venerdì 2 novembre 2007

Stati Uniti: verso una nuova stagione?

Due sfidanti, di fatto. Obama e Clinton. Due elezioni fa, Al Gore, meritevole presidente, neo-nobel, perse le elezioni nonostante la maggioranza dei voti popolari. Ci furono brogli? Non si sa. Si sa che lui chiamò Bush Jr. per congratularsi, Berlusconi ancora sta telefonando la notte alle centraliniste hot per dimostrare che ha vinto lui. Lasciamo perdere. Dopo qualche anno, visto il calo di popolarità di Bush, i Democrats pensarono bene di candidare alla presidenza una salsa tipica del riso cinese nei ristoranti più scadenti. Perdente. Gli si leggeva in faccia. E infatti, da come parlò nei ringraziamenti nonostante la sconfitta, sembrava se li fosse preparati bene. Avesse vinto, non avrebbe proprio saputo che dire. Inoltre, sia Bush che Kerry fanno parte della memorabile "Skull and Bones", associazione segreta, che vanta un (non comprovato, ma denunciato dai pellerosse) trafugamento di resti umani. Quali? Quelli di Geronimo, ultimo capo Apache. Perché agli indiani d'America non venga in mente di riprendere in mano arco e frecce. I due candidati, dunque, facevano parte della medesima setta... Chi aveva trafugato questi resti? Pare, Prescott Sheldon Bush! Nonno dell'attuale Presidente... Che bella famiglia.
Adesso siamo a una svolta. Se non altro perché non risultano figli maggiorenni presentabili ad una competizione presidenziale. Questo per quanto riguarda i repubblicani. Aspettiamo con docile preoccupazione. Il buon Giuliani (che non è il macellaio sotto casa vostra, ma l'ex sindaco di New York), tanto osannato in questo periodo di emergenza sicurezza nel bel paese, potrà avere partita relativamente (forse mooolto relativamente) facile.
E dall'altra parte? I signori buonpensanti d'America sono avvisati: vincerà un nero o una donna. Ahi, ahi... Che ne dirà quella setta che qualche giorno fa è stata condannata a 11 milioni di risarcimenti per aver ballato ed esultato ai funerali dei marines, considerando la loro morte ritorsione divina per un'America che difende omosessuali e dove imperversano i liberal? Si, una donna o un nero. A una donna nera ancora non ci hanno pensato. Immagino che la sinistra radicale statunitense farà notare questo, mentre Mc Mastell in nome dei sani principi è già andato a sostenere Rudolph. Si dice però che quest'utlimo non abbia gradito l'autoinvestitura a sceriffo di New Ceppaloni in Maryland.
Insomma, i Democrats in ogni caso (salvo sorprese quasi impossibili) romperanno una tradizione secolare: il presidente uomo e bianco. Sarà donna o nero. Se verrà eletto... Naturalmente...
La donna è moglie di un ex Presidente, tal Bill Clinton. Santa donna che ha sopportato con forza sovrumana i tradimenti impropri del saxista che ha saputo dare dignità al proprio paese.
Una chiosa: ma è normale che in un paese di più di 250 milioni di persone siano stati presidenti, alternativamente, padre e figlio e poi (se tutto andrà bene) marito e moglie? Vediamo... Un cittadino statunitense ha, in teoria, 1/250.000.000 di possibilità di diventare Presidente. Quindi che un suo parente di primo grado lo diventi è ancora più improbabile.

www.barackobama.com

www.hillaryclinton.com

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