venerdì 26 settembre 2008

I comandamenti di Libero

Libero oggi è deciso: la Crociata deve andare avanti. A colpi di scure.
Ecco le "Verità" che Libero consegna ai suoi lettori.
1) Alitalia. "Epifani firma in ginocchio" e ancora "E' andata bene: Epifani ha perso la faccia". Bella analisi di un passaggio cruciale per il nostro paese: l'importante è che il Segretario della Cgil abbia perso la faccia. (E INTANTO ASSISTIAMO ALLA SVENDITA DELLA COMPAGNIA DI BANDIERA ITALIANA PER LA QUALE IL GOVERNO BERLUSCONI SARA' AD IMPERITURA MEMORIA RESPONSABILE.)
2) Governo. "Silvio fa festa in beauty farm"... interessante...
3) Economia. "C'è la crisi ma si brinda a champagne". (Questa era l'analisi economica...);
4) Giustizia. Si registra che "oggi parlare male dei giudici è come il mitico sparacchiare sulla Croce Rossa" e che "(la Corte di Cassazione ndr) dovremo chiamarla Corte di Scassazione, intendendo per oggetti dello sfascio e dello scasso a mano togata la ragionevolezza e il buon senso"... "a mano togata", grande Santambrogio (senza apostrofo: è un giornalista...);
5) Diritto. In prima pagina: "Diritti, quanti delitti si compino in tuo nome". Si mette in relazione il fatto che la Corte di Cassazione abbia ritenuto "minaccia grave" l'intimazione da parte di un professore ad uno studente riguardo la sua bocciatura con il fatto che a Palermo cinque studenti delle medie hanno preso in giro la propria insegnante di educazione fisica e "mentre cercava di sedersi, uno di essi ha spostato la sedia dalla cattedra facendo cadere la docente pesantemente sul pavimento". Il titolo è "Non si può dire 'ti boccio' ma si può menare la maestra". Una delle firme di punta di Libero (Oscar Giannino) afferma tra se e se "si dirà che non c'entra nulla". Si, caro Oscar, si dirà e si dice che non c'entra nulla. La necessità di semplificazione di Libero è snervante: si liquida un problema serio (il bullismo nelle scuole e la mancanza di disciplina e rispetto verso i professori) con una sentenza della Corte di Cassazione. Wow.
6) Sicurezza. Intervista a tutta pagina ad Alemanno. Roma è sicura!!! Tra i motivi il fatto che saranno vigilati "24 ore al giorno" i campi Rom e che Alemanno ha trovato la ricetta per "censire" i Rom. La domanda del giornalista è "come?". La risposta di Alemanno è "spiegando che l'integrazione è nel loro interesse". L'avesse detto Veltroni sarebbe stato scomunicato direttamente dalla Santa Sede. Ah, dimenticavo l'ultimo motivo di sollievo a Roma: "Non sarà l'Arci a dare i numeri sugli immigrati". Meno male.
7) Camorra. "La camorra non ha colore, la Gomorra è rossa". Il ragionamento di base è: in larga parte della Campania governa la sinistra, in Campania c'è la Camorra, dunque la sinistra è camorrista. Lo stesso ragionamento vale per la Sicilia? No. Sulla Sicilia si parla dell'organismo per gli anti-sprechi che non funziona tanto bene... Invece l'articolo sulla camorra è fantastico. Il sillogismo l'avete già capito (evito gli esempi...); ma si arriva a di più... "E sarà anche un caso che i Casalesi hanno trovato uno dei loro terreni più fertili nell'Emilia rossa"... Brividi...
8)Scuola. Con tutti i problemi che ci sono, si afferma per bocca del Papa che "ci vuole la parità scolastica". Mah... Qui basta la Costituzione a rispondere ("...SENZA ONERI PER LO STATO...").
9)Voto ai sedicenni. Vade retro Satana. Questa l'idea di Mattias Mainiero, che parte dal voto ai sedicenni in Austria (idea peraltro di Walter "il nicaraguense nonché cubano"). Sbagliato. Ma, al di là del merito (anche io non ho un'idea chiara: credo però che di sicuro dovrebbero votare alle amministrative), vediamo la motivazione. Mainiero prende la celebre battuta di Flaiano ("Se non si è di sinistra a vent'anni e di destra a cinquanta, non si è capito niente della vita") per giustificare la sua contrarietà. Infatti, cito testualmente, "pare che la sinistra sia una specie di malattia infantile, colpisce soprattutto i più giovani". Di qui un serio e argomentato paragone con gli orecchioni che (come la Sinistra), presi da grandi, possono essere molto pericolosi, altrimenti ci si immunizza. Vorrei stringere la mano a Mainiero per la sua seria e profonda analisi politica della distribuzione del voto.
10) Calcio e Religione. Libero scova la connessione. "La dieta di Allah fa male al calcio". Innanzi tutto si divide calciatori islamici da non-islamici o islamici non-praticanti. Poi, dopo aver ironizzato sul Ramadan, si racconta di Neqrouz: musulmano praticante finché giocava, poi si ubriaca molte volte e finisce dentro per rissa.

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