martedì 30 settembre 2008

Fiorentina vergognosa, partita oscena... No comment. 0-0 con lo Steaua

Frey: 7. Salva tutto. Di piede, di pugno... Grazie Sebastian.
Jorgensen: 3. Mi dispiace dare un voto così ad un serio professionista. Ma è la vita: a volte si sbaglia totalmente partita.
Dal 46'st Zauri: 6. Gioca veramente bene in fase difensiva, ma in fase offensiva è assente. E bisognava vincere.
Gamberini: 6-. Verso la fine salva il risultato, per il resto ordinato. Insopportabili i rilanci inutili, tragedia che condivide con tutta la difesa.
Dainelli: 4,5. Ogni tanto ha amnesie. E senza Frey le amnesie si chiamerebbero goal subiti. Per il resto bene. Ma non basta.
Vargas: 4,5. Sbaglia troppe cose. Compresa una punizione. Meglio dell'altra volta. Grandi potenzialità, poca concretezza.
Felipe: 5,5. Lotta col cuore. Di buone prospettive. Ma in partite così meglio Liverani. Ah, l'abbiamo lasciato al Palermo a parametro zero... Scusate, dimenticavo.
Almiron: 5,5. Rispetto a Montolivo non c'è paragone: in confronto sembra Maradona; però non basta. Sbaglia cose elementari. Male.
Dal 72' Kuzmanovic: 5. Velocizza un pochino l'azione, ma non incide. Un tiraccio che poteva trasformarsi in pericoloso.
Montolivo: 3,5. Sbaglia tutto ciò che può sbagliare, compreso il controllo dopo pochissimi minuti dall'inizio che gli avrebbe spalancato la porta avversaria. Imbarazzante.
Dall'80' Pazzini: sv
Santana: 5. Salta due avversari. Per il resto partita mediocre e vergognosa.
Gilardino: 6. L'unico assieme a Frey convincente. Lotta su tutti i palloni, si sacrifica, non si snerva per il fatto che non gli arriva un pallone giocabile. Prezioso.
Mutu: 5,5. Solo un qualche problema fisico o mentale può giustificare il calo di rendimento. Alla fine si rende pericoloso su punizione e su un buon colpo di testa, ma ci aspettiamo altro da Mutu. Speriamo ritrovi gli stimoli.
Prandelli: 5,5. Provare ci prova. Schiera una formazione abbastanza scontata e forse non rischia qualcosa. Manca un cambio in attacco prima del tardivo ingresso di Pazzini. Azzecca il cambio di Jorgensen. Il dato generale però è allarmante: la Fiorentina non fa gioco, sparacchia i palloni, si affida ai singoli... Forse è anche colpa tua, ma lo sappiamo che sei un grandissimo allenatore. Quindi. Prandelli: salvaci tu!

lunedì 29 settembre 2008

Primo giorno di terza elementare: scrivi i motivi che iniziano con la c e finiscono per à per cui gli italiani votano il Grande Silvio I

Nella riforma Gelmini è previsto, dopo il canto del "Lode a Te Oh Silvio" e del "Presidente Siamo Con Te", esercizi linguistici sui giusti motivi per i quali gli italiani lo votano con gioia e felicità da quindici anni. Ci ho provato anche io... Mi meriterei un bel 5 in italiano e in condotta...
Continuità: l'italiano medio vota Berlusconi da circa quindici anni perché rappresenta un continuum nella società italiana l'interpretazione neocapitalista e basata sulle paure dei cambiamenti degli italiani stessi.
Casualità: l'italiano medio vota Berlusconi da circa quindici anni perché o si sbaglia a votare (vedendo la bandiera italiana).
Cecità: l'italiano medio vota Berlusconi da circa quindici anni perché non vede come il Cavaliere fa politica solo per i propri interessi e per quelli dei suoi amici.
Cinecittà: l'italiano medio vota Berlusconi da circa quindici anni perché guarda troppa televisione.
Celebrità: l'italiano medio vota Berlusconi da circa quindici anni perché attratto dall'uomo celebre che si è fatto da solo ed è diventato tanto sempre-giovane e potente.
Carità: l'italiano medio vota Berlusconi da circa quindici anni perché è convinto che, essendo Berlusconi ricchissimo, non farà politica per i propri interessi, anzi la fa per carità verso il popolo.
Comunistità: l'italiano medio vota Berlusconi da circa quindici anni perché ha paura dei comunisti, che come si sa hanno sempre governato in Italia.
Castità: l'italiano medio vota Berlusconi da circa quindici anni perché crede nei valori della famiglia, della Chiesa e della castità prima del Matrimonio.
Cornità: l'italiano medio vota Berlusconi da circa quindici anni perché è l'unico politico simpatico e vicino alla gente, tanto da poter fare le corna ad un incontro internazionale.
Cavità: l'italiano medio vota Berlusconi da circa quindici anni perché, chiuso nella cavità della sua auto e della sua villetta sotto assedio, vede in lui la sicurezza.
Cenciosità: l'italiano medio vota Berlusconi da circa quindici anni perché al dibattito del 1994 Occhetto era vestito di cenci marroni.
Cavalierità: l'italiano medio vota Berlusconi da circa quindici anni perché è un Cavaliere e in quanto tale rappresenta autorità e continuità di ruoli.
Capacità: l'italiano medio vota Berlusconi da circa quindici anni perché è l'unico che abbia la capacità di mandare avanti questo Paese.
Contabilità: l'italiano medio vota Berlusconi da circa quindici anni perché, essendo un grande imprenditore, sa portare avanti l'economia come nessuno mai...
Criticità: l'italiano medio vota Berlusconi da circa quindici anni perché vuole risolvere le crisi del Paese velocemente (rifiuti, Alitalia, etc.; poco importa se poi son risolte solo sui giornali...).
Celerità: l'italiano medio vota Berlusconi da circa quindici anni perché approva una manovra di miliardi di euro in nove minuti.
Cesarità: l'italiano medio vota Berlusconi da circa quindici anni perché, dopo Cesare e Mussolini, gli mancava un capo deciso.
Cristianità: l'italiano medio vota Berlusconi da circa quindici anni perché è l'unico che può garantire veramente i valori cristiani.
Cocuzzità: l'italiano medio vota Berlusconi da circa quindici anni perché gliel'hanno detto Cucuzza, Mike Buongiorno e Raimondo Vianello.
Questo per la c...
E intanto ce lo teniamo.
Bene così.
Se state pensando "ma non fa ridere" è giusto così. Non deve far ridere. Deve far piangere.

domenica 28 settembre 2008

Fiorentina batte Genoa... Gilardino super...

Frey: 7,5. Salva su Milito con una prodezza la palla che avrebbe cambiato la partita. Eccezionale. Alla fine esce con coraggio estremo su una bella verticalizzazione del Genoa anticipando Olivera. Due parate che valgono la partita.
Jorgensen: 6+. Preciso come al suo solito; copre bene, però in fase propositiva sbaglia alcune palle che avrebbero potuto rappresentare percoli grossi per Rubinho.
Dainelli: 6. Non è eccezionale per tutta la partita, però nel finale recupera bene alcuni palloni. Si vede che è nervoso: alcune entrate sono sconsiderate. Malino e benino.
Kroldrup: 6,5. Gioca a testa alta e con decisione. A parte un'incertezza nel primo tempo (che poi l'arbitro gli dà fallo... meno male), per il resto prende bene il tempo e gioca con intelligenza tattica.
Gobbi: 6-. Rispetto a Vargas non c'è un paragone, però ne ha giocate di meglio. In difesa si comporta benissimo, mentre in attacco sbaglia soprattutto nella seconda metà della partita, molto probabilmente perché stanco.
Felipe: 6,5. Sbaglia sempre dei palloni mediocri e risulta, se pensiamo a Liverani, poco intelligente tatticamente, però sta crescendo tantissimo. Verso il novantesimo recupera una palla decisiva ed esulta con le braccia quasi avesse segnato: segno di cuore. Bravo.
Donadel: 6. Quasi segna, è sempre presente, però gli manca sempre qualcosa. Impreciso.
Montolivo: 4,5. Sbaglia una quantità di palloni industriale. Tira una volta in porta e una fuori. Esserci c'è, perlomeno. Però innervosisce spettatori e compagni. Il futuro del calcio italiano singhiozza.
Semioli: 6+. Non gioca bene, però in copertura è preziosissimo. Prima partita a sorpresa. Una risorsa importante per la squadra.
20'st Santana: 5. Tocca pochissimi palloni e quelli che tocca gli sbaglia. Mah...
Gilardino: 8,5. A parte che regala i tre punti alla Fiorentina segnando un goal da campione, però è anche decisivo dal punto di vista tattico. Ci mette il cuore in ogni pallone, guadagna falli... Ogni palla che tocca la trasforma in utile. Bravo davvero.
20'st Pazzini: 5,5. Non punge, però si muove bene e confeziona un assist a Mutu.
Mutu: 5. "Me la fai finire una?" domanda a Prandelli quando lo sostituisce. Si, la puoi finire, però cerca di stare tranquillo e di giocare come sai.
36'st Osvaldo: 6,5 Entra e sprizza energia e voglia. Quasi segna. Bravo Osvaldino...
Prandelli: 7. Schiera la Fiorentina dell'anno scorso (a parte due elementi) e vince. Se riesce a superare queste settimane, allora davvero viene da un altro Pianeta. Ave Cesare.

venerdì 26 settembre 2008

I comandamenti di Libero

Libero oggi è deciso: la Crociata deve andare avanti. A colpi di scure.
Ecco le "Verità" che Libero consegna ai suoi lettori.
1) Alitalia. "Epifani firma in ginocchio" e ancora "E' andata bene: Epifani ha perso la faccia". Bella analisi di un passaggio cruciale per il nostro paese: l'importante è che il Segretario della Cgil abbia perso la faccia. (E INTANTO ASSISTIAMO ALLA SVENDITA DELLA COMPAGNIA DI BANDIERA ITALIANA PER LA QUALE IL GOVERNO BERLUSCONI SARA' AD IMPERITURA MEMORIA RESPONSABILE.)
2) Governo. "Silvio fa festa in beauty farm"... interessante...
3) Economia. "C'è la crisi ma si brinda a champagne". (Questa era l'analisi economica...);
4) Giustizia. Si registra che "oggi parlare male dei giudici è come il mitico sparacchiare sulla Croce Rossa" e che "(la Corte di Cassazione ndr) dovremo chiamarla Corte di Scassazione, intendendo per oggetti dello sfascio e dello scasso a mano togata la ragionevolezza e il buon senso"... "a mano togata", grande Santambrogio (senza apostrofo: è un giornalista...);
5) Diritto. In prima pagina: "Diritti, quanti delitti si compino in tuo nome". Si mette in relazione il fatto che la Corte di Cassazione abbia ritenuto "minaccia grave" l'intimazione da parte di un professore ad uno studente riguardo la sua bocciatura con il fatto che a Palermo cinque studenti delle medie hanno preso in giro la propria insegnante di educazione fisica e "mentre cercava di sedersi, uno di essi ha spostato la sedia dalla cattedra facendo cadere la docente pesantemente sul pavimento". Il titolo è "Non si può dire 'ti boccio' ma si può menare la maestra". Una delle firme di punta di Libero (Oscar Giannino) afferma tra se e se "si dirà che non c'entra nulla". Si, caro Oscar, si dirà e si dice che non c'entra nulla. La necessità di semplificazione di Libero è snervante: si liquida un problema serio (il bullismo nelle scuole e la mancanza di disciplina e rispetto verso i professori) con una sentenza della Corte di Cassazione. Wow.
6) Sicurezza. Intervista a tutta pagina ad Alemanno. Roma è sicura!!! Tra i motivi il fatto che saranno vigilati "24 ore al giorno" i campi Rom e che Alemanno ha trovato la ricetta per "censire" i Rom. La domanda del giornalista è "come?". La risposta di Alemanno è "spiegando che l'integrazione è nel loro interesse". L'avesse detto Veltroni sarebbe stato scomunicato direttamente dalla Santa Sede. Ah, dimenticavo l'ultimo motivo di sollievo a Roma: "Non sarà l'Arci a dare i numeri sugli immigrati". Meno male.
7) Camorra. "La camorra non ha colore, la Gomorra è rossa". Il ragionamento di base è: in larga parte della Campania governa la sinistra, in Campania c'è la Camorra, dunque la sinistra è camorrista. Lo stesso ragionamento vale per la Sicilia? No. Sulla Sicilia si parla dell'organismo per gli anti-sprechi che non funziona tanto bene... Invece l'articolo sulla camorra è fantastico. Il sillogismo l'avete già capito (evito gli esempi...); ma si arriva a di più... "E sarà anche un caso che i Casalesi hanno trovato uno dei loro terreni più fertili nell'Emilia rossa"... Brividi...
8)Scuola. Con tutti i problemi che ci sono, si afferma per bocca del Papa che "ci vuole la parità scolastica". Mah... Qui basta la Costituzione a rispondere ("...SENZA ONERI PER LO STATO...").
9)Voto ai sedicenni. Vade retro Satana. Questa l'idea di Mattias Mainiero, che parte dal voto ai sedicenni in Austria (idea peraltro di Walter "il nicaraguense nonché cubano"). Sbagliato. Ma, al di là del merito (anche io non ho un'idea chiara: credo però che di sicuro dovrebbero votare alle amministrative), vediamo la motivazione. Mainiero prende la celebre battuta di Flaiano ("Se non si è di sinistra a vent'anni e di destra a cinquanta, non si è capito niente della vita") per giustificare la sua contrarietà. Infatti, cito testualmente, "pare che la sinistra sia una specie di malattia infantile, colpisce soprattutto i più giovani". Di qui un serio e argomentato paragone con gli orecchioni che (come la Sinistra), presi da grandi, possono essere molto pericolosi, altrimenti ci si immunizza. Vorrei stringere la mano a Mainiero per la sua seria e profonda analisi politica della distribuzione del voto.
10) Calcio e Religione. Libero scova la connessione. "La dieta di Allah fa male al calcio". Innanzi tutto si divide calciatori islamici da non-islamici o islamici non-praticanti. Poi, dopo aver ironizzato sul Ramadan, si racconta di Neqrouz: musulmano praticante finché giocava, poi si ubriaca molte volte e finisce dentro per rissa.

giovedì 25 settembre 2008

Disastro Fiorentina: 0-3 con la Lazio

Frey: 7. Se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo. Evita il dichiarato tentativo di peggiorare il record di reti subiti con la Lazio a Roma (8 per l'amarcord).
Zauri: 5. Cerca di fare quello che può, ma fa poco. Qualche cross, qualche chiusura... Poca roba.
Dal 1'st Comotto: 5+. Tira da lontano e fa delle pessime figure. Meglio di altri in difesa, anche se regala brividi pure lui.
Dainelli: 4. Se ci fosse un manuale per giocare male da centrale di difesa, credo contemplerebbe come esempi le sue chiusure in questa partita. Sul due a zero è imbarazzante. Provoca un chiarissimo rigore, che l'arbitro non vede. Faccia da cammello svizzero (con tutto il rispetto per i cammelli svizzeri).
Gamberini: 5,5. Sbaglia solo sulla terza rete e non è poco. Il mezzo punto in più perché perlomeno limita i danni con alcune chiusure degne di nota (soprattutto nel primo tempo). Poi che vuoi chiedergli di più?
Vargas: 3. Sbaglia tutto. In fase propositiva non fa praticamente nulla. In fase difensiva è una vera e propria tragedia. Ha fatto bene Prandelli a non sostituirlo perché doveva avere l'umiliazione di stare in campo fino alla fine. Imbarazzante. Se gioca così per rivenderlo bisogna pagare.
Felipe: 5. Qualcosina la fa, ma nel secondo tempo si nasconde dietro una zolla di terra. Niente carattere. Il cronista ci ricorda che, prima di andare all'Almeria, era disoccupato... Brivido lungo la schiena.
Almiron: 5+ Cerca di farsi vedere. Non gli riesce quasi nulla. Il migliore del centrocampo e ha fatto la sua peggior partita: tutto dire.
Montolivo: 3,5. Antognoni oggi non gira, ma si aggira nel campo cercando o di rallentare le ripartenze viola o di provocare un break per la Lazio. Imbarazzante. Alcuni giornali oggi gli danno 4,5: che si stiano accorgendo della sua classe cristallina?
Kuzmanovic: 4. Niente da fare. Non entra in partita e a tratti sembra non entri nemmeno in campo. Rinviato.
Dal 27'st Donadel: sv
Gilardino: 6-.
Si batte tutta la partita. Cerca i compagni, tiene palla, rientra. Questa partita ne dimostra il carattere e la funzione tattica. Bravo Gila. Peccato che giocavi da solo.
Mutu: 3,5. Imbarazzante. A un campione così dispiace dare un voto sotto il 4, però è giusto valutare la partita. Sembra un Montolivo svogliato. E' nervoso. E' curiosamente fuori dal gioco. Sbaglia tutto. Problemi? Parliamone.
Dal 32'st Pazzini: sv.
Prandelli: 5.
Lo aveva detto prima. E aveva ragione. 5, ma la colpa resta sulle gambe e sui piedi dei giocatori. Semmai poteva tornare ai tre attaccanti sul 2-0... Mah...

martedì 23 settembre 2008

Rileggendo un grande poeta contemporaneo...

L'azzurro dell'azzurro dell'azzurro,
l'azzurro del mare, del cielo, del sussurro,
l'azzurro del vento, nell'aria azzurra

tra i rami verdi e chiari, fino a sera,
dove la vista opaca si fa vera
visione di bellezza che ci appaga, sì, Oscar,

tutto il senso che ci manca e ci consacra
all'essere che batte contro il nulla
il suo pennello intriso o la sua penna a sfera,

perché la notte sia meno nera.

Gianni D'Elia, da Bassa Stagione, 2003

lunedì 22 settembre 2008

Uhlman e un piccolo capolavoro... e due riflessioni

Consigliato da Giulio un mesetto fa, ho letto "L'amico ritrovato" di Fred Uhlman. Consiglio veramente prezioso.
Un libro delicato e preciso. Una storia autobiografica apparentemente semplice, ma su cui si intrecciano, con sapiente mescolanza, diversi temi e diversi mondi. Un ragazzo nuovo in classe. L'adolescenza. L'amicizia. La Germania degli anni trenta. Due strade che si fanno una, per poi dividersi per sempre...
Non voglio dirvi nient'altro della storia. E' un libro che si legge in pochissimo tempo, ma poi sedimenta e cresce... Solo alcune brevissime riflessioni.
C'è un passaggio sulla Religione e sul concetto stesso di "credere" e "fede" che colpisce veramente. Da una parte mi ha riportato a riflessioni di tempo fa, dall'altra mi ha stimolato a rivedermi. "Non restavano che due alternative: o Dio non c'era o esisteva una divinità che era mostruosa nel caso fosse stata potente e inutile se non lo era"... "E hai ancora il coraggio di giustificare l'accaduto perché sei troppo pavido per vivere senza il tuo Dio?". Domande vere. Domande sincere. Fastidiose per chi crede. Si, fastidiose. A una domanda del genere molti hanno affanno per cercare una risposta, pochi per vivere questo dubbio.
Sull'ebraismo e, direi, "sull'essere ebrei" troviamo una riflessione che io condivido molto. E' posta come discussione tra un ebreo (padre del protagonista) e un altro ebreo sionista. "Mio padre detestava il sionismo, che giudicava pura follia. La pretesa di riprendersi la palestina dopo duemila anni gli sembrava altrettanto insensata che se gli italiani avessero accampato dei diritti sulla Germania perché un tempo era stata occupata dai Romani. Era un proposito che avrebbe provocato solo immani spargimenti di sangue, perché gli ebrei si sarebbero scontrati con tutto il mondo arabo. E comunque cosa c'entrava lui, che era nato e vissuto a Stoccarda, con Gerusalemme?". Molti (anzi quei pochi che stanno leggendo) saranno già sobbalzati sulla sedia a leggere questa affermazione: ecco che si nega il diritto di Israele ad esistere, ecco l'antisemitismo mascherato da razionalismo, ecco il relativismo cosmico! Un momento. Fermi. Io sono per il sacrosanto diritto di esistere per Israele dal momento che le attuali condizioni storiche hanno determinato la presente situazione. Oggi dire che Israele non debba esistere è fuori dal mondo. Fare però una riflessione storica (non politica) su Israele non credo sia tragico. Come dire che mi fa schifo quello che ha fatto Sharon credo non sia un'eresia.
Torniamo alla nostra storia... Il sionista accusa il padre del protagonista di essere "prodotto tipico dell'assimilazione". Il padre risponde: "Si, è vero. E cosa c'è di male? Io voglio identificarmi con la Germania e sarei uno dei più accaniti sostenitori dell'integrazione completa degli ebrei se fossi sicuro che questo potesse costituire un vantaggio per il nostro paese".
Questa riflessione la condivido, anche se non nell'ottica nazionalista o patriottica. Certo che leggerla detta da un ebreo alla vigilia di ciò che si è consumato in Germania fa rabbrividire... E fa capire come gli ebrei non fossero stati una cricca chiusa e esclusiva di affaristi, ma uomini e donne, cittadini e cittadine, che peraltro hanno dato un grandissimo contributo alla cultura del paese.
Ho voluto fare queste due riflessioni su due temi difficili. Sono stato rapido, incompleto e superficiale. Me ne scuserete. Per il resto, non voglio dirvi altro di questo libro... Che, oltre alle riflessioni che ho fatto, ha il suo punto di forza nel legame tra i due amici, che vi lascerò scoprire. Grazie a Giulio per il consiglio.

domenica 21 settembre 2008

400. Colonia Ich liebe dich!

E' il 400° post di questo blog...

E sono felice di festeggiarlo con una notizia bellissima, di quelle che ti fanno sperare, che ti fanno sentire parte.

A Colonia (qui la notizia) la città intera ha fermato il raduno di Euro Nazi che avrebbe rappresentato l'ennesima tappa dell'affermazione dei movimenti della paura contro quelli della ragione e della speranza (scusate i toni "mistici"). In recessione economica, i nazisti, i fascisti e i nazionalisti (e quant'altro) hanno gioco facile. Colonia ha dimostrato che no: non ci stiamo. Tra l'altro, mi vergogno che lì ci sia stato un italiano: Borghezio. Non solo non mi rappresenta, ma credo debba rappresentare un bello stimolo a tutti noi che cerchiamo di praticare la buona politica.
Un saluto, a presto...

sabato 20 settembre 2008

Lione-Fiorentina: una poesia...

Lione-Fiorentina è stata comunque una poesia. Una delle più belle da quando esiste la Fiorentina dei Della Valle: dolce e commovente nel primo tempo, con il colpo di scena (negativo per i viola) alla fine. Ha avuto un suono soave, due carezze al pallone di Gilardino, ha lasciato un po’ di amaro in bocca, vuoi per il modo in cui è arrivato il gol del Lione con Zauri a terra, vuoi per come la squadra di Prandelli si è fatta recuperare. E’ vero: con un po’ di cattiveria in più, si poteva portare a casa il risultato, probabilmente è solo mancata la furbizia necessaria nel momento di maggior difficoltà. Non lo sapremo mai. Quella, la poesia, resterà però nel cuore di tutti noi e nel cuore di tutti gli appassionati di calcio: vedere una Fiorentina così forte, così vivace, così pimpante ha fatto venire i brividi ai tifosi. Persino la maglia sembrava più viola del solito, con il giglio rosso di Firenze sul petto: persino i colori sembrano più chiari nella notte. Apparivano luminosi, la poesia non è solo qualcosa di scritto ma lascia spazio aperto alla fantasia, a chi non la può leggere ed allora si limita solamente ad ascoltarla. E a vedere com’è rappresentato il mondo, a dare una raffigurazione propria dei problemi, dei pensieri, della vita. Lione-Fiorentina aveva un significato troppo profondo per una partita di calcio, era quel qualcosa in più che solo i tifosi viola – quelli più fedeli – hanno colto: un modo di riunirsi tutti insieme per novanta minuti, un modo di immaginare una grande vittoria, una sublime prestazione. Forse la fine della poesia l’avranno in mente loro, i calciatori: magari sarà nella testa di tutti loro, i tifosi. Forse i due epiloghi saranno uguali, con una grande festa al centro del campo per festeggiare qualcosa di inimmaginabile: ci saranno gli uomini di oggi, Prandelli e i Della Valle. Ci saranno i palloncini viola. Ci sarà la solita Firenze. Non sappiamo quando, ma accadrà. Questo è solo l’inizio della poesia...
Di Niccolò Gramigni da www.violanews.com
complimenti all'autore, che qui riporto perché...mi ha fatto venire qualche brivido... viola.

Ultim'ora: scelto l'inno della nuova giovanile del PD

Dovete capire che, tornando da Vivo d'Orcia dopo due ore e un quarto di macchina, per organizzare la Festa Invernale Provinciale di Generazione Democratica, possono generarsi nella mente strane connessioni. Ecco che prendersi meno sul serio (che poi serve a prendere con maggiore serietà le cose) mi sembrava doveroso... ;-)
Dopo una lunga riunione a Roma, i giovani del Partito Democratico hanno trovato l'inno perfetto, quello che darà il giusto slancio alla giovanile che stiamo per costruire. La riunione è durata dodici ore intense e dure, nelle quali le varie linee politiche hanno alfine trovato felice convergenza.
Bisognava innanzitutto trovare un inno comprensibile alle giovani generazioni, diretto e innovativo. Qualcosa di NUOVO. I varii giovani democratici hanno esposto i punti fermi che dovevano essere nell'inno e, nonostante fossero difficilmente riassumibili in un unico inno, sono riusciti nell'intento. I punti principali erano i seguenti.
1) Chiaro richiamo all'infanzia e all'adolescenza, che rappresentano gli stadi in cui un giovane si forma e che possono rappresentare la condizione di vita anche di un ventenne o di un trentenne;
2) Ritmo veloce e ballabile;
3) Un riferimento alla difficile e discontinua vita di un giovane oggi, che si divide tra mille impegni e mille diverse attività... Un approccio "multitasking" davanti al quale molto spesso si genera lo stress.
4) Un riferimento intergenerazionale, per perseguire quel patto per l'appunto intergenerazionale che serve al futuro del nostro Paese.
5) Un ritornello che resti bene in mente.
6) L'individuazione simbolica di un escamotage per uscire dal tran-tran quotidiano, un simbolo che richiami e si intrecci al territorio e alla storia di vita di ciascuno di noi, e che sia vicino all'idea di giovanile che vogliamo.
7) La frangia più fannullona dei GD voleva un richiamo in apertura alla necessità di dormire la mattina;
8) Dare il senso del precariato esistenziale, generato in primis dal precariato lavorativo;
9) Una provocazione al Ministro Gelmini, ad esempio sul tempo pieno.
10) Un attacco velato ma deciso alla cultura della "prestazione", incarnata da consumi eccessivi di caffé, red bull e antidolorifici.
11) Un richiamo alla crisi della famiglia;
12) Il sottoscritto, infine, via web-cam, ha richiesto un richiamo alla gastronomia che, comunque sia, è uno dei piaceri della vita.
Dopo duro lavoro, ecco in anteprima nazionale, l'inno della Giovanile del Partito Democratico:



Vi prego di leggere e poi ascoltare attentamente... ;-)

Tempo (ed è già settembre)

Il tempo è prezioso. La cosa più preziosa. In primo luogo perché è una risorsa limitata, esauribile. In secondo luogo perché, mutando nei giorni e nei mesi, è esclusivo: non torna. Il tempo rappresenta dunque il metro di tutto. Rappresenta le stagioni e lo studio, i sacrifici e le speranze, l'amore e il dolore, la tristezza e la nascita, la gioia e la morte. In terzo luogo, il tempo è qualcosa di estermamente plasmabile e, al tempo stesso, di tremendamente ineluttabile. Infine, rappresenta la misura dei ricordi e l'ingenuità delle speranze.
Abbiamo trasformato, un po' per natura e un po' per caratteristiche socio-economiche, il tempo in denaro e in futilità. In denaro perché nessuno ha cinque minuti per... Senza fare retorica (i cinque minuti per un sorriso o per una cortesia), molti di noi pensano di avere cinque minuti per tutto, eppure non li hanno per niente. Questo è il tempo-denaro. Tempo denaro nel senso stretto della retribuzione oraria, ma anche nel senso più generale del concetto stesso di "perdere tempo". Quest'ultima categoria, tra le più soggettive (per me può essere perdere tempo guardare la televisione, per un altro andare ad un esecutivo del Partito Democratico di sabato mattina e poi farsi due ore e quaranta di macchina per una riunione), la stiamo trasformando in oggettiva. E allora, siccome nessuno (se non illudendosi) può riuscire a "non perdere tempo" per le categorie produttivistiche e/o sociali odierne, subentra un senso di colpa strisciante e costante.
Dicevo, poi, il tempo in futilità. Si, in futilità perché alla fin fine abbiamo bisogno dello "svago", ovvero della "vacanza" (vacuo=vuoto), ma tendiamo a rendere lo svago proficuo. Ma anche in quest'ultimo caso la "Vacuo-nza" la vediamo come qualcosa da riempire: viaggi utili, ad esempio. Ed ecco che fai una vacanza che etimologicamente non è vacanza.
"Devi scrivere post più brevi.." Giusto, anche se le ultime quattro righe sembrano troppo generiche (andrebbero spiegate!). Quindi la faccio finita, saltando molti ragionamenti, e giungendo alla conclusione.
Il tempo ha un'insidia tremenda: non ammette di pensare a se stesso con lucidità piena, perché, nel momento in cui pensi al tempo e ad organizzarlo, quello continua a passare. Non è come preparando una pietanza: organizzo cosa devo tagliare, cosa devo soffriggere etc. e nel mentre non è che le carote si tagliano da sole, o il filetto si rosola autonomamente sulla brace.
Quindi, rincorrendo il tempo passato perdiamo quello presente; vivendo quello presente, perdiamo quello passato (senza memoria potremmo vivere anche per l'eternità, ma non ne godremmo); pensando a quello futuro, oltre a perdere quello passato, tendenzialmente pieghiamo quello presente ad una tensione per il futuro che lo mortifica (o lo giustifica, ma illusoriamente). E che sia, dunque, tutto in quel Leopardi...
Comunque, scrivendo questo post, ho perso "un monte" di tempo... E sono già in ritardo... Vedi? Proprio non torna. Quindi meglio non pensarci?

venerdì 19 settembre 2008

giovedì 18 settembre 2008

Silenzio.

Silenzio.

mercoledì 17 settembre 2008

Sogno e incubo... Parole troppo grandi per una partita?

Siamo a Lione. Ricordo ancora vivida l'ultima partita della Fiorentina in Champions: avevo qualche lustro in meno. Col Bordeaux. 3-3. Mentre gli altri gigioneggiavano.
Emozione per il ritorno tra le grandi.
Partita bella: entrambe le squadre su alti livelli. Scappa il goal. Gilardino. Scappa il raddoppio. Gilardino. Gli altri non demeritano. Però ormai sono stesi. Si tira avanti e si potrebbe fare tre. La partita va verso la conclusione. Poi l'assurdo.
Il primo goal del Lione con Zauri a terra che tiene in gioco tutti quanti. L'arbitro ha piena responsabilità: doveva fermare il gioco. I giocatori del Lione credo avranno qualche rimorso di coscienza, però questo è soggettivo. Dov'è il fair play? Dov'è il senso profondo del gioco? E noi diamo un'altra bella lezione. Vedete il comportamento dei giocatori in campo a fine partita e l'intervista a Della Valle.
Il 2-2 giunge. Punizione inesistente (non è polemica, ma analisi). E il Lione segna. Che vi devo dire? Ci son rimasto malissimo.
Frey: 7. Bravissimo. Preciso. Domenech guarda dalla tribuna... Mah.
Zauri: 6. Prestazione abbastanza buona: Benzema è un cliente duro da affrontare. Poi crolla a terra e il Lione segna.
Dal 75' Jorgensen: sv. Entra e fa poco...
Dainelli: 6,5. Non ci si ferma finché l'arbitro non fischia. A parte questo, parte in salita con molti errorini, poi si riprende e conduce un'ottima gara.
Kroldrup: 6+. Alla fine gioca bene, anche se, come al compagno di reparto, va imputato il grave errore di fermarsi (solo Almiron ha provato a contrastare i lionesi). Per il resto bene: qualche intervento notevole.
Vargas: 6+. Buona prestazione, soprattutto in fase difensiva. Esaltante per la personalità.
Felipe: 7. Bravo, bravo e ancora bravo. Meno irruenza (è la terza ammonizione). Per il reso imposta e morde, difende e attacca. L'uomo giusto nel posto giusto.
Montolivo: 4,5. Montolivo? Giocava. Ah, si. Fantasmolivo regala sprazzi di genio una volta ogni 2.000.000 di secondi. Per il resto la solita tiritera: lento, prevedibile, scostante, inquieto, inquietante... Spero di poter un giorno vederlo al meglio.
Kuzmanovic: 6+. Buona prestazione, anche se al di sotto della forza dell'anno scorso. Sembra un po' timido in certe occasioni. In altre fa buone apertura.
Dal 63' Santana: 4,5 Solana ("sola" in argentino) anche oggi ci regala una prova da film dell'orrore. Dario Argento lo sta ingaggiando. Intanto, lo aspettiamo sui livelli di... di... di... non mi ricordo... Comunque faceva belle cose.
Almiron: 7. Sbaglia una cosa all'inizio che poteva essere tragica. Poi viene fuori alla grande. Gioca e si propone. Prende un incrocio. E' l'unico che difende sull'azione dell'1-2....
Gilardino: 8. Gilardino fantastico. Sponda, difesa, attacco... E due goal. Che volete di più?
Dall' 80' P azzini: sv. Corre come un matto.
Mutu: 6. Ho in mente due cose. Il cross meraviglioso per Gilardino e il pallonetto fallito davanti al portiere lionese. Mettiamo un 6. Anche perché i suoi movimenti li fa.

Prandelli: 7,5. Bravissimo. Stile. Capacità. Squadra eccezionale.

martedì 16 settembre 2008

Fiorentina cade a Napoli con due errori difensivi.

FREY 6: Che ci deve fare? La difesa si mette anche a perfezionare gli assist dei napoletani.
ZAURI 4,5: Sveglia!
DA COSTA 5: Non gioca poi tanto male, ma compartecipa alle due vergognose amnesie difensive.
DAINELLI 5,5: Fuori posizione in entrambi i due goal. Per il resto bene, ma bastano due errori a far perdere una partita.
GOBBI 5: Male davvero.
DONADEL 5,5: siamo al limite della sufficienza. Ci vuole di più
ALMIRON 6,5: Si muove e morde. Bravo. Non molt continuo.
Dal 21' st KUZMANOVIC 5,5: Forza Kuz: che ti succede?
MONTOLIVO 4: Antognoni oggi non gira. Eppure nel 1982 era bravo... Ah, scusate, non è Antognoni, è Montolivo, quello che una la fa divina e cento le fa imbarazzanti.
Dal 27' st PAZZINI 6,5: Entra e si fa subito vedere in ogni modo. Bravo Pazzo.
SANTANA 4,5: Sola. Vogliamo il miglior Santana, non questo che "cincischia" e innervosisce se stesso e la squadra.
GILARIDINO 7: L'assist vale già il 7, ma è anche una forza della natura al servizio della squadra.
MUTU 7: Bella punizione. Buoni movimenti. A tratti scompare, ma è sempre decisivo.
33' st OSVALDO s.v.:
PRANDELLI 6,5: Difesa imbarazzante. Squadra dominante. Attacco esplosivo.

lunedì 15 settembre 2008

Indignazione

Sono arrabbiata. Sono fiera di esserlo. La rabbia aiuta a non abituarsi a tutto. Ho sentito le parole del ministro Carfagna. Diceva: «Io provo orrore per le donne che vendono il proprio corpo per denaro». Parlava forse di un suo calendario? No, parlava delle prostitute o meglio: solo di quelle che stanno per strada. Perché non succede niente? Perché non telefoniamo, chiamiamo, bussiamo, usciamo per strada? Forse ci stiamo davvero abituando a tutto.
(Laura Guasti, Firenze)

da "L'Unità"

venerdì 12 settembre 2008

Cortona

Finalmente politica...

mercoledì 10 settembre 2008

La Russa. No comment. (e lasciamo perdere Alemanno).

LA RUSSA - Intervenendo alla cerimonia [a Porta san Paolo] e parlando davanti al Capo dello Stato (che ha invitato tutti i cittadini a rafforzare la memoria della Resistenza) il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha reso omaggio anche ai militari dell'esercito della Repubblica Sociale Italiana che, «dal loro punto di vista, combatterono credendo nella difesa della Patria». «Farei un torto alla mia coscienza - ha detto La Russa - se non ricordassi che altri militari in divisa, come quelli della Nembo dell'esercito della Rsi, soggettivamente, dal loro punto di vista, combatterono credendo nella difesa della patria, opponendosi nei mesi successivi allo sbarco degli anglo-americani e meritando quindi il rispetto, pur nella differenza di posizioni, di tutti coloro che guardano con obiettività alla storia d'Italia».

Dal "Corriere della sera online, 8 settembre 2008

L’ANPI NAZIONALE: «Continuano a sovvertire la storia per dare assalto all’antifascismo, alla democrazia e alla libertà»
SULLE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO IGNAZIO LA RUSSA RILASCIATE L’8 SETTEMBRE 2008 IN OCCASIONE DEL 65° ANNIVERSARIO DELLA DIFESA DI ROMA A PORTA S. PAOLO

In seguito alla dichiarazione del Ministro della Difesa Ignazio La Russa secondo la quale «anche i militari dell’RSI combatterono per la difesa della Patria», espressione di un revisionismo che pone sul medesimo piano storico ed etico dittatura e libertà, totalitarismo e democrazia, l’ANPI Nazionale ribadisce quella che è una verità storica inoppugnabile: in Italia c’è chi si è battuto per ridare libertà e dignità alla nazione − i partigiani, i 600.000 militari deportati nei campi di concentramento nazisti e le truppe angloamericane − e chi per riaffermare un dominio assoluto e criminale, ricorrendo anche a stragi di civili innocenti e deportazioni, cui parteciparono attivamente i militari della Repubblica di Salò già considerati dall’allora legittimo governo italiano collaborazionisti dei nazisti e quindi perseguibili penalmente. Con preoccupazione assistiamo all’ennesimo tentativo, da parte di illustri esponenti del Governo, di sovvertire la Storia d’Italia per dare assalto ai valori che l’hanno sorretta per sessant’anni: democrazia, antifascismo e libertà. E per evidenziare sempre di più l’importanza e l’urgenza della Memoria l’ANPI fa sue le parole del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano pronunciate proprio in occasione della celebrazione per il 65º anniversario della difesa di Roma a Porta S. Paolo:
«(...) ho parlato e l’ho sempre sottolineato anche nelle celebrazioni della festa del 25 aprile – a Cefalonia come a Genova − di un duplice segno della Resistenza: quello della ribellione, della volontà di riscatto, della speranza di libertà e di giustizia di tanti giovani che combatterono nelle formazioni partigiane sacrificando in non pochi la loro vita; e quello del senso del dovere, della fedeltà e della dignità che animarono la partecipazione dei militari, compresa quella dei 600mila deportati nei campi tedeschi che rifiutarono l'adesione alla Repubblica di Salò».
8 settembre 2008
Ogni ulteriore commento sarebbe superfluo.

domenica 7 settembre 2008

Walter Veltroni a Firenze



Dopo un lungo viaggio in treno da Reggio Calabria a Firenze (partenza alle 23.40 e arrivo alle 10.10 della mattina), e dopo essermi rinfrescato un attimo al bagno, intervengo all'assemblea regionale del PD. Subito prima di Walter Veltroni. E ad essere sincero mi ha fatto molto piacere avere questa opportunità, e ancora di più il fatto che Veltroni abbia richiamato una piccola riflessione del mio intervento nella sua chiusura e anche nell'intervista con Mentana la sera. Sperando che davvero riusciamo a metterci al lavoro come una squadra unita a creare una vera Alternativa Culturale per questo nostro Paese... E ora: lavorare.

Med-Fest RUN: complimenti a Donato e a tutti i ragazzi RUN

Ecco una foto di gruppo di quelli che sono arrivati prima... Cosenza, Napoli e Siena!

La conferenza stampa del Med-Fest
L'iniziativa del primo giorno, sull'Università... (Mi potete riconoscere nel secondo da destra)


Ecco il Presidente RUN Donato alle prese con Massimo D'Alema nella iniziativa centrale


Ed ecco una foto di gruppo Toscana-D'Alema. Da sinistra: Donato, D'Alema, io e Stefano

martedì 2 settembre 2008

Mondo?

Da Repubblica di ieri:
"Fermate il Big Bang di Ginevra o il 10 settembre finirà il mondo"
Risposta:
"Porca miseria, ho fissato di andare all'IKEA"

lunedì 1 settembre 2008

Buonina la prima: Fiorentina-Juventus=1-1 ...riacciuffata la Juve a tre minuti dalla fine...

Bella partenza di campionato con una squadra precisa e non male. Pareggio alla fine giusto, ma con buone indicazioni di gioco. Bello anche in generale: le quattro grandi (Juve-Milan-Inter-Roma) raccolgono tre miseri punti sui dodici disponibili. E se alle quattro grande si aggiunge la grandissima (la Fiorentina;-) rimaniamo sui quattro punti su quindici. Campionato aperto? Speriamo. Da notare il Napoli, che per me farà un grande campionato se non va troppo avanti in UEFA. Buone squadre anche l'Udinese e la Sampdoria. Speriamo di assistere ad un campionato imprevedibile... Anche se la prima giornata significa ben poco... E ora, quando si cominciava ad appassionarsi, bisogna già fermarsi un fine settimana per la Nazionale... Uff... (senza offesa per i patrioti).
Ultima cosa: benissimo sia rimasto Papa Waigo. Tornerà utile.
Frey: 7. Con Gilardino, si divide il punto guadagnato. Para un tiro ad un minuto dalla fine che, pur essendo sul suo palo, non era affatto semplice. Sicuro. Determinante.
Zauri: 5,5. Nedved doveva marcarlo. Comunque prova sulla sufficienza con qualche guizzo buono.
Kroldrup: 6. Benino. A volte pare insicuro. Altre gioca a testa alta.
Gamberini: 6,5. Una partita da incorniciare, come tante sue partite... Fa una scivolata da antologia del calcio. Peccato sul goal, dove si divide le colpe con i compagni di reparto.
Vargas: 7+. Il migliore in campo. E' come avere due giocatori: uno davanti che fa l'ala e l'altro dietro che fa il terzino. Tanto che a volte vedi lui che tira in avanti e, due minuti dopo, è dietro a coprire. Bene così.
Felipe: 6,5. A parte che l'espulsione non c'era, a mio parere, però deve imparare ad essere meno irruento. Per il resto si dimostra centrocampista completo e con buone idee in testa.
Donadel: 4,5. Non sembra Donadel, ma uno capitato lì per caso. Malissimo. A tratti disastroso.
Dal 33'st Kuzmanovic: sv
Almiron:6,5. A parte la punizione da commedia, si comporta davvero bene. Morde. Attacca gli spazi. Tira. Ha personalità. Prandelli ci ha visto giusto, e anche Corvino.
Dall'8' st Jovetic: 6. Si vede che ha i numeri e non sfigura, anche se alla fin fine è abbastanza fuori dal cuore del gioco.
Santana: 5+. Gira, salta, corre, sbatte, ribatte, casca, si rialza... Insomma: per le potenzialità che ha (e che dimostra: passa in mezzo a due come nulla), fa venire davvero il nervoso per scostanza e discontinuità.
Gilardino: 7. Si muove bene, ma ancora non è inserito totalmente nei meccanismi viola. Il goal è da campione e vale il 7 da solo. Sbaglia altre occasioni, ma la girata fulminea e fulminante vale di più...
Osvaldo: 5. Parte bene, poi si nasconde. Però hai sempre la sensazione che possa indovinare qualcosa di favoloso. Forza Osvaldo!
18'st Pazzini: 6+. Fa l'assist e comunque si comporta bene. Bravo.
Prandelli: 6,5. Mette in campo giocatori determinati; si vede già la cura su Gilardino. Giusta la scelta di Almiron. Azzeccatissimo il cambio di Pazzini (senza togliere il Gila). Bravo Prandelli. Anche se alla prova della Viola manca incisività.