giovedì 24 luglio 2008

Istanti

Se io potessi vivere un'altra volta la mia vita
nella prossima cercherei di fare più errori
non cercherei di essere tanto perfetto,
mi negherei di più,
sarei meno serio di quanto sono stato,
difatti prenderei pochissime cose sul serio.
Sarei meno igienico,
correrei più rischi,
farei più viaggi,
guarderei più tramonti,
salirei più montagne,
nuoterei più fiumi,
andrei in posti dove mai sono andato,
mangerei più gelati e meno fave,
avrei più problemi reali e meno immaginari.
Io sono stato una di quelle persone che ha vissuto sensatamente
e precisamente ogni minuto della sua vita;
certo che ho avuto momenti di gioia
ma se potessi tornare indietro cercherei di avere soltanto buoni momenti.
Nel caso non lo sappiate, di quello è fatta la vita,
solo di momenti, non ti perdere l'oggi.
Io ero uno di quelli che mai andava in nessun posto senza un termometro,
una borsa d'acqua calda, un ombrello e un paracadute;
se potessi vivere di nuovo comincerei ad andare scalzo all'inizio della primavera
e continuerei così fino alla fine dell'autunno.
Farei più giri nella carrozzella,
guarderei più albe e giocherei di più con i bambini,
se avessi un'altra volta la vita davanti.
Ma guardate, ho 85 anni e so che sto morendo.

Jorge Luis Borges

mercoledì 23 luglio 2008

Adrian Mutu... Resta... Fallo per Firenze.

Resta...

Bejart a Radda in Chianti... Una bellissima serata.

Ieri sera a Radda in Chianti, in una cornice splendida, in un paese che è una perla rara dello scrigno inesauribile della Toscana, è andato in scena l'OMAGGIO A BEJART con il grande Raffaele Paganini e Grazia Galante, vera e propria musa ispiratrice del celebre coreografo scomparso nel novembre scorso.
"Affascinante per la scelta delle diverse coreografie - dalle tradizionali e classiche alla contemporaneità - e raffinato per il virtuosismo e la singolare sensibilità degli interpreti , lo spettacolo sta raccogliendo successi entusiastici nelle numerose rappresentazioni in giro per i teatri italiani. Si tratta di una sequenza coreografica fantastica che prende le mosse dalla Carmen di Bizet e chiude con il Bolero di Ravel ,percorrendo musiche di Vivaldi, Prokof'ev, Theodorakis e della Nuova Compagnia di canto popolare". Bejart aveva quella fantastica dote di artista delicato, raffinato, colto... Ha rivoluzionato la danza. Bellissimi i momenti in cui, con movimenti diversi e contemporanei, i varii danzatori conferisono al palcoscenico un'armonia di altissimo livello. Il Bolero di Bejart, poi, un classico per gli amanti della danza, è stato interpretato impeccabilmente. Un'ora e mezza di bellissime coreografie con interpreti d'eccezione che mi sono gustato purtroppo in piedi... Ma ne è valsa decisamente la pena.

Una terribile esperienza gastronomica: "da Michele" a Radda in Chianti

Nome: "Da Michele"-pizzeria spaghetteria
Tipologia: Pizzeria e cucina toscana
Commento: Disastroso. Soldi gettati al vento. In generale, mi dispiace parlare male di un ristorante che comunque è sempre fatto da gente che lavora... Ma in questo caso non posso far altro, perlomeno per onestà intellettuale, che SCONSIGLIARVI VIVAMENTE QUESTO RISTORANTE. Una vera vergogna, tanto più in un gioello di paese come Radda in Chianti...
Un breve sunto del perché conviene NON METTERE PIEDE in questo ristorante:
Arrivo sul tardi, dopo uno spettacolo (bellissimo), e chiedo di poter mangiare (ore 23.45 circa). Comprensibile sarebbe stato un diniego, invece il cameriere, molto scocciato, concede la cena. Quando poi, poco dopo, ho scoperto che avevano un tavolo per dieci prenotato veramente non mi sono spiegato tanta fatica a dare un tavolino...
Il tavolo viene apparecchiato sommariamente. Giungono i menù. Cortesemente chiedo cosa convenga prendere vista l'ora (ancora non sapevo del gruppo che aveva prenotato...). Il cameriere risponde, ancora scocciato, che a quell'ora solo la pizza. Va bene. Per correttezza doveva dirlo prima, comunque ci può stare, visto che la cucina è chiusa.
Tempo zero, il cameriere torna chiedendo l'ordinazione. Comprendo la fretta... Chiedo se è possibile avere qualcosa di freddo come antipasto, nell'attesa. La risposta è negativa. Nemmeno mozzarella, pomodoro, popone, prosciutto, crostini? No. Niet. Così pizza. Direttamente. Siamo in due: calzone con mozzarella, cotto e porcini (porcini???) freschi (freschi???) e una pizza bianca con pomodorini. Si chiede se su quest'ultima è possibile aggiungere rucola e crudo. No: il crudo non c'è. L'ha detto che la cucina è chiusa. Mah.
Il cameriere volta i tacchi e io "e da bere...". E lui: "ah, già". No comment. Coca e acqua frizzante.
Vedo che prontamente sul lato pizzeria infornano due pizze. Plaudo alla celerità, salvo poi scoprire che quelle prime pizze sono per il personale e che le mie andranno in produzione solo dopo la loro cottura.
Dopo lunga attesa, mentre arriva il gruppo di cui ho detto, arrivano le pizze. Nel calzone c'è anche il mascarpone: 95% mascarpone e mozzarella. Il restante 5% se lo contendono stancamente prosciutto cotto (tutto posto lungo la chiusura della pasta) e questi funghetti che fingono di essere buoni porcini e o sono cattivi porcini, o forse nemmeno lo sono... Stucchevole (considerate che non l'ho finito! Io che a mezzanotte non finisco un calzone...!).
Arriva anche la bianca e, sorpresa, ci sono anche le olive nere. "Ma anche le olive?", "si deve rifare", "no... è che..." il cameriere gira i tacchi. Della serie: ora te la mangi. Pizza poco buona.
Non vi racconto altro delle ridicole scene cui mi tocca assistere...
Intanto il gruppo di cui sopra si lamenta del fatto che non vi siano antipasti. E soprattutto qualcuno non può mangiare la pizza. Insomma: morale della favola a quel tavolo arrivano una tagliata di manzo e una bistecca!!! Ma come? Dunque, praticando resistenza non violenta, potevo anche io ottenere della carne??? Vergognoso. Non mi lamento perché ci sono cose più brutte nella vita.
Alla fine (mentre il cameriere non si è degnato nemmeno di riprendersi i menù), chiedo il conto. Arriva la signora con il prezzo. Allora: due pizze, una coca e un'acqua (niente caffé, niente amari, niente antipasti... niente!). € 28!!!
Alla signora che ha portato il conto dico soltanto, con gentilezza: "comunque tutto molto pessimo, in particolare le pizze e il servizio". La signora ci rimane un po' male, ma le passa subito visti i 28 eurini sonanti entrati in cassa con due pizze... Lascio due centesimi di mancia sul piattino e me ne vado. Ci sono contesti e persone che non meritano un'arrabbiatura.
Il ristorante merita solo per il parcheggio: vicino al centro e spazioso. Ma state attenti, a volte vi applicassero una qualche tariffa o utilizzassero la mozzarella ultra-gommosa per bloccarvi le ruote...
Cibi consigliati: Nessuno!
Servizio: vergognoso, lento, scortese.
Ambiente: carino ma non molto ben tenuto; puzza nel bagno.
Qualità/prezzo: due pizze, una coca e un'acqua 28€. Fate voi. Nemmeno in piazza San Marco a Venezia.
Info: PIZZERIA SPAGHETTERIA DA MICHELE
Viale xi febbraio 453017 - Radda in chianti (SI) Italia
Tel. 0577.738491
Valutazione: 9%
Se vi capita (spero proprio di no, per voi...) di provarlo lasciate un commento!

lunedì 21 luglio 2008

Umbria Jazz

Meraviglioso...
Semplicemente Meraviglioso...

venerdì 18 luglio 2008

Mi sono preso due giorni di vacanza... Ed ecco la sorpresina:sono un tantino perseguitato...?!

Mi sono preso due giorni di riposo... Così, dopo un ennesimo giro della provincia (Trequanda, Montepulciano, Pienza, Piancastagnaio, San Casciano Bagni...), approdo a Perugia. Hotel tranquillo, sulla strada per agevolare gli spostamenti e con qualche confort (poi di questi periodi la scelta non era immensa...): il PARK hotel...
Arrivo e trovo gente fuori... Guardo e... Leggete la notizia ripresa:
"Politica QUESTO POMERIGGIO IL VIA AL PASSAGGIO DI AN NEL PDL IN UMBRIA
Si apre alle 18,30 al Park Hotel di Ponte S. Giovanni il percorso politico che porterà alla costruzione del PDL umbro
Umbria - 18/07/2008 10:18

Oggi alle ore 18.30 al Park Hotel di Perugia - Ponte S. Giovanni , Alleanza Nazionale alla presenza dell'on. Andrea Ronchi e di tutta la classe dirigente locale, darà ufficialmente il via al percorso di formazione del Popolo della Libertà in Umbria.
E' questo il senso dell'incontro promosso dal Coordinatore regionale Alfredo De Sio d'intesa con i vertici nazionali di AN .
Il Ministro Andrea Ronchi, che parteciperà all'incontro nella sua veste di componente dell'Ufficio politico nazionale di AN- ha dichiarato Alfredo De Sio- illustrerà all'assemblea le tappe di avvicinamento verso la costituzione del nuovo soggetto politico affinché, già nelle prossime settimane, noi tutti potremo dedicarci a discutere il cammino verso il Pdl con tutti i dirigenti territoriali di AN ,gli amministratori locali e i presidenti dei Circoli con un attenzione particolare alle scadenze delle amministrative 2009.
Per Alleanza Nazionale la costruzione del Popolo della Libertà segna un momento di rilevanza storica-sottolinea il Coordinatore regionale di AN-che ci apprestiamo a condividere con la classe dirigente e i militanti del nostro partito ed in un continuo e proficuo confronto con gli altri soggetti politici che sono con noi impegnati in questo progetto.
Siamo certi-conclude De Sio- che la classe dirigente umbra sarà all'altezza di questa nuova ed esaltante fase, raccogliendo e vincendo ogni sfida sul terreno della modernizzazione e mantenendo intatta la capacità di rappresentare i valori e le idealità che hanno caratterizzato l'azione di Alleanza Nazionale".
Mi è presa davvero malino... Così mi sono precipitato all'internet point e ho scritto queste duer righe... Ci vediamo domenica sera a Chiusi... Arrivederci a tutti...

giovedì 17 luglio 2008

A proposito di illuminismo

È contro le leggi di natura che pochi uomini rigurgitino del superfluo mentre le moltitudini affamate mancano del necessario.
(Jean Jacques Rousseau,
da Discorso sulla disuguaglianza)

martedì 15 luglio 2008

Tour di una splendida provincia

Ho fatto un bellissimo giro della provincia... Certo, in macchina e di corsa, però devo dire che la provincia di Siena è un vero tesoro. All'incirca il mio giro è stato così... Considerate che ho quasi toccato quota 400 chilometri...
San Gimignano... ...dalle torri meravigliosamente disegnate di una mattina convintamente estiva.
Colle di val d'Elsa... ...con le mura che sorvegliano la scarpata scoscesa.
Murlo... ...diviso in tre graziose frazioni, un piccolo bar, un caffé, le stradine.
Monticiano... ...tra boschi e boschi, una piazza strana, un minuscolo centro storico.
Chiusdino... ...che mi piace tantissimo e, non so perché, mi mette addosso relax.
Casole d'Elsa... ...una ristrutturazione discreta l'ha resa ancora più bella e piacevole.
Monteriggioni... ...che di torri si corona, come si dice (come disse) e che ogni volta è una scoperta.
Siena... ...custodita gelosamente, ma con un traffico fastidiosissimo.
Abbadia San Salvatore... ...una cittadina con una storia meravigliosa nel novecento.
Piancastagnaio... ...giusto il tempo di vederne la porta in lontananza.
Bagni Vignoni... ...uno dei posti più belli: una perla nella meraviglia della Val d'Orcia.
...e infine i campi che scorrono con le balle di fieno disegnate a terra dal tramonto che sembrano raccontare d'un tempo che fu o che forse non è stato.

lunedì 14 luglio 2008

Presa della Bastiglia

Oggi si ricorda la presa della Bastiglia...

domenica 13 luglio 2008

Ferengi

"Soprattutto sono gli incubi. Li sente arrivare perché hanno un suono che li annuncia, ed è quello del silenzio improvviso che c'è prima di un temporale. Un silenzio sospeso, che riempie le orecchie e strazia i nervi nell'attesa del rumore che verrà.
Il rumore è un urlo aggrovigliato come il miagolio di un gatto".

Lucarelli, col suo piccolo racconto "Ferengi", ci consegna uno scrigno denso di sentori e sentimenti, attimi e prospettive, e ci fa volare di parola in parola nelle più diverse parti della nostra memoria o del nostro sentimento.
E' un racconto così: che ti trascina dalla sabbia incandescente ad un ricordo poetico, dalla rabbia alla comprensione, dall'eutanasia all'entusiasmo, dall'avventura alla tristezza... E tutto tramite un piccolissimo album che te lo puoi vedere in mano, come fosse accanto a te, davanti a te, durante la breve lettura.
E in tutto questo Aster, la ragazza. E in tutto questo storie di finti eroismi, di palesi tradimenti, di versi abbandonati, di lingue e corazze, viaggi e sonnolenze, vecchiaia e dolore.
Può anche sembrare strano che in pochissime piccolissime paginette di un piccolissimo libro si possano addensare, nel quadro di una semplice storia gialla (che proprio gialla poi non è), tale miriade di aspetti. Eppure è così.
Senza volervi svelare nulla, ve ne consiglio la lettura... Con qualche verso di un autore molto famoso, che poi capirete perché...

"La morte, raggiungila con tutti i tuoi appetiti, e il tuo egoismo e tutti i peccati capitali".

giovedì 10 luglio 2008

Chi sta salvando il mondo?

questo passaggio mi piace, quindi ve lo ripropongo...
Un uomo che coltiva il suo giardino, come voleva Voltaire.
Chi è contento che sulla terra esista la musica.
Chi scopre con piacere una etimologia.
Due impiegati che in un caffé del Sud giocano in silenzio agli scacchi.
Il ceramista che intuisce un colore e una forma.
Il tipografo che compone bene questa pagina che forse non gli piace.
Una donna e un uomo che leggono le terzine finali di un certo canto.
Chi accarezza un animale addormentato.
Chi giustifica o vuole giustificare un male che gli hanno fatto.
Chi è contento che sulla terra ci sia Stevenson.
Chi preferisce che abbiano ragione gli altri.
Queste persone, che si ignorano, stanno salvando il mondo.

Borges (posto all'inizio di "Senza Patricio" di Walter Veltroni)

mercoledì 9 luglio 2008

Carpediem: 300 pizze a Sarteano fino a tardi...

Dopo un bel giro di assemblee... Una buona cenetta. Quindi vi segnalo questo ristorantino aperto fino a tardi. Ieri sera ero all'assemblea di Generazione Democratica a Chianciano, quindi mi sono spostato a Sarteano dove avevo accompagnato Cosimo, che lì faceva il garante (mentre io lo facevo nella vicina cittadina termale)... Qui, assieme al nostro sarteanese Mirco, ci siamo incamminati a "mangiare qualcosa".

Nome: Carpediem
Tipologia: Pizzeria
Commento: Trovare un bel posticino dove mangiare sul tardi non è mai impresa semplice. Puoi capitare in luoghi che lucrano sull'orario, oppure in posti dove ti guardano in cagnesco se ordini un amaro perché... s'ha da chiudere. Qui, invece, al Carpediem, a due passi dalla piazza principale di Sarteano, troverete un'inaspettata ospitalità notturna corredata da ben 300 tipi di pizza e qualche buon primo. I prezzi sono nella media (esagerata) delle pizzerie: una pizza tra i 6 e gli 8 euro... Questo è uno dei buoni motivi che mi porta quasi sempre in un ristorante piuttosto che in una pizzeria, forse perché mi ricordo di quando una pizza costava €3,50 (7.000 lire) se farcita (tipo una prosciutto e funghi) e pagarla oggi sei o sette euro mi sembra un'assurdità. Comunque, non perdiamo il filo. Detto dei prezzi nella media, vi consiglio questo bel localino.
Cibi consigliati: pizza, pizza e pizza. 300 tipi: del tipo che non le assaggiate tutte a meno che per un anno (tolti due mesi) andate ad assaggiare una pizza diversa. Sperimentazioni felicemente ardite si contemperano con i classici della pizza all'italiana. Troverete una pizza fine con crosta croccante e bel condimento. Io ho assaggiato una pizza piccante con salsa "messicana" e salamino piccante: buona. Ho rafforzato con un tortellino al tartufo, insospettabilmente non male, anche se il mio consiglio rimane la pizza.
Ambiente: localino piacevole, arredamento stile-pub. Spazio all'aperto, sulla strada, e spazio interno (molto più gradevole).
Servizio: Il servizio è un fiore all'occhiello per disponibilità, cortesia, puntualità. Sarete accolti con gentilezza e garbo, doti non sempre pervenute nei ristoranti e nelle pizzerie...
Qualità/prezzo: primo e pizza, con bibita analcolica: 18€ circa. Non poco, lo dicevo prima... Però in linea con l'assurda e ingiustificata di quella cara pizza, che un tempo andavi a mangiare con quindicimilalire in tasca ed uscivi contento. Oggi vai a mangiarla con trentamilalire in tasca e magari sei pure contento, perché sono quindici euro. Comunque prezzi in linea. Merita.
Info:
Via Campo Dei Fiori, 1253047 Sarteano (SI); Telefono: 0578265804
Prenotazione non necessaria (salvo sere particolari)
Come raggiungerlo: arrivate a Sarteano dall'autostrada, superate la piazza principale e, dopo circa quattrocento metri, lo trovate su una parallela alla vostra sinistra.
Valutazione: 69%
Se vi capita di provarlo lasciate un commento!

martedì 8 luglio 2008

Letture di CortidiCarta... Veronesi e Colaprico

Col Corriere della Sera stanno uscendo, per il secondo anno consecutivo, i "Corti di Carta". Sono librettini piccoli, praticamente dei racconti, di scrittori italiani viventi. Ve li consiglio: sia per conoscere qualche autore nuovo, sia per leggere rapidamente un bel racconto. Per adesso ne ho letti due, il primo ed il terzo. Colaprico e Veronesi. Il secondo lo conoscevo, il primo no.
Sandro Veronesi racconta, nel suo "Il ventre della macchina", della mania dell'accendino. Dopo anni di accendini usa e getta, il protagonista entra in possesso di un accendino bellissimo che ben presto diventa feticcio d'ossessione... Il protagonista non aveva mai avuto un accendino così perché aveva "orrore di dedicare tempo ed energie alla materia inerte, sotraendone ai miei pensieri di portata ultraterrena" e aveva "il terrore di ritrovarmene schiavo, e senza che la mia dedizione venisse riconosciuta o ricompensata". Viaggio psicologico dentro il consumismo e qualcosa d'altro... Più va avanti, più il racconto perde brillantezza... Ad essere sincero, da Veronesi mi aspettavo di più. Comunque è solo un bel raccontino...
Piero Colaprico, invece, mi ha sorpreso col suo "Scala C". Raccontino giallo fatto veramente benissimo, alla faccia mia che i gialli non mi appassionano. Infatti questo librettino bianco mi ha portato fino alle quattro di notte (con tanto di lucetta in mano) con conseguente difficoltà al risveglio la mattina seguente, ma questa è un'altra storia. Un nonno racconta al nipote la storia di un arresto rocambolesco. Notte, Milano, anni settanta, carabinieri, casa popolare, un matto, una scomparsa, la portinaia... E una pallina da tennis. Tutti gli ingredienti per 94 paginette avvincenti, con qualche notazione bella... Come questa, a proposito del casermone popolare: "Le notizie dell'omicidio (...) non suscitavano grandi reazioni, come se ogni appartamento fosse una barca in mare aperto" perché, come si dice qualche pagina prima, "più passa il tempo, più la gente chiude il mondo fuori dalla propria porta".
Insomma... Pochi soldini (2€ l'uno) ben spesi... E mi resta ancora da leggere il secondo di Lucarelli.

lunedì 7 luglio 2008

Rocky Horror Picture Show: mi è piaciuto molto

Non sognatelo, siatelo.
(Dr. Frank N Furter da Don't dream it)
Oggi si parla molto di problemi legati alla "moralità pubblica" e all'esibizionismo o all'essenza del mondo omosessuale o transessuale. Questo film, ormai di molti anni fa, scardina molti pregiudizi con l'ironia e la forza della musica.
Premettendo che sono un amante dei musical (Cats, Jeus Christ Superstar...), questo musical lancia forte un messaggio antiborghese che, anche letto al di fuori del contesto storico (che ne giustifica le forti provocazioni), ci può essere utile per leggere alla luce dei nostri giorni concetti come libertà, possibilità, individuo, società...
Il proprietario del castello, nella sua fantastica esuberanza e nel nome della propria libertà, diviene un individuo. Ed è questo uno dei problemi (e forse degli abbagli) di quegli anni anticonformisti: l'individuo si erge partendo dalla comunità.
La coppia che giunge al castello scoprirà, invece, un mondo parallelo, con una maieutica esilarante nelle due scene parallele (nei rispettivi letti). E alla fine la fantastica Sarandon porterà all'ennesima potenza la provocazione antiborghese col pezzo che qui vi propongo assieme al pezzo iniziale, proprio per farvi vivere il contrasto fortissimo del film e della nostra società di allora.




Credo che la visione di questo film sia educativa anche per capire come su certi aspetti siamo tornati indietro. Su come troppo spesso si confonda ciò che non si condivide con ciò che non deve essere espresso. Un po' come la storia delle unioni di fatto tra omosessuali: il fatto che io non lo farei mai o che a me non piaccia, non significa affatto che io abbia il diritto di vietarlo ad altri.
Musicalmente si toccano picchi altissimi, anche se il film può risultare a tratti piu' lento della nostra cultura mordi-fuggi-youtube. Superlativi gli interpreti, in particolare la Sarandon, Curry e O'Brien.
Raccontare per smascherare...
Scusate questo breve commento un po' criptico e non esauriente, ma credo di aver comunicato qualcosa che mi ha colpito del musical senza svelarvi troppo la trama e, soprattutto, senza offrirvi inutili chiavi di lettura totalizzanti. I simboli e i rimandi sono molti... Ciascuno scopra o trovi i suoi.
[Votando per Jhon Kerry contro George Bush]
Noi abbiamo la possibilità di toglierci dai piedi il presidente che forse ha ucciso più persone di tutti gli altri presidenti degli Stati Uniti messi insieme.
Susan Sarandon

sabato 5 luglio 2008

Volontariato e prestazione d'opera

La vendita della esperienze umane a pagamento ci sta conducendo velocemente verso un mondo in cui i rapporti umani pecuniari stanno sostituendo i rapporti sociali.
(da L'età dell'accesso, Jeremy Rifkin)
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Verissimo.
Ma io
Cosa sto facendo oggi?
Sto seguendo la fase di gestazione, insieme a tanti altri, di Generazione Democratica in provincia di Siena.
Sto girando la meravigliosa provincia senese (oggi sono a San Quirico d'Orcia e Radicondoli).
Sto cercando di studiare.
Sto giocando (raramente) a Fifa 08.
Sto pensando.
Sto leggendo la Repubblica o i cortidicarta del Corriere della Sera.
Sto portando fuori il mio pastore tedesco.
Sto parlando.
Sto sperando.
Sto chiudendo la festa di Generazione Democratica a Ulignano.
Sto guidando.
Sto facendo una riunione.
Sto cercando di ritagliarmi del tempo per me.
Sto imparando facebook.
Sto facendomi un bagno tiepido.
Sto telefonando.
Sto progettando.
Sto dietro al Kontest (in questi giorni poi Taverne e Poggibonsi).
Sto aggiornando varii siti internet.
Sto dietro alla composizione di un giornale comunale.
Sto facendo un piacere.
Sto riflettendo.
Sto mangiando.
Sto scrivendo un borderaux.
Sto pensando a due giorni di vacanza.
Sto sognando.
Segnate con una x le attività retribuite di questo elenco. E capirete...

venerdì 4 luglio 2008

Marie Curie, la sua morte, un discorso senza un capo, senza una coda, ma con un gran sole.

Sii meno curioso della gente, e più curioso delle idee.
Marie Curie
Il pettegolezzo e l'indagine cognitiva sono legati da un fattore importante: la curiosità propria dell'uomo. Tant'è vero che la conoscenza perde spesso di interesse quando è imposta (mai capitato di un libro imposto come lettura per un'estate che non siete riusciti a leggere, poi riletto nel giorno in cui non avreste mai pensato di leggerlo?).
Entrambe vogliono metodo: ci vuole metodo nel pettegolezzo (connessioni, relazioni, fonti...) e ci vuole metodo nella conoscenza. Forse, oggi, abbiamo abdicato la conoscenza al pettegolezzo. Con una leggerezza storica, con convinzione impressionante. E così "Gente", "chi", "oggi", fanno un gran vendere... E un gran mettere in mostra. Donne che più si spogliano e più sono famose e quindi più guadagnano (come biasimare poi la ragazzina quattordicenne che commercializza con i compagni di classe le proprie immagini discinte? Figlia dei propri padri).
E poi arriva un padrino del commerciale, del commercializzarsi, della commercializzazione (che nel frattempo è stato anche eletto presidente del Consiglio) a lanciare strali nel nome del privato e della privacy, facendo un bel mescolone tra il pettegolezzo (con chi era, dove era, cosa faceva, quale dolce ha mangiato, quanto ha sorriso) e L'INDEGNITA' MORALE (vedi intercettazioni), che diritto conoscere dal momento che un individuo sceglie la vita pubblica. Diritto se c'è rilevanza penale o civile, certo, ma pur sempre un diritto.
Mi sono perso. O forse ci siamo persi? O forse, ancora, più precisamente, non ci siamo mai trovati?

giovedì 3 luglio 2008

mercoledì 2 luglio 2008

Un borghese piccolo piccolo...

Mi ero promesso di leggere "Un borghese piccolo piccolo" dopo l'incontro con Vincenzo Cerami a Poggibonsi, durante la scorsa campagna elettorale. Ho iniziato e mi sono reso conto fin dalle prime pagine di avere tra le mani un piccolo capolavoro.
Giovanni e Mario sono padre e figlio. Simboli e allo stesso tempo personaggi fisici, unici. Si tratteggia, pagina dopo pagina, un'Italia corporativista e chiusa, vista dagli occhi di un impiegato del Ministero. Un'Italia dove contano gli ossequi, la deferenza, il saper stare al proprio posto.
Il nostro borghese piccolo piccolo ha servito per anni lo stato, in silenzio. Senza pretendere. Ha mandato per anni persone in pensione, ne ha esaminato documenti e referenze. E tra poco gli toccherà archiviare anche la propria di pensione.
Ma c'è una speranza: il figlio Mario. E solo per questo, per la virtuale realizzazione di sé, Giovanni si muove, non sta più al suo posto... Il figlio deve progredire, deve avere successo: "farai strada, quant'è vero Iddio... Un giovane in gamba per davvero pensa solo al suo avvenire, nient'altro che a quello e lascia che gli altri si impicchino".
Vincenzo Cerami è geniale ad introdurre gli elementi di rottura della storia: la Massoneria, la morte tragica del figlio e quella della moglie, la vendetta del borghese piccolo piccolo... La cronaca nera entra prepotentemente nella storia di vita di Giovanni e questo viene descritto con un linguaggio asciutto, diretto, immediato, cinematografico.
Cerami non si abbandona a facili moralismi, a tirare le somme, a giudicare... Giovanni e quello che questi rappresenta si squadernano davanti a noi e ci fanno provare rabbia, pena, compassione, rassegnazione. E alla fine, quando Giovanni guarda quel caffé che d'ora in poi berrà tante volte, Cerami ci fa guardare dentro noi stessi: con ansia ci rivoltiamo come un calzino fin dentro l'animo, col terrore di trovare dentro di noi quel borghese piccolo piccolo.