blog -come le altre immagini citate nei vari post- limitatamente al post che riguarda direttamente l'opera o l'argomento - in osservanza della l. 22 aprile 1941 n. 633 (art.70), innovata dalla legge 22 maggio 2004, n. 128 - poiché trattasi di «riassunto [...] citazione [...] riproduzione di brani o di parti di opera [...]» utilizzati con mere «finalità illustrative e per fini non commerciali» e in quanto la presenza in guicciardinin.blogspot.com non costituisce «concorrenza all'utilizzazione economica dell'opera»). Fonte del post per le citazioni è www.wikipedia.it; le citazioni da www.wikipedia.it si ritiene non costituiscano violazione del copyright, anzi pubblicizzazione del progetto wikipedia; in quanto non sono citazioni integrali di voci ed invogliano il lettore a visitare www.wikipedia.it)

Nessun commento: