Nella riforma Gelmini è previsto, dopo il canto del "Lode a Te Oh Silvio" e del "Presidente Siamo Con Te", esercizi linguistici sui giusti motivi per i quali gli italiani lo votano con gioia e felicità da quindici anni. Ci ho provato anche io... Mi meriterei un bel 5 in italiano e in condotta...
Continuità: l'italiano medio vota Berlusconi da circa quindici anni perché rappresenta un continuum nella società italiana l'interpretazione neocapitalista e basata sulle paure dei cambiamenti degli italiani stessi.
Casualità: l'italiano medio vota Berlusconi da circa quindici anni perché o si sbaglia a votare (vedendo la bandiera italiana).
Cecità: l'italiano medio vota Berlusconi da circa quindici anni perché non vede come il Cavaliere fa politica solo per i propri interessi e per quelli dei suoi amici.
Cinecittà: l'italiano medio vota Berlusconi da circa quindici anni perché guarda troppa televisione.
Celebrità: l'italiano medio vota Berlusconi da circa quindici anni perché attratto dall'uomo celebre che si è fatto da solo ed è diventato tanto sempre-giovane e potente.
Carità: l'italiano medio vota Berlusconi da circa quindici anni perché è convinto che, essendo Berlusconi ricchissimo, non farà politica per i propri interessi, anzi la fa per carità verso il popolo.
Comunistità: l'italiano medio vota Berlusconi da circa quindici anni perché ha paura dei comunisti, che come si sa hanno sempre governato in Italia.
Castità: l'italiano medio vota Berlusconi da circa quindici anni perché crede nei valori della famiglia, della Chiesa e della castità prima del Matrimonio.
Cornità: l'italiano medio vota Berlusconi da circa quindici anni perché è l'unico politico simpatico e vicino alla gente, tanto da poter fare le corna ad un incontro internazionale.
Cavità: l'italiano medio vota Berlusconi da circa quindici anni perché, chiuso nella cavità della sua auto e della sua villetta sotto assedio, vede in lui la sicurezza.
Cenciosità: l'italiano medio vota Berlusconi da circa quindici anni perché al dibattito del 1994 Occhetto era vestito di cenci marroni.
Cavalierità: l'italiano medio vota Berlusconi da circa quindici anni perché è un Cavaliere e in quanto tale rappresenta autorità e continuità di ruoli.
Capacità: l'italiano medio vota Berlusconi da circa quindici anni perché è l'unico che abbia la capacità di mandare avanti questo Paese.
Contabilità: l'italiano medio vota Berlusconi da circa quindici anni perché, essendo un grande imprenditore, sa portare avanti l'economia come nessuno mai...
Criticità: l'italiano medio vota Berlusconi da circa quindici anni perché vuole risolvere le crisi del Paese velocemente (rifiuti, Alitalia, etc.; poco importa se poi son risolte solo sui giornali...).
Celerità: l'italiano medio vota Berlusconi da circa quindici anni perché approva una manovra di miliardi di euro in nove minuti.
Cesarità: l'italiano medio vota Berlusconi da circa quindici anni perché, dopo Cesare e Mussolini, gli mancava un capo deciso.
Cristianità: l'italiano medio vota Berlusconi da circa quindici anni perché è l'unico che può garantire veramente i valori cristiani.
Cocuzzità: l'italiano medio vota Berlusconi da circa quindici anni perché gliel'hanno detto Cucuzza, Mike Buongiorno e Raimondo Vianello.
Questo per la c...
E intanto ce lo teniamo.
Bene così.
Se state pensando "ma non fa ridere" è giusto così. Non deve far ridere. Deve far piangere.
1 commento:
Se sono un imprenditore e metto sul mercato un prodotto che non rende e viene superato dalla concorrenza, o cambio il prodotto o mi metto a produrre altro.
Anche se in quel prodotto continuo a credere.
Pensa cosa sarebbe successo se la Sony avesse insistito proponendo lo standard betamax per la videoregistrazione dopo che questo era stato superato dal vhs (di qualità peggiore, ma chissà perchè preferito dai consumatori): una catastrofe per l'azienda.
Lo stesso può dirsi per la sinistra italiana, oramai "fuori dal mondo" perchè incapace di comprendere i cambiamenti e le domande della società globale.
E sì che l'occasione il PD ce l'aveva, anche considerata l'involuzione biecamente conservatrice del tremontismo: avrebbe potuto ad esempio far propria, col consenso dell'autore convinto che il liberismo sia di sinistra, l'intera agenda Giavazzi. Non lo ha fatto, continuando a proporre i soliti musi che col governo Prodi avevano dato il peggio di sè.
Fare le bizze credendo che l'italiano medio sia stato sottoposto da Berlusconi al lavaggio del cervello, e invocare forze esterne (magistratura, UE) a giudizio dell'operato del governo è sbagliatissimo: sarebbe come se la Sony, sconfitta dal vhs, avesse insultato i consumatori e premuto sui governi affinchè vietassero la videoregistrazione al di sotto di una certa qualità (la loro?).
In sintesi: non mi viene nessuna motivazione che inizi con la C e finisca con la à, ma penso che -come ai tempi della diccì- gl'italiani votino turandosi il naso e via. Scelgono solo il puzzo meno forte. O magari quello più forte che almeno tiene lontane anche le zanzare. Chissà. Misteri del mercato (elettorale).
Un saluto dal vecchio Mister ;-)
Posta un commento